Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1931

Edifici di Giuseppe Vaccaro per la Cooperativa fra Invalidi e Mutilati di guerra

Tra il 1929 e il 1931 l'architetto Giuseppe Vaccaro (1896-1970) progetta vari edifici per la Cooperativa Mussolini fra Invalidi e Mutilati di guerra: in viale Gozzadini, in via Vascelli, a porta S. Isaia, in via Tanari.

Ristruttura inoltre la sede dell'Associazione Mutilati in via Parigi. L'edificio, risalente all'XI secolo, contiene preziose opere d'arte: dagli affreschi di Pietro Pancotto attorno al portale d'ingresso, raffiguranti l'Inferno e il Giudizio Universale, alla sala con dipinti di Antonio e Paolo Carracci, Lionello Spada e Lucio Massari, mentre l'oratorio di S. Colombano conserva una "gloriosa gara" ad affresco degli allievi dei Carracci.

Ex allievo e assistente di Attilio Muggia (1861-1936), in questi anni Vaccaro è impegnato in alcuni prestigiosi progetti: il Palazzo delle Poste e Telegrafi di Napoli (1928-36), con Gino Franzi (1884-1958), la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1931-35), la Torre dell'acquedotto di Rovigo (1932-36), la grande colonia AGIP a Cesenatico (1937-38).

Approfondimenti
  • Accademia di Belle Arti di Bologna, Figure del '900 2. Oltre l'Accademia, Carpi, LaLit, stampa 2001, p. 399
  • L'architettura del ventennio. Piccola guida ad architetture significative del ventennio fascista nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forli-Cesena e Rimini, a cura di Gianfranco Casadei, Bologna, Legambiente Emilia-Romagna, 2009, pp. 106-109 (foto: colonia AGIP Cesenatico)
  • Archivi aggregati. La sezione di architettura e i fondi degli architetti moderni, a cura di M. Beatrice Bettazzi, Bologna, Archivio storico Università, 2003, pp. 73-76 (G. Vaccaro)
  • G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, pp. 105-107
  • Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1955, p. 237
  • Maria Beatrice Bettazzi, Fra razionalismo e retorica monumentale. Gli anni tra le due guerre, in: Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, pp. 53-54
  • Gabriele Bonazzi, Bologna in duecento voci. Dizionario minimo di storia, cultura, umori di una città davvero europea, Sala Bolognese, A. Forni, 2011, pp. 221-223
  • Silvio Cassarà, Giuseppe Vaccaro e l'ora del moderno, in Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna, 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001 pp. 239-250
  • Giuseppe Vaccaro, a cura di Marco Mulazzani, Milano, Electa, 2002
  • Una gloriosa gara nelle pagine di Francesco Arcangeli. L'oratorio di San Colombano, San Giorgio di Piano, Minerva, 2002
  • Alfonso Morone, La fabbrica dell'innovazione. Gli arredi del Palazzo delle Poste, Napoli 1936, Siracura, LetteraVentidue, 2017
  • Mario Gerardo Murolo, Giuseppe Vaccaro nel movimento moderno. Vittoria della ragione, in "Strenna storica bolognese", 45 (1995), pp. 405-433
  • Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 3., pp. 638-640
  • Stefano Zagnoni, Presenza razionalista in Emilia-Romagna. I protagonisti e le opere. Architettura di regime e motivazioni culturali, in: "Parametro", 94-95 (1981), pp. 27, 30-33 (foto)
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