Morandi e la Pittura Metafisica
Giorgio De Chirico e Carlo Carrà, pittori arruolati nel 27. Reggimento Fanteria, vengono ricoverati all'Ospedale Neurologico Militare di Ferrara.
Nella Villa del Seminario ai due artisti sono messe a disposizione alcune stanzette dove possono dipingere e ricevere amici. In pochi mesi di intensa collaborazione i due gettano le basi della Pittura Metafisica.
Protagonisti di questa breve stagione artistica di importanza internazionale saranno, oltre ai fratelli Chirico e a Carrà, il giovane poeta e pittore ferrarese De Pisis e il bolognese Morandi.
Giorgio Morandi (1890-1964) è autore nel 1918 di almeno dieci splendide nature morte metafisiche. La sua adesione al movimento avviene per conoscenza indiretta, tramite riviste come “La Brigata” o “La Raccolta”.
Il coinvolgimento sarà breve e parziale: già nel 1919 l'artista bolognese abbandonerà i manichini, le sfere e le scatole di vetro, per eleggere a propri strumenti di indagine pittorica le note bottiglie e altri oggetti da rigattiere.

- dove nacque la Pittura Metafisica
- Paolo Fossati, La pittura metafisica, Torino, G. Einaudi, 1988
- La Metafisica. Gli anni Venti, Bologna, maggio-agosto 1980, a cura di Renato Barilli e Franco Solmi, Bologna, Grafis, 1980, 2 voll.
- Marilena Pasquali, La pittura del primo Novecento in Emilia e Romagna (1900-1945), in La pittura in Italia. Il Novecento, Milano, Electa, 1992, vol. 1., 1900-1945, tomo 1., pp. 348-355