Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

22 febbraio 1944

La morte dei giusti: Anderlini, Paltrinieri e Cavazzoni

“Ma essi non sono più Italiani, l’Italia hanno rinnegato proteggendo e difendendo chi la vuole sopraffare per renderla serva. Complici del nemico, da denaro nemico comprati, come traditori devono essere giudicati e condannati, uomini e donne che siano. Senza pietà”.

(”La Valanga Repubblicana”, 15 febbraio 1944)

All’inizio dell’anno vengono scoperti nella provincia modenese diversi centri di assistenza clandestina a prigionieri alleati.

L’8 gennaio a Modena, in seguito alla denuncia di un medico, vengono arrestate alcune persone che ospitano un soldato inglese. Tra essi Arturo Anderlini (1896-1944), un commerciante di fede socialista, che dopo l'8 settembre 1943 ha aderito al Partito d'Azione clandestino.

Il suo negozio sulla via Emilia è un centro del Comitato antifascista, che si adopera di aiuto a ebrei ed ex prigionieri alleati.

Il 16 gennaio i nazifascisti arrestano a Rubbiara di Nonantola il mezzadro Fortunato Cavazzoni, assieme ai due figli Armando e Afra. Per la “Gazzetta dell’Emilia” “la notizia merita un solo commento: quello del plotone d’esecuzione”

Il 30 gennaio, grazie a una spiata, i fascisti trovano in casa di Alfonso Paltrinieri a San Felice sul Panaro un paracadutista inglese ammalato. La famiglia ospitante finisce in carcere.

Il 21 febbraio Cavazzoni muore in carcere, ufficialmente per un attacco di cuore. Anderlini e Paltrinieri vengono processati da un Tribunale militare straordinario riunito presso l’Accademia di Modena. Accusati di convivenza con il nemico, sono mandati a morte.

La sentenza è eseguita la mattina del 22 febbraio al Poligono di tiro della Sacca. I due condannati affrontano la fucilazione con grande dignità.

Poco prima di morire Arturo Anderlini scrive ai figli: “Carissimi, ho affrontato la sentenza con la stessa tranquillità e serenità che ho sempre avuto. Spero che Iddio darà altrettanta forza anche a voi e solo da questa speranza avrò conforto in cielo. Vi bacio tanto. Vostro babbo”.

Approfondimenti
  • Maria Pia Balboni, Bisognava farlo. Il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia, Firenze, Giuntina, 2012, p. 108
  • Carpi per la libertà 1943-1945, a cura di Luigi Arbizzani, Carpi, Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, p. 18
  • Enrico Ferri, Il sorriso dei ribelli. Don Elio Monari e la rete modenese di soccorso agli ebrei e ai soldati alleati, Firenze, Giuntina, 2013, p. 42
  • Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, 3. ed., Modena, a cura della Associazione liberi partigiani italiani, 1975, pp. 124-128
  • Ermanno Gorrieri, Giulia Bondi, Ritorno a Montefiorino. Dalla Resistenza sull'Appennino alla violenza del dopoguerra, Bologna, Il mulino, 2005, p. 34
  • La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli, Roma, L'ancora, 2008, p. 87
  • Claudio Silingardi, Una provincia partigiana. Guerra e Resistenza a Modena, 1940-1945, Milano, Angeli, 1998, pp. 174-175
  • Giancarlo Silingardi, Modena nei secoli, Modena, Teic, 1970, p. 233
  • Ilva Vaccari, Eroi senza armi. L'opera di aiuto ai militari alleati nella prima fase della Resistenza modenese, Modena, Istituto storico della Resistenza, 1965, p. 40 sgg.
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