Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

25 luglio 1915

L'assistenza ai combattenti e gli ospedali di guerra

Il servizio di assistenza ai combattenti, che rientrano dal fronte, è organizzato dal Comune in collaborazione con le autorità militari, il corpo dei pompieri - potenziato con soldati automobilisti e della Sanità militare - e la Croce Rossa.

I treni-ospedale sostano nello scalo della Grande Velocità, a ponente della stazione. I soldati feriti in transito ricevono pasti caldi distribuiti dalla locale Camera del Lavoro. Quelli bisognosi di cure sono accolti nell'infermeria ricavata in un magazzino ferroviario e poi dirottati nei vari ospedali cittadini.

I casi di malattie epidemiche sono indirizzati al lazzaretto e gli abiti destinati ad un apposito centro di disinfezione.

Alcune vetture tramviarie, modificate con barelle di ferro e tela prodotte dalla Cooperativa metallurgici di Persiceto, sono riservate al trasporto dei feriti.

Per non fare interferire il traffico militare con quello civile, vengono posati nuovi binari del tram tra la stazione e lo scalo della Grande Velocità, lungo il viale Pietramellara.

A Bologna oltre al potenziamento di quelli già esistenti - in particolare il Sant'Orsola e il Maggiore - altri ospedali di riserva sono allestiti in edifici comunali, demaniali o requisiti ai privati.

Vengono requisiti le scuole De Amicis, Pascoli, Berti, Masi, gli istituti S. Leonardo, Primodì, S. Anna, Misericordia, il liceo Minghetti, varie cliniche universitarie, la casa di cura Nigrisoli, l'ospedale Rizzoli e la sede della Croce Rossa in via Milazzo.

Nel seminario operano come infermiere le Minime dell'Addolorata: “le suore si aggirano in uno scenario indescrivibile. I malati e i feriti scaricati dai treni-ospedale vengono sistemati un pò dovunque. Delirano per la febbre altissima. I medicinali e le braccia scarseggiano ...” (Gherardi).

E' organizzato inoltre l'ospedale militare territoriale dell'Abbadia, con il Centro neurologico e la Clinica psichiatrica. Un servizio neuropsichiatrico per i militari “impazziti” e traumatizzati è istituito presso il manicomio “Roncati”.

La Sezione femminile del Comitato di Azione civile si occupa della raccolta di mobili, biancheria, stoviglie e materiale sanitario per gli ospedali di riserva.

Oltre 700 signore e signorine del Comitato sono impegnate nell'assistenza sanitaria. Alcune decine di esse fanno parte della Croce Bianca, un corpo di infermiere operante negli ospedali.

Nei primi mesi di guerra le strutture ospedaliere bolognesi ricevono visite illustri: per prima la duchessa d'Aosta, ispettore generale della Croce Rossa, che visita la clinica chirurgica del Sant'Orsola, il Gozzadini e il Rizzoli.

Nel corso di una breve sosta in città il Presidente del Consiglio on. Salandra ispeziona i nosocomi militari. Infine il 25 luglio la regina Elena "visita e conforta i feriti", rilevando una buona situazione generale.

Nel solo 1916 saranno 62.616 i militari infermi accolti alla stazione di Bologna e distribuiti nei 36 nosocomi dislocati tra città e provincia.

Approfondimenti
  • Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi, Bologna, Edizioni Cineteca, 2017, p. 87 (foto)

  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, p. 34
  • Le collezioni d'arte della Cassa di risparmio in Bologna, vol. 7., Le fotografie, tomo 2, Arnaldo Romagnoli. Il volto di Bologna, a cura di Franco Cristofori e Giancarlo Roversi, Bologna, Cassa di risparmio in Bologna, 1972, rep. 202-225
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 161-166
  • Gente comune impigliata nella storia. I bolognesi nella grande guerra, Bologna, a cura dell'Istituto Comprensivo 1, 2013, pp. 32-33
  • Luciano Gherardi, Il sole sugli argini. Testimonianza evangelica di S. Clelia Barbieri, 1847-1870, e storia di famiglia delle Minime dell'Addolorata, Bologna, Il mulino, 1989, p. 191

  • 1914-1919: Francesco Zanardi sindaco di Bologna, Bologna, a cura della Direzione dei servizi di informazione e relazioni pubbliche del Comune, 1974, p. 109
  • Rossano Pancaldi, La prima guerra mondiale a Bologna, in: "Il pensiero mazziniano", 2 (2017), pp. 123-124
  • Fabio e Filippo Raffaelli, Il Nettuno si racconta. Quattro secoli di vicende romanzesche, dai papi a Napoleone, da Garibaldi ai nostri giorni, visti con gli occhi del Gigante, Bologna, Grafica editoriale, 1989, p. 100 (foto)
  • Daniela Schiavina, Guerra 1915-1918 a Bologna: una battaglia per la vita, in: "La Torre della Magione", 2 (2017), pp. 6-8

  • Storia di Italo. Bologna 1914 - Monte Grappa 1918, a cura di Valeria Roncuzzi, Argelato, Minerva, 2015, pp. 130-131 (foto)
vedi tutto l’anno 1915