L'occupazione di Fanano e la battaglia di Capanna Tassoni
Il 22 aprile, durante un incontro tra Hitler e Mussolini in Germania, il generale Graziani propugna azioni decisive contro i partigiani “per aumentare il prestigio e l’autorità del governo italiano”.
Riconosce tuttavia la difficoltà di controllare i passi appenninici e le strade che conducono dal nord al sud. Viene proposta la costituzione di un contingente di soldati addestrati per la lotta contro i “ribelli”.
I tedeschi dal canto loro annunciano una “energica lotta contro le bande a partire dal 25 maggio” e promettono severe punizioni per coloro che offrono appoggio e rifugio ai disertori.
E’ stabilito “che le forze predisposte entreranno in azione immediatamente. La direzione generale delle operazioni sarà affidata al Comando germanico”. Assieme ai soldati del Reich parteciperanno unità italiane della GNR e della polizia.
Anche il decreto di Mussolini del 18 aprile per la fucilazione sul posto senza processo dei partigiani armati, fissa al 25 maggio il termine per presentarsi volontariamente e evitare pene severe. Alla scadenza viene data ampia diffusione tramite manifesti e per radio.
All’avvicinarsi della data “fatale” i comandanti Mario Ricci (Armando) e Osvaldo Poppi (Davide) decidono di trasferire il grosso delle formazioni partigiane modenesi in una zona impervia alle pendici del monte Cusna, compiendo però prima alcune azioni diversive.
Il 16 maggio viene occupata Fanano, dove è disarmato il presidio della GNR e catturati alcuni ostaggi. Vengono inoltre incendiati il municipio e la sede del fascio. Il grano dell’ammasso è distribuito agli abitanti.
Dopo un aviolancio andato in gran parte perduto, i partigiani si sistemano a Capanna Tassoni, sopra Ospitale - una piccola caserma della Forestale a 1.300 m di altitudine - e in alcune borgete vicine.
Il 18 maggio i tedeschi e i fascisti tentano un attacco dalla Toscana, scendendo dal passo della Croce Arcana, ma vengono respinti a Capanna Tassoni dai partigiani del distaccamento Fulmine (comandante Marcello), con l’aiuto dei gruppi di Mario Nardi e Nello Pini.
Il 23 maggio a Capanna Tassoni sono fucilati gli ostaggi di Fanano e subito dopo i partigiani lasciano la zona, dirigendosi al Cusna. Il 29 maggio quasi tutte le formazioni modenesi si trasferiscono a Cervarolo in attesa dei rastrellamenti previsti.

- Il municipio
- “Annali dell'Istituto Giangiacomo Feltrinelli”, (1975), p. 539
- Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e Libertà Montagna e la Resistenza sui monti dell'alto Reno tra storia e memoria, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, Bologna, Pendragon, 2014
- Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, 3. ed., Modena, a cura della Associazione liberi partigiani italiani, 1975, pp. 237-240, 270-273
- Alfonso Pasquali, L'occupazione tedesca di Fanano, 1943-1945, Modena, Il Fiorino, 2009
- Claudio Silingardi, Una provincia partigiana. Guerra e Resistenza a Modena, 1940-1945, Milano, Angeli, 1998, p. 242
- Giovanni Verni, La Brigata Bozzi, Milano, La pietra, 1975, p. 113