Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

gennaio 1918

Il laboratorio dell' Ufficio Materiale Chimico di Guerra

Comincia ad operare - in locali appositamente attrezzati dell'Università di Bologna - il Laboratorio di Chimica Analitica dell’Ufficio Materiale Chimico di Guerra (UMGC), in seguito Servizio Materiale Chimico di Guerra (SMCG).

E' diretto dal  prof. Pietro Spica (1854-1929), ordinario di Chimica Farmaceutica e Tossicologica all’Università di Padova e ha il compito di analizzare e fare ricerche su materiale bellico tossico proveniente dal fronte.

Le sostanze in oggetto sono soprattutto liquidi “speciali” contenuti nei proiettili lanciati dai nemici e destinati a produrre effetti asfissianti, lacrimogeni e venefici.

Il lavoro dei chimici continuerà anche dopo la fine delle ostilità, riguardando soprattutto proiettili rimasti sul campo e contenenti sostanze non ancora esaminate.

In seguito le analisi caleranno notevolmente, tanto che il prof. Pica all'inizio del 1919 otterrà il trasferimento del laboratorio a Padova nell'Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologica della R. Università da lui diretto, dove sarà attivo fino all'estate. La chiusura definitiva avverrà pochi mesi più tardi.

Durante il periodo in cui rimarrà in funzione, il laboratorio completerà circa duecento analisi, che saranno descritte in apposite relazioni inviate ai ministeri interessati e al comando supremo dell‘esercito.

Il prof. Pica parlerà di “lavoro ingrato”, che espone i chimici a gravi pericoli e ha talvolta conseguenze sulla loro salute.

Tra le sostanze più pericolose sottoposte ad analisi vi saranno la Trifenilarsina, che sviluppa vapori che danno “senso di agitazione e di ambascia”, i gas asfissianti, sparsi con lo scopo di deprimere lo spirito dei soldati e talvolta di metterli fuori combattimento, e soprattutto la famigerata yprite, dalla forte azione vescicatoria.

Approfondimenti
  • Giovanni Cascio, Pietro Spica, scienziato e didatta, in: I naturalisti e la cultura scientifica siciliana nell'800, Palermo, 5-7 dicembre 1984, atti a cura di G. Liotta, con la collaborazione di A. Agrò e S. Burgio, Palermo, Stass, 1987, pp. 421-428
  • Effetti dei gas asfissianti e lacrimogeni impiegati dal nemico. Provvedimenti e cura, Roma, Comando del Corpo di Stato maggiore, 1918
  • Esercito italiano, Intendenza generale, Notizie sugli effetti dei gas asfissianti. Cura e provvedimenti, Treviso, Stab. Longo, 1915ca
  • Nevio Mantoan, La guerra dei gas. 1914-1918, 3. ed., Udine, Gaspari, 2004
  • Ministero per le armi e munizioni, Servizio materiale chimico di guerra, Proietti tedeschi a liquidi speciali e sistemazione delle tendine anti-gas per ricoveri, Roma, Laboratorio foto-litografico del Ministero per le armi e munizioni, 1918
  • R. Esercito italiano, Comando supremo, Ufficio tecnico, Attacchi con i gas asfissianti e mezzi di protezione. Notizie sommarie, 2. ed. riv. ed aumentata, Roma, Lab. tip. del Comando del Corpo di Stato maggiore, 1917
  • Filippo Rho, Nuovi mezzi di offesa nella guerra attuale, Roma, Officina Poligrafica Italiana, 1915
  • Sergio Sabbatani, Sirio Fiorino, La pandemia influenziale “spagnola”, in: “Le Infezioni in Medicina”, 4 (2007), pp. 272-285
  • Giorgio Seccia, Gas. La guerra chimica sui fronti europei nel primo conflitto mondiale, Chiari, Nordpress, 2005
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