Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 ottobre 1914

Mario Longhena e la politica scolastica dell'amministrazione socialista

All'opera dell'assessore Mario Longhena (1876-1967) è affidata la realizzazione del motto dell'amministrazione Zanardi: “Pane e alfabeto!”. I socialisti puntano ad allargare l'istruzione ai ceti popolari e a riempirla di contenuti progressivi.

Propongono un' istruzione “non superflua, né troppo superficiale”, adatta a creare l'operaio moderno. Nonostante le difficoltà di bilancio dovute alla guerra, negli anni 1914-19 vengono triplicate le scuole per l'infanzia, si inaugurano "scuole all'aperto" per bambini gracili, le aule sono dotate di banchi preventivi della scoliosi e sono organizzate le colonie scolastiche, frequentate da oltre 1000 ragazzi.

Il Comune si occupa soprattutto della periferia e del suburbio, attivando nuovi asili, organizzando corsi di aggiornamento per il personale, assumendo maestre giardiniere specializzate.

Ai metodi Aporti e Froebel, che ispirano da decenni le scuole bolognesi, è aggiunto quello di Maria Montessori, basato sul libero sviluppo della personalità del bambino in un ambiente stimolante.

Vengono inoltre consolidati alcuni servizi scolastici: tra il 1914 e il 1917 le sezioni di doposcuola passano da 11 a 19 e quelle di refezione da 14 a 29. L'Ufficio Istruzione, con l'aiuto di privati cittadini, procura alle scuole il vestiario per i bambini: grembiuli, sandali, camicine.

Gli educatori per i bambini poveri non sono più considerati luoghi di correzione, ma scuole accoglienti, gestite da maestri qualificati.

A questo scopo essi sono distinti per età. In quelli per i ragazzi più grandi, collocati nell'Istituto professionale femminile di via Saragozza e presso le scuole Aldini, funzionano anche piccole officine per lavori in ferro e legno.

La giornata di quasi 12 ore è scandita da attività distribuite "fra lavoro di mente e di braccia, riposo e divertimento".

Approfondimenti
  • Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 89
  • Cultura e sport a Bologna negli anni della Grande Guerra 1915-1918, a cura di Paola Furlan, Bologna, Persiani, 2017, p. 22, 50
  • Mirella D'Ascenzo, Tra centro e periferia. La scuola elementare a Bologna dalla Daneo-Credaro all'avocazione statale, 1911-1933, Bologna, CLUEB, 2006, p. 165 sgg.
  • Francesco Zanardi. Un socialista a Palazzo d'Accursio, introduzione di Aldo Borgonzoni e Romeo Forni, Bologna, Edizioni Senza nome - AICS, stampa 1992, pp. 45, 60-68
  • Mario Longhena, Educatori e colonie estive, in: "La vita cittadina", giugno 1915
  • Mario Longhena, Venti anni nelle pubbliche amministrazioni, Roma, Opere nuove, 1960
  • Nazario Sauro Onofri, Francesco Zanardi sindaco di Bologna, in Francesco Zanardi. Storia di un socialista dall'Ottocento alla Repubblica, atti del Convegno di studi, Mantova, 5 ottobre 1991, p. 155
  • Pane e alfabeto. Francesco Zanardi sindaco socialista di Bologna (1914-1919), a cura di Marco Poli, Bologna, Costa, 2014, p. 101-112, 190-193
  • Odette Righi, Dall'asilo alla scuola dell'infanzia. Bologna 1840-1970. 130 anni di storia, Bologna, Cappelli, 1979, pp. 42-43
  • Gian Luigi Zucchini, Per una storia delle istituzioni scolastiche. L'educatorio a Bologna dal 1914 al 1919, in: "Il carrobbio", 7 (1981), pp. 402-408
vedi tutto l’anno 1914