Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1930L'officina Malaguti dalle bici alle motoAntonino Malaguti fonda una officina per la fabbricazione di biciclette in via Bondi. La ditta Malaguti equipaggia e sponsorizza negli anni una squadra professionistica di ciclismo, che annovera campioni quali Loretto Petrucci, vincitore della Milano-Sanremo nel 1952 e '53. Negli anni Cinquanta la Malaguti comincerà a produrre telai per il motore "Mosquito" della Garelli e quindi una fortunata serie di ciclomotori e scooter, fino all' "F10" e al "Phantom" degli anni Novanta. L'espansione della produzione porterà ad un limitato aumento del personale, poichè l'azienda continuerà ad appoggiarsi a ditte esterne (come la Franco Morini per i motori) per le parti accessorie.dettagli
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1930Una copia del Nettuno in AmericaIn una piazzetta di Palos Verdes Estates, un sobborgo di Los Angeles nella baia di Santa Monica, viene eretta una copia della fontana del Nettuno di Bologna. L'iniziativa è opera di un intraprendente architetto locale, Chas H. Cheney, desideroso di decorare il paesino californiano con monumenti italiani, aiutato da un amico originario del “belpaese”. La fontana del Poseidon di Palos Verdes è di proporzioni inferiori all'originale ed è tutta di marmo, compresa la statua del dio del mare, che appare pudicamente coperto nelle parti basse. Gravemente danneggiata da alcuni vandali, sarà ricostruita nel 1969.dettagli
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1930Progetto per la Scuola di Arti e MestieriAll'interno della zona dei Prati di Caprara, nei pressi della via Emilia, è prevista l'edificazione di un nuovo grande istituto tecnico: la Scuola di Arti e Mestieri.Il progetto è sostenuto da Leandro Arpinati e ne segue la fortuna politica. Sarà abbandonato dall'amministrazione comunale dopo la sua destituzione, nel 1933.Tra il 1930 e il 1932 l'architetto incaricato, Giulio Ulisse Arata (1881-1962), formula diverse ipotesi. Tutte presentano un grande impianto caratterizzato da una piazza con portici. Gli ambienti prospicienti alla piazza sono di grandi dimensioni, destinati a laboratori e aula magna.Sono previsti spogliatoi, una mensa, aule didattiche, uffici per i docenti. Il linguaggio architettonico è fortemente semplificato: la struttura di base in cemento armato è rivestita da un paramento murario con mattoni a vista e con ampie aperture.dettagli
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1930Alessandro Ghigi diventa Rettore dell'UniversitàAlessandro Ghigi (1875-1970), bolognese, insigne zoologo e naturalista di fama, diventa Rettore dell'Università, carica che manterrà fino al 1943. Con lui riprenderanno con decisione i lavori di costruzione e sistemazione del quartiere universitario e molti cantieri verranno chiusi a tempo di record. Oltre a vari istituti (Igiene, Chimica farmaceutica, Zoologia, Ingegneria), biblioteche, l'aula magna, saranno promossi servizi per gli studenti, quali la mensa, la foresteria, le sedi della GUF e della Coorte universitaria. Iscritto al partito fascista dal 1924, Ghigi condurrà l'Università attraverso la difficile fase della epurazione dei professori ebrei, seguita alle leggi razziali del 1938. Sarà inoltre Senatore del Regno dal giugno 1943. La sua villa cinquecentesca, sede tra l'altro di un Centro di ricerche e sperimentazioni sull'avifauna, e il parco annesso di 29 ettari sui colli fuori porta San Mamolo, saranno lasciati in eredità alla città di Bologna e destinati ad uso pubblico.dettagli
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1930L'Istituto del Radio e la lotta contro i tumoriDal 1930 ha sede, presso l'ospedale Sant'Orsola, l'Istituto del Radio “Luigi Galvani”. E' collocato, con i suoi letti e i suoi impianti, nel nuovo edificio della Clinica Medica. La lotta contro i tumori maligni costituisce un impegno esplicito della nuova legge sanitaria del 1934. Dal bilancio del Ministero dell'Interno vengono destinati fondi agli enti locali per la diagnosi e la terapia dei tumori e per la preparazione di personale specializzato. Nel 1935, grazie a questi fondi, nasce a Bologna il Centro bolognese per lo studio e la cura del cancro, guidato dal prof. Gian Giuseppe Palmieri (1892-1961). Nel 1939 sarà inoltre istituita la cattedra di Radiologia. L’Istituto Galvani si fonderà dal 1 marzo 1967 con l’Istituto di Radiologia dell’Università di Bologna guidato dal prof. Vincenzo Bollini.dettagli
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1930La scuola di Fontanelice. Un omaggio a Giuseppe MengoniRemigio Mirri (1867-1946) progetta il nuovo edificio scolastico di Fontanelice, nella valle del Santerno. La costruzione sorge sul tracciato della Strada Montanara ed è dedicata a Giuseppe Mengoni (1829-1877), originario del paese. Mirri è un ingegnere e architetto imolese, autore di vari progetti a Imola e dintorni, oltre che insegnante e direttore della Scuola d'arti e mestieri "Francesco Alberghetti". A Bologna è stato dal 1905 supervisore e direttore della fornace Galotti del Battiferro, che ha portato ad un notevole livello produttivo. La sua scuola ricorda nello stile gli edifici del grande architetto di Fontanelice, autore della Galleria "Vittorio Emanuele II" di Milano e dell'edificio della Cassa di Risparmio di Bologna.dettagli
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1930Giuseppe Fiorini dona i cimeli di Stradivari alla città di CremonaIl liutaio Giuseppe Fiorini (1861-1934) dona al Comune di Cremona gli attrezzi, i disegni, i modelli e le forme (circa 700 pezzi) usati da Antonio Stradivari (1643-1737) per costruire i suoi celebri strumenti. Entusiasta della liuteria cremonese - e in particolare di Stradivari - nel 1920 Fiorini ha acquistato dai marchesi Dalla Valle del Pomoro i cimeli del maestro, venduti nel 1743 dopo la sua morte al conte Ignazio Cozio di Salabue. Sua intenzione è quella di tramandare le conoscenze della liuteria classica attraverso un Museo e una Scuola, istituzioni che ha sperato invano di fondare a Roma o a Bologna. Nato a Bazzano, figlio di Raffaele Fiorini (1828-1898), rifondatore della liuteria bolognese, già da bambino ha cominciato a seguire le orme del padre e a sedici anni ha ottenuto il permesso di abbracciarne la professione. "Dotato di grande manualità, intelligenza pratica ed accademica, ma anche di grande senso imprenditoriale e commerciale" (Regazzi), nel 1885 aprì un laboratorio proprio in via Santo Stefano. Nel 1888 i suoi violini ottennero il primo premio all'Esposizione regionale di Bologna e ciò lo spinse a cercare maggiori guadagni all'estero, precisamente a Monaco di Baviera, città allora al centro dell'arte e della cultura europea. Qui divenne socio del Rieger, il più famoso dei liutai bavaresi. La collezione Salabue, donata quattro anni prima della sua morte, sarà messa a disposizione degli allievi liutai impegnati a Cremona nella costruzione di violini a regola d’arte.dettagli
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febbraio 1930Mostra di caricatureIl Circolo della Stampa organizza in febbraio una mostra di caricature. Espongono, tra gli altri, Umberto Bonfiglioli, Umberto Tirelli e Augusto Majani (Nasica).dettagli
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1 febbraio 1930Giorgio Morandi insegna all'AccademiaGiorgio Morandi viene nominato "per chiara fama" docente di Tecniche dell'Incisione alla Reale Accademia di Belle Arti, incarico che ricoprirà fino al 1956. Solo nel dopoguerra sarà veramente riconosciuto come artista di statura internazionale e non solo come il "pittore delle bottiglie", amato da una ristretta e scelta cerchia di critici e collezionisti.dettagli
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17 febbraio 1930Ritrovato un altare di Vincenzo OnofriNel corso dei restauri dell'arcone e della volta della campata di mezzo della Basilica di San Giacomo Maggiore, nella cappella Crescimbeni viene ritrovato fortunosamente un altare in terracotta in pessime condizioni risalente al Rinascimento. Vi è rappresentato S. Girolamo inginocchiato in una stanza in prospettiva con volta a cassettoni e a botte. Nella lunetta sopra il santo è raffigurata la Madonna col Bambino. L'opera, che era nascosta sotto una tela raffigurante lo stesso santo - probabile copia da Guercino risalente al XVII secolo - è da subito attribuita a Vincenzo Onofri (1493-1524), valido esponente - con Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni e Alfonso Lombardi - della scultura in terracotta in Emilia alla fine del '400. La commissione dell'altare fu probabilmente di Paolo Antonio Crescimbeni, che il 2 novembre 1495 promosse l'erezione di una cappella dedicata ai SS. Girolamo e Massimo. Nel 1773 la cornice venne radicalmente trasformata dagli interventi dello stuccatore Gaetano Raimondi. L'intervento di ripristino voluto dal soprintendente dovrà essere rimandato. L'altare verrà ricoperto e sarà riportato alla luce e restaurato solo nel 1985.dettagli
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marzo 1930Entra in funzione il nuovo gasometro ad assetto variabileEntra in funzione presso l'Officina comunale del gas un nuovo gasometro a stantuffo (o a secco) di tipo M.A.N., capace di 30.000 mc. E' un prisma in lamiera alto circa 50 metri, che ha per base un poligono a 16 lati. Lo spazio occupato dal gas è limitato nella parte superiore da un grande diaframma metallico, che si adatta alla quantità di gas contenuta. All'esterno dell'involucro vi sono tre passerelle collegate da una scala, che ruota attorno alla costruzione. Sulle balaustre sono scritte a grandi lettere le parole d'ordine del regime. Da questo momento il "barattolone" sarà una costante del panorama cittadino.dettagli
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marzo 1930Comunisti infiltrati nei sindacati fascistiNelle fabbriche dell'Emilia-Romagna è diffusa in marzo una circolare organizzativa del Partito comunista contenente indicazioni per il lavoro politico all’interno dei sindacati fascisti. Indicazioni simili sono espresse dal IV Congresso del PC italiano, che si tiene a Colonia, in Germania, nell'aprile del 1931. Negli anni seguenti a Bologna numerosi attivisti diverranno fiduciari di fabbrica (figura istituita nel 1939): alla Minganti, nell'Azienda Tramviaria, alla Sabiem, dove sarà eletto il comunista Raffaele Gandolfi, all'ACMA, dove opererà Giannino Masi (1925-1945), dirigente del Fronte della Gioventù clandestino guidato da Eugenio Curiel (1912-1945). Proprio Curiel afferma da tempo nei suoi scritti la necessità di creare all'interno del sindacato fascista "gruppi segreti" in grado di influenzare gli operai. Alcuni comunisti infiltrati raggiungeranno perfino incarichi di responsabilità, come Emanuele Guizzardi, eletto segretario provinciale del sindacato fascista scalpellini. L'attività di penetrazione, volta ad "agevolare e preparare la rottura della legalità fascista", riguarderà, oltre ai sindacati e ai consigli di fabbrica, anche i gruppi universitari fascisti (GUF). Nel 1934 diversi comunisti saranno condannati ad oltre cento anni di carcere dai Tribunali Speciali per essersi infiltrati nei sindacati e nelle associazioni ricreative e sportive fasciste, ottenendo l'adesione di molti "giovani inesperti". La caccia ai militanti dei partiti clandestini inseriti di nascosto nei sindacati continuerà anche negli anni successivi. Nel 1936-37 saranno 65 gli antifascisti coinvolti in tre distinti processi. Saranno comunque numerosi gli antifascisti in carica come fiduciari nelle fabbriche bolognesi in occasione degli scioperi del 1943-44. Quasi tutti confluiranno con funzioni dirigenziali nelle varie formazioni partigiane.dettagli
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26 marzo 1930Marconi accende l'Esposizione di Elettricità a SidneyStando a bordo del panfilo “Elettra”, ancorato nel porto di Genova, Guglielmo Marconi aziona per mezzo di un impulso radio l'illuminazione dell'Esposizione di Elettricità di Sidney in Australia, a circa 22mila chilometri di distanza dall'emittente.dettagli
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1 maggio 1930Popolazione di BolognaAl primo maggio 1930 la popolazione di Bologna è calcolala in 245.716 abitanti.dettagli
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10 maggio 1930L'Opera Salesiana del Sacro CuoreDon Antonio Gavinelli promuove L'Opera Salesiana del Sacro Cuore, accompagnata dalla rivista destinata a farla conoscere nel mondo. L’Opera si occupa soprattutto di volontariato, di aiuto ai giovani, ai poveri, di supporto alle missioni. I Salesiani di Don Bosco sono presenti a Bologna dagli ultimi anni dell’800 grazie all’azione di Don Carlo Maria Viglietti, già segretario di Don Bosco e animatore del primo oratorio presso la chiesa di San Carlino. Il 30 maggio 1899, alla presenza di Don Michele Rua, successore del Santo, era stato inaugurato l’Istituto dei Salesiani nei pressi della stazione ferroviaria, mentre dal 1901 veniva eretta la chiesa del Sacro Cuore. Il grande edificio salesiano era stato completato nel 1926-29. Il fulcro dell’Opera salesiana è l’oratorio, “capolavoro di Don Bosco”. Accanto ad esso il convitto, la scuola professionale, che formerà generazioni di legatori, sarti, calzolai, falegnami, tipografi. L’oratorio promuove attività ricreative, iniziative sportive e teatrali. Qui si formerà tra gli altri il gruppo degli sbandieratori petroniani.dettagli
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14 maggio 1930L'Ospedale Bellaria per gli ammalati di tubercolosiCon il ricovero dei primi pazienti entra in funzione in località Bellaria, sulle colline di San Lazzaro di Savena, l'istituto dedito alla cura dei malati acuti e dei tubercolotici, beneficenza del marchese Carlo Alberto Pizzardi (1850-1922). Il progetto è opera di Giulio Marcovigi (1870-1937), architetto esperto in costruzioni ospedaliere, considerato il padre della moderna ingegneria sanitaria. La prima pietra è stata posta alla presenza di re Vittorio Emanuele III il 29 maggio 1927. L'ingresso è dominato da due imponenti sculture di bronzo, ancora in stile liberty, di Pasquale Rizzoli (1871-1953): L'arte che sconfigge la malattia e La speranza che sostiene la vita. La particolarità del complesso, capace di 480 posti letto, è nelle strutture di collegamento - ballatoi, scale, porticati - che mettono in relazione le varie parti dell'edificio. Il sanatorio funzionerà con i proventi dell'Assicurazione obbligatoria contro la TBC e con le campagne filantropiche promosse assieme alla Croce Rossa. Una clausola testamentaria prevede che otto letti siano per sempre "legati" al ricovero degli ammalati di tubercolosi. La salma del marchese Pizzardi (grande benefattore degli ospedali bolognesi, morto anch'egli di tisi) sarà traslata nel 1932 sotto l'oratorio dell'ospedale. Il Centro Sanatoriale sarà diretto per oltre vent'anni dal prof. Valentino Facchini, allievo di Murri, che nel 1953 lascerà il posto, per raggiunti limiti di età, al prof Carlo Sartori. Durante la guerra e nell'immediato dopoguerra arriverà ad ospitare oltre 600 malati di tubercolosi.dettagli
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8 giugno 1930I bolognesi rendono omaggio a Marconi a bordo dell' "Elettra"A bordo del panfilo “Elettra”, ancorato a Terracina, Guglielmo Marconi riceve la visita di una delegazione della Fameja Bulgneisa, sodalizio di cui è stato nominato Presidente onorario perpetuo, che gli reca in dono un album colossale con le firme di 50.000 cittadini bolognesi. I primi nomi sono quelli dei paesani di Pontecchio. “Dal più anziano al più giovane, dal più istruito al più ignorante, dal più povero al più ricco”, recita in dialetto bolognese la dedica del ponderoso registro. Il 26 marzo precedente, dal suo laboratorio sull'Elettra, Marconi ha acceso di colpo, per mezzo di un impulso radio, tutte le lampadine dell'Esposizione di Sidney, a oltre 25.000 chilometri di distanza. Il prodigioso esperimento sarà ripetuto il 12 ottobre 1931, quando lo scienziato comanderà via radio l'accensione delle lampade che illuminano la grande statua di Cristo nella baia di Rio de Janeiro.dettagli
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3 luglio 1930Grave incidente ferroviario a SassoLa ferrovia Porrettana è sconvolta da uno scontro tra due treni alla stazione di Sasso:, un merci e il diretto 39 proveniente dalla stazione di Bologna per Roma. L'incidente, causato dal non funzionamento di uno scambio, provoca la morte di 18 persone, tra cui diversi bambini e militari. I feriti sono più di 40, medicati dapprima nella sala d'aspetto della stazione e poi trasportati a Bologna all'Ospedale Maggiore. Parecchi dipendenti della ferrovia saranno riconosciuti responsabili e condannati: il capostazione avrà 20 anni di carcere.dettagli
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10 luglio 1930Giovanni Battista Berardi nominato PodestàDopo la precoce morte di Antonio Carranti, subentra alla carica di Podestà di Bologna il romagnolo Giovanni Battista Berardi (1895-1966), già facente funzione di vice podestà. Fascista della prima ora, Berardi ha partecipato alla Marcia su Roma alla testa di un gruppo di Camicie Nere. Fu lui che il giorno della strage di Palazzo d‘Accursio salì sulla torre Asinelli per togliere la bandiera rossa issata dai socialisti. Si è distinto in numerose azioni squadristiche, conquistando la fiducia del ras bolognese Arpinati, di cui seguirà la sorte politica, dopo la sua caduta in disgrazia nel 1933. Si dovrà alla sua “fervida iniziativa” la riapertura del Teatro comunale dopo l’incendio del novembre 1931, provvedendo sollecitamente “alle opere di restauro e di ripristino” (Giacomelli). Assieme a Carranti, Giuseppe Lipparini (1877-1951), insegnante di Storia dell'arte all‘Accademia, verrà nominato vice-podestà. E‘ noto per essere stato l'oratore nel 1914 di uno dei primi comizi interventisti. Tesserato al PNF, fonde “in felice armonia la fede politica e le nobili facoltà di artista”.dettagli
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1 settembre 1930Bandiere rosse sui tralicci dell'alta tensioneIl 1° settembre a Bologna e in vari paesi della provincia vengono issate bandiere rosse e appaiono sui muri scritte cubitali contro la guerra e il fascismo. Diverse bandiere con la falce e martello pendono dai fili dell'alta tensione, issate in maniera ingegnosa e molto difficili da rimuovere. L'azione, ispirata dal giovane attivista comunista Cino Moscatelli (1908-1981), porta scompiglio tra i gerarchi della Decima Legio e farà infuriare lo stesso Mussolini.dettagli
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25 settembre 1930Il Teatro dei Piccoli di Vittorio PodreccaIl pubblico bolognese accorre entusiasta al teatro del Corso per le recite del famosissimo Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca (1883-1959), considerato un “miracolo d'arte e di tecnica marionettistica” (Cervellati). Allo spettacolo pomeridiano, al quale assiste anche il ministro Federzoni, metà delle persone accorse devono essere rimandate indietro, perché la sala è strapiena. Il sorprendente teatro di Podrecca opera dal 1914 a Roma nelle ex scuderie di Palazzo Odescalchi, ma compie anche tournée in Italia e all'estero. Comprende centinaia di marionette e burattini, impegnati nella rappresentazione di opere musicali, commedie, balletti, spettacoli da circo. Il repertorio operistico va dalla Serva Padrona di Pergolesi, alla Cenerentola di Rossini, quello comico prevede riduzioni di Goldoni, Molière e altri famosi drammaturghi. La compagnia si avvale della collaborazione di artisti, quali il compositore bolognese Ottorino Respighi, gli scrittori Trilussa e Testoni, i pittori futuristi Balla, Depero e Prampolini, autori di scenografie e costumi.dettagli
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13 ottobre 1930Gli edifici della "Pro Domo Miserorum"Sono inaugurati gli edifici costruiti fuori porta Lame dalla “Pro Domo Miserorum“, nome dell'Istituzione benefica promossa da Alessandro e Clodoveo Cassarini e Virginia Pallotti. Si tratta di un nucleo di sette fabbricati a tre piani - il complesso sarà poi chiamato “gli Umili” -, sorti su una strada parallela a Via Beverara (ora via Marco Polo). Secondo lo statuto dell'Ente, le abitazioni costituiscono un alloggio d'emergenza, per un massimo di sei mesi, destinato a famiglie bisognose residenti a Bologna. La maggior parte degli inquilini rimarrà, però, fino alla demolizione degli edifici, negli anni '80. Primi inquilini delle nuove costruzioni sono gli abitanti del rione San Giacomo, "sventrato" per il riassetto del quartiere universitario. Essi vengono sorvegliati da un custode, scelto tra i fascisti fidati della zona. Oltre all'alloggio hanno anche diritto a una minestra al giorno. L'Opera pia è sorta poco dopo la morte di Alessandro Cassarini (1847-1929), uno tra i più importanti fotografi della montagna, vincitore di varie medaglie d'oro alle Esposizioni nazionali. Ha preso parte, assieme a Corrado Ricci, a una vasta rilevazione fotografica di monumenti, poi utilizzata a lungo dalle soprintendenze di tutela. Il fratello Clodoveo Cassarini era invece un industriale farmaceutico, con laboratorio in via Portanova, angolo San Salvatore. Era anche proprietario di una farmacia in via Augusto Righi e presidente dello Sport Club di Bologna. In via del Parco, fuori Porta San Vitale, ha fatto fabbricare un bizzarro castello falso antico, utilizzato nel Ventennio da un gruppo rionale fascista e poi distrutto durante la seconda guerra mondiale. Tra le proprietà cedute al Comune dagli amministratori della Pro Domo Miserorum vi è la bella villa Cassarini con parco a Porta Saragozza. Il parco sarà trasformato in giardino pubblico e la villa abbattuta per far posto alla nuova facoltà di Ingegneria, disegnata da Giuseppe Vaccaro (1934).dettagli
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13 ottobre 1930Le "orfanelle" della Madonna di San LucaIl padre domenicano Giacomo Lorgna (1870-1928) affida alle suore Imeldine la creazione, presso il santuario della Madonna di San Luca, di un orfanotrofio per bambine. L'11 febbraio 1930 le prime cinque orfanelle salgono il colle. Il collegio è solennemente inaugurato il 18 ottobre 1930, alla presenza del cardinale arcivescovo Nasalli Rocca. Nel 1935 i locali della basilica occupati dalle orfanelle verranno destinati ad altro scopo. Le bambine, in continuo aumento, saranno trasferite nella "Casetta rosa", una villetta di proprietà della famiglia Poli a metà della salita verso San Luca. Il 14 agosto 1940 sarà posta la prima pietra di un nuovo istituto in grado di ospitare orfanelle, situato nei pressi del precedente. Con la guerra le richieste aumenteranno notevolmente e, al termine del conflitto, le bambine accolte saranno quasi il doppio del previsto. La "Nuova Casa", più volte ampliata, sarà abitata dalle "manine fredde" fino al 1990. La Congregazione delle Suore Domenicane Imeldine, conduttrici dell'orfanotrofio della Madonna di San Luca, è stata fondata nel 1922 a Venezia da padre Lorgna. Essa si ispira all'esempio della Beata Imelde Lambertini, una giovinetta nata a Bologna nel 1320 e morta bambina, "in un'estasi d'amore", dopo un miracolo legato all'Eucarestia.dettagli
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28 ottobre 1930Ricostruzione del forno del pane comunalePer iniziativa del podestà Arpinati viene ristrutturato l'immobile del forno comunale, voluto nel 1917 dal sindaco socialista Zanardi. Il nuovo edificio, progettato dall'ing. Carlo Tornelli, è molto più grande del precedente e, oltre che per il pane, è predisposto alla produzione di vino, ghiaccio e salumi. Intanto l'ente dei consumi, di cui il panificio comunale fa parte, si è enormemente ingrandito: ora gestisce 35 spacci di generi alimentari, ma anche macellerie, calzolerie, magazzini. Ha anche alcuni negozi in provincia.dettagli
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30 ottobre 1930In agitazione gli operai della Barbieri di Castel MaggioreIl 30 ottobre alcuni giovani operai dell’Officina Meccanica Barbieri di Castel Maggiore organizzano una conferenza d’officina per chiedere un aumento dei salari del 20 per cento, le otto ore di lavoro giornaliere, l’abolizione del lavoro notturno e la riassunzione dei licenziati. L'agitazione è sostenuta dal giornale di fabbrica “L'I.S.R.” (L’Internazionale Sindacale Rossa), curato dalla frazione sindacale giovanile della Barbieri. Uno dei principali animatori della lotta, Agostino Ottani (1907-?), sarà arrestato e condannato a tre anni di carcere. In seguito - tra il 1936 e il 1943 - subirà il confino e durante il periodo bellico sarà attivista alla Ducati, dove si adopererà con celestino Cassoli e Giorgio Scarabelli a riorganizzare le fila del PCI. Nella Resistenza sarà ufficiale di collegamento e commissario politico della Brigata Stella Rossa. Dopo la liberazione verrà designato dal CLN a far parte del Consiglio comunale.dettagli
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31 ottobre 1930La Stabile Filodrammatica presso il Teatro VerdiNell'ottobre del 1930 la Stabile Filodrammatica riprende la sua attività in via Indipendenza 74, presso il Palazzo Teatro Verdi. Il 31 ottobre è rappresentata la commedia in tre atti I Romanzeschi di E. Rostand. La sera dell'8 novembre è prevista una conferenza dell'avv. Giacomo Lwow su I filodrammatici nel mondo, seguita dalla "esumazione" della commedia L'Avaro di Carlo Goldoni e dalla recita della commedia di S. Lopez Schiccheri è grande! La Stabile Filodrammatica, sorta nel 1926, era prima ospitata a Palazzo Barbazzi in via Garibaldi e utilizzava un teatrino ricavato in una grande sala affrescata nel XVI secolo da Cesare Baglione. Dal 1929, come la maggior parte delle compagnie amatoriali italiane, è stata inquadrata nell'Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.), organismo del regime incaricato di guidare le scelte culturali e organizzare le rassegne.dettagli
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novembre 1930Il campione di boxe Primo Carnera si esibisce nella piscina del LittorialeIl peso massimo Primo Carnera (1906-1967) effettua un incontro dimostrativo di boxe alla piscina coperta del Littoriale. Non trovandosi un avversario degno del “gigante di Sequals”, reduce da 43 incontri, vinti quasi tutti per KO, la società Bologna Sportiva, che lo ha ingaggiato, organizza una esibizione di sei round con tre diversi sparring partner. Si tratta dei pugili Baggiani di Firenze, Panfilo di Lendinara e Baiguerra di Genova. Carnera appare in ottima forma e suscita grande impressione nel pubblico bolognese. Pochi mesi dopo conquisterà i titoli europeo e mondiale dei massimi.dettagli
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11 novembre 1930Grande retata di antifascisti in provincia di BolognaL'11 novembre la polizia effettua una grande retata di antifascisti nel bolognese, con la cattura di circa 400 persone. Tra essi i componenti la segreteria della Federazione giovanile comunista. Nei giorni precedenti vi sono state azioni antifasciste in provincia, organizzate dal partito comunista clandestino. Il 6 novembre a Casalecchio sono stati affissi manifestini all'ingresso delle principali fabbriche e la bandiera rossa ha sostituito quella tricolore sul monumento ai caduti. A Bologna il 7 novembre sono stati distribuiti volantini sugli autobus e issate bandiere rosse al Pontelungo, a Borgo Panigale, ad Anzola, a Imola e in altri centri della provincia. A Calderara sono state appese delle bandiere rosse ai cavi dell'alta tensione e sui muri delle case sono apparse scritte antifasciste. Sessanta attivisti comunisti saranno deferiti al Tribunale Speciale e condannati a numerosi anni di detenzione e di confino. Oltre alle organizzazioni comuniste della provincia, anche il gruppo di Giustizia e Libertà sarà individuato e decimato dagli arresti. Il Tribunale Speciale funzionerà dal 1927 al 1943. 408 bolognesi saranno condannati per 2.254 anni di carcere, mentre altri 276 sconteranno 1.134 anni di confino.dettagli
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20 novembre 1930Assassinio di Mario MazzoniIl 20 novembre nella borgata di Immodena, frazione di Anzola Emilia, viene arrestato il giovane Mario Mazzoni, detto Marabino, organizzatore del movimento antifascista clandestino Giovani Comunisti. Poche ore dopo un maresciallo comunica alla famiglia la morte del congiunto. La madre, accorsa alla camera mortuaria della Certosa, scopre che il figlio è stato orrendamente torturato in Questura a Bologna: ha il volto tumefatto e le mani trapassate da segni di chiodi, come se fosse stato crocifisso. Per anni Mario è stato perseguitato per la sua attività politica. Dopo lo scioglimento dei partiti antifascisti, è stato bastonato più volte dai fascisti e rinchiuso nel carcere di Venezia, dove ha subito pratiche di tortura e contratto la tubercolosi. Il 7 novembre è stato tra i principali organizzatori ad Anzola della commemorazione della rivoluzione russa, quando in paese sono apparsi volantini e scritte inneggianti alla libertà e una grande bandiera rossa è stata issata presso la via Emilia.dettagli