La morte dei giusti: Anderlini, Paltrinieri e Cavazzoni
“Ma essi non sono più Italiani, l’Italia hanno rinnegato proteggendo e difendendo chi la vuole sopraffare per renderla serva. Complici del nemico, da denaro nemico comprati, come traditori devono essere giudicati e condannati, uomini e donne che siano. Senza pietà”.
(”La Valanga Repubblicana”, 15 febbraio 1944)
All’inizio dell’anno vengono scoperti nella provincia modenese diversi centri di assistenza clandestina a prigionieri alleati.
L’8 gennaio a Modena, in seguito alla denuncia di un medico, vengono arrestate alcune persone che ospitano un soldato inglese. Tra essi Arturo Anderlini (1896-1944), un commerciante di fede socialista, che dopo l'8 settembre 1943 ha aderito al Partito d'Azione clandestino.
Il suo negozio sulla via Emilia è un centro del Comitato antifascista, che si adopera di aiuto a ebrei ed ex prigionieri alleati.
Il 16 gennaio i nazifascisti arrestano a Rubbiara di Nonantola il mezzadro Fortunato Cavazzoni, assieme ai due figli Armando e Afra. Per la “Gazzetta dell’Emilia” “la notizia merita un solo commento: quello del plotone d’esecuzione”.
Il 30 gennaio, grazie a una spiata, i fascisti trovano in casa di Alfonso Paltrinieri a San Felice sul Panaro un paracadutista inglese ammalato. La famiglia ospitante finisce in carcere.
Il 21 febbraio Cavazzoni muore in carcere, ufficialmente per un attacco di cuore. Anderlini e Paltrinieri vengono processati da un Tribunale militare straordinario riunito presso l’Accademia di Modena. Accusati di convivenza con il nemico, sono mandati a morte.
La sentenza è eseguita la mattina del 22 febbraio al Poligono di tiro della Sacca. I due condannati affrontano la fucilazione con grande dignità.
Poco prima di morire Arturo Anderlini scrive ai figli: “Carissimi, ho affrontato la sentenza con la stessa tranquillità e serenità che ho sempre avuto. Spero che Iddio darà altrettanta forza anche a voi e solo da questa speranza avrò conforto in cielo. Vi bacio tanto. Vostro babbo”.

- Fonte: Giacomo Mazzali - 2025 - Creative Commons - Attribuzione 4.0
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