Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

14 settembre 1943

Tornano i fascisti

Bologna è tra le prime città in cui i fascisti ricompaiono dopo l'armistizio. Tra il 13 e il 14 settebre Enrico Cacciari e Franz Pagliani (1904-1986) riaprono la federazione.

Arrestato dopo il 25 luglio per detenzione di armi e condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale Militare, Pagliani viene liberato personalmente dal carcere di San Giovanni in Monte dal tenente Kenda della Wehrmacht con il compito di “rappresentare i fascisti di Bologna” e riorganizzare il partito.

Dopo l'appello di Mussolini del 15 settembre per “il ripristino di tutte le istituzioni del partito” anche la caserma della Milizia si ripopola. I posti di comando sono assegnati a militari o giovani fascisti non compromessi con la vecchia gestione del PNF.

Il 18 settembre è designato come reggente del locale Partito Fascista Repubblicano (PFR) l'ufficiale di aviazione Armando Sarti.

Il 15 ottobre riprendono le pubblicazioni de "L'Assalto", quindicinale della Federazione repubblicana fascista “Decima Legio”. I primi numeri sono diretti da Goffredo Coppola (1898-1945) e si caratterizzano per una ossessiva propaganda antisemita.

Il capo della Provincia Montani denuncerà poco dopo, in una relazione a Mussolini, i "metodi da rivoluzione provinciale" del neofascismo bolognese, descritto come "un povero malato di epilessia".

Tra le due anime del PFR locale, quella oltranzista di Pagliani e quella più moderata di Giorgio Pini (1899-1987), fondatore dell’”Assalto” e neo direttore del “Resto del Carlino”, all’inizio sarà la prima a riscuotere maggiore fiducia da parte dei tedeschi e di Mussolini.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 204-206, 364
  • Sivio Bertoldi, Salò. Vita e morte della Repubblica sociale italiana, Milano, Rizzoli, 1978, p. 205
  • Dalla notte della dittatura all'alba della libertà. Una riflessione a più voci per un contributo alla storia locale e nazionale, a cura di Antonio Sciolino, Imola, Bacchilega, 2014, pp. 46-47
  • Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, 3. ed., Modena, a cura della Associazione liberi partigiani italiani, 1975, p. 16
  • Alberto Mandreoli, Il fascismo della Repubblica Sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-1950), Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2017, pp. 117-134 (G. Pini), 272-232 (F. Pagliani)
  • Toni Rovatti, La violenza della guera civile: esecuzioni, rappresaglie, stragi, in: La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, p. 489

  • Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, pp. 55-57
  • Giorgio Scarabelli, 25 anni di galera per antifascismo. Dall'aula 4. del Tribunale speciale al lager di Mauthausen. Tranche de vie di un militante comunista, Bologna, Tip. moderna, 1982, p. 69
  • Sergio Soglia, Ribelli per la libertà, 1940-45. Ricordi, cronache, racconti, Bologna, Santarini, 1995, p. 129
  • Ivan Spada, Il fascismo a Bologna. Storia delle camicie nere all'ombra delle due torri (1919-1945), Roma, Red Star Press, 2021, pp. 204, 246-248 (F. Pagliani)
  • Sergio Tau, La Repubblica dei vinti. Storie di Italiani a Salò, Venezia, Marsilio, 2018, p. 340
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