Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1933

Villa Gotti di Enrico De Angeli

Sul colle di San Mamolo viene edificato uno dei capolavori del razionalismo architettonico a Bologna: la villa Gotti.

E' un edificio che presenta “il fascino del 'moderno' nella tensione verso un assoluto che non può essere costretto in nessun luogo” e “il senso del mistero (e quindi del soprannaturale) che le maggiori espressioni artistiche dell' 'essenzialità razionalista', ognuna nella sua unicità, sanno evocare” (Bernabei).

Ne è autore l'ingegnere Enrico De Angeli (1900-1979), genio perlopiù incompreso - villa Gotti è la sola architettura da lui realizzata a Bologna - segnato dalle persecuzioni antiebraiche.

Negli anni Trenta non ha studio né abitazione in città. Vive con la moglie in vari alberghi. Lo si incontra spesso nei caffé, mentre discute animatamente e disegna “con mano felicissima - su ritagli di giornale, sul rovescio di stampati, anche su tovaglioli di carta - progetti di palazzi, ville, negozi, con straordinaria bellezza e creatività” (Mandelli).

Tornato a Bologna nel dopoguerra, pur non ricevendo grandi commesse, lascierà la sua impronta nell'allestimento di alcuni importanti uffici e negozi: Schiavio e Corradi in via Rizzoli, la valigeria Cremonini in via D'Azeglio.

Svolgerà anche una intensa collaborazione con la ditta Castelli per il design di mobili. Sarà infine autore di tombe di notevole pregio nel cimitero della Certosa.

Approfondimenti
  • Franco Bergonzoni, Nove secoli d'arte a Bologna. Rilettura cronologica d'opere di Guido Zucchini, Bologna, Atesa, 1977, p. 137 (Data indicata 1936)
  • G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, pp. 122-123
  • Maria Beatrice Bettazzi, Fra razionalismo e retorica monumentale. Gli anni tra le due guerre, in: Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, pp. 56-57 (ill.)
  • Giuliano Gresleri, L'immaginaria architettura di Enrico De Angeli, in Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna, 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 251-260 e ivi, pp. 389-390
  • Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 37, nota 13
  • Andrea Morpurgo, Enrico De Angeli. Un maestro senza allievi, in: Attraverso gli archivi di architettura. La trasmissione del sapere. Maestri e allievi lungo la via Emilia, atti a cura di Anna Maria Guccini, Bologna, Provincia – Fontanelice, Comune di Fontanelice. Archivio Museo Giuseppe Mengoni, 2001, pp. 201-216
  • Norma e arbitrio, cit., pp. 389-390 (E. De Angeli)
  • Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell'Accademia Clementina, a cura di Luigi Vignali, Alfredo Leorati, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995 (E. De Angeli)
  • Gli scritti e l'opera di Enrico De Angeli, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Pàtron, 1985
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