Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

12 giugno 1921

"Tricolorizzare" Molinella

Un migliaio di fascisti provenienti da Bologna, Ferrara e dalla Romagna si radunano a Molinella, uno dei più ostici centri di resistenza del socialismo emiliano, per l'inaugurazione del gagliardetto della locale sezione del Fascio.

Al termine della cerimonia, cui partecipano tra gli altri Italo Balbo e Gino Baroncini, ras dello squadrismo agrario, i fascisti prendono d'assalto le sedi delle organizzazioni operaie e della Cooperativa di consumo.

Giuseppe Massarenti, sindaco riconfermato alle elezioni del 29 novembre 1920, subisce un attentato ed è costretto a fuggire a Roma, sostituito temporaneamente da Giuseppe Bentivogli.

Il giorno dopo sono devastati l'ufficio della lega e il centro ricreativo della vicina frazione di San Pietro Capofiume.

Le azioni squadriste proseguono nelle settimane seguenti: il 28 giugno sono incendiati i magazzini della cooperativa agricola di Marmorta e il 2 luglio gli uffici delle leghe a San Martino in Argine.

In risposta alle violenze dei fascisti, le ancor solide organizzazioni sindacali molinellesi proclamano lo sciopero generale. Il 20 agosto il Direttorio del Fascio dichiara ufficialmente guerra all’amministrazione socialista.

Secondo i dati raccolti da Giacomo Matteotti, in soli otto mesi, tra l'ottobre 1922 e l'agosto 1923, a Molinella si conteranno oltre 70 fatti di sangue.

Protagonista assoluto delle violenze sarà Augusto Regazzi, squadrista intransigente della prima ora e delegato dal Fascio di Bologna a "combattere la resurrezione dell'attività sovversiva".

Approfondimenti
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 365
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 353
  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 85
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 338

  • Molinella e Massarenti. Immagine e storia. Cronaca e storia, la sua gente, i suoi scritti, a cura di Natale Guido Frabboni, Molinella, Tipografia Roda, stampa 1977, pp. 18-19
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, p. 189
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, p. 149
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, pp. 215-216
  • Storie di Case del Popolo. Saggi, documenti e immagini d'Emilia-Romagna, a cura di Luigi Arbizzani, Saveria Bologna, Lidia Testoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1982, p. 125

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