Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

10 settembre 1943

La "trafila romagnola" dei generali inglesi

Il 10 settembre giunge al convento di Camaldoli un gruppo di circa trenta soldati inglesi provenienti dai campi di prigionia di Arezzo e Firenze. Tra essi una decina sono generali. Sapendo che i tedeschi sono stati informati da un colonnello italiano della loro fuga, il priore li convince a trovare rifugio nel villaggio di Seghettina, in comune di Bagno di Romagna.

La notizia della presenza di altri ufficiali alleati sull'Appennino romagnolo giunge negli ambienti dell'antifascismo forlivese. Tra coloro che vanno ad incontrare gli ex prigionieri vi sono Torquato Nanni di Santa Sofia, Tonino Spazzoli, l'istruttore militare Bruno Vailati e l'ex gerarca fascista Leandro Arpinati, originario di Civitella di Romagna, che, secondo lo storico don Bedeschi, informa i generali sui piani tedeschi di allagamento della pianura padana e sulle “armi segrete” in mano a Hitler, confidenze ricevute da Mussolini alla Rocca delle Caminate .

Per alcuni degli ufficiali più alti in grado, i generali Philip Neame e Richard O'Connor e il Maresciallo dell'Aria Owen Tudor Boyd, è organizzata una fuga rocambolesca, che prevede il loro prelevamento sulla costa adriatica e l'attraversamento del fronte via mare.

Il cammino è tortuoso e pieno di pericoli: inizia una vera e propria "trafila romagnola", analoga a quella che portò alla salvezza Garibaldi nel 1849. Il 19 dicembre, dopo faticosi trasferimenti tra Cesena, Forlì, Cervia, Riccione e vari tentativi di imbarco andati a vuoto, da Cattolica partirà il peschereccio della salvezza. Il giorno successivo i generali saranno salutati a Bari dai comandanti alleati Eisenhower e Alexander.

Nel marzo 1944 Giorgio Bazzocchi e Arturo Spazzoli provvederanno a trasferire al sud, attraverso impervi sentieri in Toscana e nelle Marche, gli altri ex prigionieri rimasti in Appennino. Ventotto uomini su due barche giungeranno il 20 maggio sani e salvi ad Ortona, già occupata dagli inglesi.

Approfondimenti

Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, p. 223


Giancarlo Mazzuca, Luciano Foglietta, Sangue romagnolo. I compagni del Duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Bologna, Minerva, 2011, pp. 218-222


Alberto e Giancarlo Mazzuca, Romagna nostra, con le fotografie di Lorenzo Capellini, Argelato, Minerva, 2019, p. 132


Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 77-80


Maurizio Ridolfi, Una comunità "dentro" la storia. Meldola e la Romagna nel Novecento: spazi locali e reti transnazionali (1912-1970), Cesena, Il Ponte Vecchio, 2021, p. 253


Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 76


vedi tutto l’anno 1943