Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

20 ottobre 1944

Gli Inglesi entrano a Cesena

L’VIII Armata avanza in Romagna con grande difficoltà per le abbondanti piogge, che trasformano il territorio in un mare di fango. Nel settore canadese, la 2a Divisione corazzata procede lungo la costa adriatica, con a sinistra la 2a neozelandese. Nel settore britannico operano la 4a, la 46a e la 56a Divisione e in seguito la 10a indiana.

I disagi delle popolazioni locali aumentano con l’intensificarsi dei bombardamenti su città e paesi e la distruzione di numerosi edifici, spesso di notevole valore artistico e storico.

Il 28 settembre la 56a Divisione britannica raggiunge il Rubicone ed entra a Savignano, dopo duri scontri e dopo che i Tedeschi hanno distrutto l’antico ponte romano a tre arcate, risalente al I secolo a.C.

Il giorno precedente i Canadesi hanno occupato San Mauro, patria di Giovanni Pascoli. Il 5 ottobre i Sikh conquistano Sogliano.

L’offensiva generale riprende il 10 ottobre dopo alcuni giorni di arresto dovuto alla tenace difesa tedesca - i soldati della Wehrmacht hanno l’ordine di difendere ad oltranza ogni metro di terreno - e alle pessime condizioni atmosferiche.

Il 19 ottobre, dopo quattro giorni di terribili bombardamenti, soldati della 46a Divisione del 5° Corpo Britannico occupano l’Abbazia benedettina della Madonna del Monte sopra Cesena, che fino al giorno precedente ricoverava centinaia di sfollati.

Il giorno seguente gli inglesi entrano nella città romagnola, “in silenzio come un cimitero”, mentre la 10a Divisione indiana conquista una testa di ponte oltre il fiume Savio.

Il 21 ottobre la 4a Divisione britannica raggiunge Forlimpopoli e la 10a indiana si attesta sulle rive del Ronco, mentre la 5a Divisione polacca punta da sud su Predappio.

La campagna dell’VIII Armata in Romagna prosegue ininterrotta fino a dicembre, ma ormai il settore romagnolo è secondario rispetto a quello dell’Appennino bolognese. La difesa tedesca è più impegnata ad impedire il dilagare degli Alleati a Bologna e Imola, che a difendere ad oltranza il territorio romagnolo.

Qui la difesa è mobile tra i tanti fiumi, torrenti e canali, che sfociano nel corso trasversale del Reno. Pur di reggere il fronte bolognese il comando tedesco sacrifica un corso d’acqua dopo l’altro, ottenendo anche l’accorciamento della linea e un più facile spostamento delle riserve.

Approfondimenti
  • Franco e Tomaso Cravarezza, Le grandi battaglie della Linea Gotica, Torino, Edizioni del Capricorno, 2018, pp. 165-168
  • Giuseppe Pieraccini, La grande delusione. Romagna: autunno 1944. Frammenti di racconti diretti dell’VIII Armata, del XIII Corpo d’Armata (V Armata statunitense) e delle truppe tedesche in Romagna, Cesena, Il ponte vecchio, 2003, pp. 14-17
  • Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 206-208
  • Romagna 1944-45: le immagini dei fotografi di guerra inglesi dall’Appennino al Po, Bologna, CLUEB, 1983, pp. 23-26, 72-73 (foto), 178
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