Congresso della Lega dei comuni socialisti
Dal 15 al 17 settembre si tiene nella sala del Liceo musicale in piazza Rossini il congresso della Lega dei comuni socialisti, presieduta da Francesco Zanardi (1873-1954), alla presenza di Nicola Bombacci (1879-1945) della direzione del PSI e di numerosi deputati e amministratori.
Partecipano 80 comuni e cinque amministrazioni provinciali. Nel dibattito si levano più volte voci contro il governo, accusato di partigianeria e ostruzionismo contro i comuni socialisti.
Al termine dei lavori vengono approvati quattro documenti con le seguenti richieste: una maggiore autonomia degli amministratori socialisti, l'istituzione di nuovi enti per la produzione e la distribuzione dei beni di consumo, il potenziamento delle istituzioni scolastiche, l'abolizione del dazio.
I riformisti mirano a una Associazione dei produttori basata sui comuni socialisti. Il massimalista Bombacci, invece, considera l'Associazione "un utile esperimento, perché può sovvertire l’ordine economico attuale".
- Il Congresso della Lega dei comuni socialisti, in: “Il Resto del Carlino”, 16 settembre 1915, p. 2
- Fabio Montella, La svolta della Grande Guerra nella storia del socialismo, in: Sulla storia del socialismo, oggi, in Italia. Ricerche in corso e riflessioni storiografiche, a cura di Carlo De Maria, Bologna, Bradypus, 2015, pp. 107-112
- Serge Noiret, Riformisti e massimalisti in lotta per il controllo del PSI, 1917-1918, in: “Italia contemporanea”, 190 (1993), pp. 65-103
- Nazario Sauro Onofri, La grande guerra nella città rossa. Socialismo e reazione a Bologna dal 1914 al 1918, con una lettera autocritica di Pietro Nenni, Milano, Edizioni del Gallo, 1966, pp. 187, 314-315