Le cassette della Società Dante Alighieri
La Società Dante Alighieri, sorta nel 1889 per iniziativa di un gruppo di intellettuali raccolti attorno a Giosue Carducci, si definisce “il vincolo migliore tra la Patria e i connazionali che vivono oltre i confini”.
Tra le sue attività vi è la fondazione e il sostegno di scuole, educatori, ospedali, periodici a stampa per gli italiani all'estero. I soci pagano 6 lire all'anno. La sede del comitato bolognese è in via D'Azeglio n. 35.
Nel giugno 1904 il Consiglio Direttivo decide di collocare in alcune vie della città speciali cassette in ghisa per la raccolta di “libri e giornali (senza bisogno di francatura o indirizzo) per gli operai nostri fuori d'Italia”.
Prodotte dall'officina Cuppi e Piazzi, su progetto dello scultore Romagnoli, esse riportano tutte l'emblema della Società, disegnato dal prof. Mario Dagnini.
Il Municipio concede di murarne una sotto il portico del Teatro Comunale e una nel Pavaglione. Una terza viene posta sulla colonna d'angolo del Bar Centrale e un'altra all'imbocco di via San Felice.
- Alessandro Molinari Pradelli, Bologna in vetrina: dall'Unità d'Italia alla Belle Epoque, Bologna, L'inchiostro blu, Cassa di Risparmio in Bologna, 1994, pp. 60-61