Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1924

Assunta Viscardi e la "Porticina" della Divina Provvidenza

Dove
Opera San Domenico, P.za S. Domenico, 5, 40124 Bologna BO

Inizia l'attività della “Porticina” della Divina Provvidenza, una sorta di pronto soccorso della carità promosso da Assunta Viscardi (1890-1947), insegnante e terziaria domenicana.

“In una stanzetta fredda, piena di strana roba, una culla, materassi, vestiti, brocche ...” (Biagi), essa accoglie persone bisognose di ogni tipo e offre loro aiuto senza chiedere nulla in cambio.

Lasciata per motivi di salute la vita claustrale, Assunta è impegnata da alcuni anni nella Pia Opera di S. Domenico per i Figli della Divina Provvidenza, attività di apostolato con i bambini di strada promossa dal Padre Provinciale Enrico Brianza.

Ha da poco avviato un progetto denominato la "Casa Vivente", per l'avvio in collegio di fanciulli bisognosi e il pagamento delle loro rette. Scrive senza sosta libri e articoli per sostenere questa ed altre iniziative benefiche.

Nel 1924 inizia a pubblicare una strenna natalizia che riproporrà ogni anno fino alla fine della sua vita e dal 1926 farà uscire un giornalino scritto completamente di suo pugno sotto lo pseudonimo di Vittoria.

L'attività della "Porticina" aumenterà la sua popolarità e la renderà particolarmente amata dai bolognesi, tanto che nel 1947 i suoi funerali, per il gran numero di persone accorse, dovranno svolgersi all'aperto, al Foro Boario (piazza Trento e Trieste).

Tra i tanti progetti benefici vanno ricordati l'Orfanotrofio della Madonna di S. Luca, da lei avviato per volere dell'Arcivescovo Nasalli Rocca assieme alle Suore Domenicane della Beata Imelda, e il Nido dei Farlotti, un istituto per bambini in fasce aperto nel 1944 a Colunga di San Lazzaro.

In un suo articolo Enzo Biagi ricorderà con affetto il primo incontro con Assunta Viscardi nel 1939, confessando di aver immaginato "una vecchia zitella bigotta, di quelle che si occupano con morbosa tenacia di cani o di bambini" e di essersi invece trovato di fronte "una donna come tante", vestita semplicemente, simpatica e persino graziosa.

Nel 2009 per la maestrina “che correggeva compiti e abbracciava le prostitute disperate” sarà avviato il processo diocesano di beatificazione e canonizzazione.

Approfondimenti
  • Anna Maria Galliani, Assunta Viscardi. La meastrina dei poveri, in: "La Torre della Magione", 1 (2017), pp. 6-8
  • Umberto Mazzone, Tra studio universitatio, vita religiosa femminile e carità: Assunta Viscardi e Margherita Marchi, in: Università e formazione dei ceti dirigenti. Per Gian Paolo Brizzi, pellegrino dei saperi, a cura di Giancarlo Angelozzi, Maria Teresa Guerrini, Giuseppe Olmi, Bologna, Bononia University Press, 2015, pp. 583-598
  • Massimo Negrelli, Assunta Viscardi e l'opera di S. Domenico per i Figli della Divina Provvidenza, Bologna, La Casa Vivente, 2008
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