Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

11 agosto 1944

L'operazione "Belvedere" a Fanano e Sestola

"Nel corso dell'operazione antibande nella zona di Rocetta  (i.e. Rocchetta) scovato finora un deposito delle bande. Uccisi 10 banditi e 2 donne di malaffare armate di fucile, catturati 4 banditi; dopo l'interrogatorio verranno impiccati. Arrestati altri 15 uomini abili alle armi. Incendiata 1 casa" (Bollettino tedesco)

Tra l'11 e il 12 agosto nell'alto Appennino bolognese e modenese, tra Lizzano in Belvedere e Fanano-Sestola i tedeschi compiono una vasta azione di rastrellamento.

L'obiettivo è l'eliminazione delle varie formazioni partigiane che operano nella zona: le brigate “Gramsci” e “Corsini” della Divisione Armando, la brigata toscana “Bozzi”, la “Barbanera”.

Nel corso dell'operazione si svolge la battaglia della Rocchetta, in cui muoiono 11 partigiani della brigata “Corsini”, la maggior parte durante un tentativo di attraversamento del fiume Scoltenna.

Sono quasi tutti ragazzi di Nonantola e Castello di Serravalle. Con loro c’è Oliviero Ballanti, 22 anni da Bologna.

Alcuni feriti sono uccisi a sangue freddo. Tra essi la partigiana Vittorina Bedonni (19 anni), finita quando ormai è moribonda. Nelle frazioni di Trentino e Rocchetta vengono incendiate per ritorsione alcune case.

Quattro partigiani catturati sono condotti a Fanano per essere interrogati. Quindi vengono impiccati in località Carbonile e lasciati esposti come monito alla popolazione.

Il 12 agosto il rastrellamento investe le frazioni di Serrazzone e Fellicarolo, dove cadono altri partigiani. Due prigionieri saranno uccisi il giorno dopo a Rocca Corneta, nel territorio di Lizzano in Belvedere.

Sorpresi sul greto del fiume Silla, due partigiani vengono consegnati dai tedeschi ai fascisti locali, che il giorno seguente li processano e li condannano a morte. Dopo averli condotti per il paese con un'asse di legno sulle spalle, gli fanno scavare la fossa e li fucilano nella pineta della chiesa.

Secondo un rapporto dei carabinieri di Lizzano la responsabilità della fucilazione è invece di soldati tedeschi del Beobachtungs-Abteilung 70.

Approfondimenti
  • Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e Libertà Montagna e la Resistenza sui monti dell'alto Reno tra storia e memoria, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, premessa di Luciano Casali, Bologna, Pendragon, 2014
  • Belvedere terra di Resistenza, a cura di Giovanni Carpani, Bologna, Comitato per il XXX della Repubblica e della Costituzione, s.d.
  • Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, Bologna, Il mulino, 1966, p. 445
  • Guerra e Resistenza sulla Linea gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006
  • Lotte sociali e lotta armata. La Resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena e Pistoia, a cura di Luciano Casali, Bologna, Tip. moderna, 1980
  • La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli-Roma, L'ancora, 2008, p
  • Massimo Turchi, La Linea gotica e le stragi. Il fronte di guerra nell'Appennino bolognese, modenese e pistoiese. Cà Berna e Ronchidoso due stragi, Civitavecchia, Prospettiva editrice, 2008, p. 109
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