Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 maggio 1944

La 62a Brigata Garibaldi "Camicie rosse"

Nella zona delle Piane di Pianoro alcuni partigiani inviati dal CUMER - originari di Loiano, Pianoro e Monterenzio - formano la 62a Brigata Garibaldi.

Dopo la prima fase organizzativa, la formazione conta una settantina di uomini nella zona delle Piane e altre due compagnie a Pianoro e a Sasso. Il primo comandante è Mario Bordoni (Mariano), un ex garibaldino di Spagna.

Il battesimo del fuoco della formazione avviene il 13 giugno in uno scontro a fuoco con i tedeschi nella valle dell'Idice, in località Bugané.

A luglio, a seguito di un rastrellamento, la brigata si sposta nel comune di Monterenzio. Il comando si insedia nella località Cà dei Gatti.

Il 30 luglio una compagnia di 17 partigiani viene violentemente attaccata alle spalle dai tedeschi presso il ponte di Bisano: si contano due morti, tra i quali il commissario politico della Brigata, e tre feriti.

Dopo questo evento, gran parte dei partigiani di questo gruppo saranno aggregati alla 36a Brigata. Le compagnie di Sasso e Pianoro verranno, a loro volta, spostate nella zona di Castelnuovo di Bisano, al comando di Luciano Proni (Kid), ex militare in Albania e in Russia e tra i principali promotori della Brigata Matteotti Città, di ispirazione socialista.

Kid sarà ucciso in via Barbieri a Bologna il 28 ottobre 1944 e il comando sarà preso dal dott. Aldo Cucchi (Jacopo), già nelle fila della 7a Gap bolognese e fuggito nell'estate '44 dalle carceri di San Giovanni in Monte.

La 62a Brigata Garibaldi "Camicie Rosse" opererà soprattutto sulla strada della Futa, nella zona di Loiano e sulla Montanara tra Imola e Firenzuola, entrando in contatto con la 66a Brigata Jacchia e la 36a Bianconcini.

Quattro compagnie troveranno alloggio ai Casoni di Romagna (con il comando alla Casa dei Gatti), estendendo in seguito le azioni nel territorio di Sassoleone e nella valle del Sillaro.

Assieme alla 66a dominerà una grande zona tra i fiumi Sillaro e Idice e tra Fiorenzuola e Castel San Pietro. Le strade e le ferrovie di questa zona saranno attaccate quasi ogni giorno dalle forze partigiane, con lo scopo di ostacolare i rifornimenti di armi e di viveri e i rinforzi dell'esercito tedesco al fronte.

La 62a sarà da molti conosciuta come Brigata "Pampurio", nome di battaglia del partigiano Giancarlo Lelli (1924-1944), che morirà il 4 ottobre 1944, dopo essere stato gravemente ferito in un'azione presso Cà del Vento di Monterenzio (Medaglia d'Argento al V.M.).

Tra le sue fila combatterà il sergente tedesco Hans Aumueller, il quale, preso prigioniero dai partigiani, rifiuterà di essere liberato.

Nell'ottobre 1944, con l'avanzare del fronte nelle valli dell'Appennino bolognese, la brigata si dividerà in due: un gruppo si dirigerà a sud per ricongiungersi con gli Alleati, un altro andrà verso nord per partecipare alla liberazione di Bologna.

Di questo secondo gruppo farà parte, con il grado di capitano, Diana Sabbi (1922-2005), medaglia d'argento al valor militare e futura dirigente sindacale e dell'UDI.

Approfondimenti
  • 40°: 1945-1985. Alba di libertà, Bologna, ANPI provinciale, 1985, p. 16
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 65-66
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 76 (foto: Cà dei Gatti), 101 (foto: Casoni di Romagna)
  • Giuseppe Brini, I ribelli dell'altipiano, Bologna, Editrice Galileo, 1964
  • Aldo Cucchi (Jacopo), Casoni di Romagna. Dalle capigliature romantiche alle divise militari. Un matrimonio tra i monti, in: Epopea partigiana, rist. anast., Imola, Libreria di Palazzo Monsignani, 2005, vol. I, pp. 132-138
  • Donne e Resistenza: il riconoscimento del valore. Dall'archivio della memoria delle donne. Diana Sabbi: il racconto di una scelta, Bologna, Provincia di Bologna, stampa 2006
  • Guerra e Resistenza sulla Linea Gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006, pp. 94-95
  • Sara Prati, La Resistenza a Castel San Pietro, a cura del Comitato per il Trentennale della Resistenza, Imola, Grafiche Galeati, 1975, p. 32
  • La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 80-81
  • Libero Romagnoli (Gino), Nascita della 62a. La 62a Brigata "Garibaldi" nella zona delle Piane del comune di Pianoro, in: Epopea partigiana, rist. anast., Imola, Libreria di Palazzo Monsignani, 2005, vol. I, pp. 130-131
  • Werther Romani, Mauro Maggiorani, Guerra e Resistenza a San Lazzaro di Savena, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2000, pp. 61-62

  • Diana Sabbi, Primi giorni d'autunno della 62a "Garibaldi", in "Resistenza oggi Bologna", 40. della lotta di liberazione, Bologna, a cura dell'ANPI provinciale, 1984, pp. 61-63
  • Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 39
  • Bruno Veronesi, Una vita partigiana, Bologna, Aspasia, 2011, pp. 35-55

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