I "tre moschettieri bolognesi" della lotta ambasciatori di pace in Svezia
I “tre moschettieri bolognesi” della lotta greco-romana, accompagnati dall'allenatore ungherese Breznotis, partecipano in Svezia a sei tornei, gareggiando con onore. Sono Aleardo Donati (1904-1990), Mario Gruppioni (1901-1939) e Federico Malossi (1905-1990), già campioni della Sempre Avanti!
Donati sarà per 19 volte campione italiano dei pesi massimi tra il 1923 e il 1942 e parteciperà per quattro volte alle Olimpiadi. Gruppioni diventerà per due volte campione italiano dei pesi medi e per tre volte dei pesi medio massimi, vincendo una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1932.
Malossi - anch'egli pluricampione italiano - è soprannominato “Gamb ed laza” ed è considerato una bandiera dello sport petroniano. Dotato di grande fisico, tanto da essere scelto come modello dallo scultore Pasquale Rizzoli, nel 1928 è stato tra gli iniziatori del rugby in città.
Nel 1934 diventerà capitano allenatore della Società Bologna Sportiva e nel dopoguerra animerà il Club Atletico Bolognese (C.A.B.).
Il trio dei “moschettieri” esalta in questi anni il pubblico bolognese in mitici incontri con i rivali faentini o contro forti nazionali straniere. Le sfide si svolgono a volte sul palcoscenico dei teatri Duse e Verdi.
Durante l'avventurosa tournée in Svezia, Malossi e compagni compiono una missione di riconciliazione e di pace, portando un mazzo di fiori alla vedova di Finn Malmgren (1895-1928), metereologo e docente dell'Università di Uppsala, morto tragicamente l'anno prima, durante la spedizione del dirigibile Italia di Umberto Nobile al Polo Nord.
- Claudio Evangelisti, Gamb ed'laza Malossi campione ribelle, in: "Nelle Valli Bolognesi", 37 (2018), pp. 34-35