Eccidio in Piazza Grande a Modena
Il 28 luglio un attentato partigiano provoca danni ad alcuni automezzi tedeschi in sosta nel centro di Modena. Un soldato germanico e un milite fascista rimangono feriti.
Il 30 luglio ufficiali del Comando esterno di Bologna della polizia di sicurezza e del servizio di sicurezza (Rustungskommando SD) fanno prelevare venti detenuti dalle carceri di Sant’Eufemia.
I prigionieri sono portati in Piazza Grande durante un allarme aereo, vengono fatti stendere a terra e eliminati con un colpo alla nuca, tranne un giovane che tenta la fuga e viene abbattuto da una raffica di mitra. I cadaveri sono lasciati esposti al pubblico fino al giorno dopo.
Un manifesto del Comando delle SS di Bologna ammonisce che, “in caso di nuovi attentati contro germanici, fascisti e guardia nazionale repubblicana”, saranno giustiziate 70 persone.
Altre cinque persone vengono fucilate a San Lazzaro di Modena, sulla via Emilia, il pomeriggio del 31 luglio, dopo il ferimento di un soldato tedesco.

- Fonte: Istituto Storico di Modena (www.istitutostorico.com)
- Pietro Alberghi, Giacomo Ulivi e la Resistenza a Modena e Parma, Modena, TEIC, 1976, p. 132
- Marco Gasparini, Claudio Razeto, 1944. Diario dell'anno che divise l'Italia, Roma, Castelvecchi, 2014
- Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, 3. ed., Modena, a cura della Associazione liberi partigiani italiani, 1975, p. 315
- Mario Pacor, Luciano Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura. La Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano, Roma, Editori riuniti, 1972, p. 178
- La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli, Roma, L'ancora, 2008, p. 93