Nel 1923, di ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes, l'Arciprete di Campeggio Don Augusto Bonafè (1878-1944) commissiona all'artigiano bergamasco Ravasio Guelfo una riproduzione fedele della Grotta di Massabielle, collocata all'interno della chiesa parrocchiale di San Prospero.

E' costruita in pietra, con la nicchia che ospita una statua della Madonna circondata da un roseto in celluloide e edera in metallo rampicante.

Ai piedi della Vergine sta la piccola Bernadette in preghiera. Accanto ad essa la vasca, ricavata da un unico blocco di pietra, ispirata alle piscine miracolose di Lourdes.

All’ingresso della Grotta sono ricavate due nicchie dedicate ai giovani di Campeggio caduti nella guerra 15-18.

Don Augusto è parroco di Campeggio dal 1919. Viene da una famiglia locale abbastanza facoltosa. 

Il suo primo pensiero dopo l'insediamento in San Prospero, nel periodo di grave crisi seguito alla grande guerra, è stato quello rilanciare la tradizionale produzione del treccino e di rinnovare le tecniche agricole nella zona, con l'aiuto di un perito agrario.

Anche per dare lavoro agli uomini, ha messo a punto un piano di ripresa spirituale della parrocchia, di cui la grotta di Lourdes è il primo passo.

Seguirà la costruzione nel 1925 del viale dei Caduti, nel 1926 dell’Acquedotto, nel 1930 del Calvario e nel 1931 la sistemazione del cimitero e, davanti ad esso, la costruzione del viale “per eternare la memoria dei benemeriti parroci di Campeggio”.

Tutti i lavori saranno eseguiti a sue spese e con l'aiuto dei parrocchiani, che si presteranno volontariamente come scalpellini e manovali.