A Crevalcore i fascisti assaltano il municipio
“Ivi imperano senza contrasti gruppi di violenti, i quali dopo aver costretto alle dimissioni un Amministrazione comunale, eletta con voto plebiscitario, dopo aver bruciato la Casa del Popolo ... continuano a bastonare pacifici cittadini” (Atti del Parlamento italiano).
Il 28 aprile a Crevalcore, mentre è in corso una riunione del Consiglio comunale, una squadra di fascisti armati di bastoni e mazze irrompe in Municipio per intimidire l’amministrazione a guida socialista e imporne le dimissioni. Nell’aula vengono anche sparati alcuni colpi di pistola.
Il 4 maggio "l'Amministrazione socialista è costretta a dimettersi per le inaudite violenze dei fascisti". Il Prefetto di Bologna prende atto che due terzi dei consiglieri si sono dimessi e il 10 maggio nomina un Commissario prefettizio.
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Atti del Parlamento italiano Camera dei deputati, sessione 1921-1923, 1. della 26 legislatura, Roma, Tip. della Camera dei deputati, 1921, vol. 2., p. 1719
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 326
- Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 324
- Movimento operaio e fascismo nell'Emilia-Romagna. 1919-1923, Roma, Editori riuniti, Deputazione Emilia-Romagna per la storia della Resistenza, 1973, p. 67