Rubbiani disegna la strada verso i Giardini Margherita
Iniziano i lavori di costruzione della “via direttissima” che dai Tribunali conduce ai giardini Margherita attraverso un'area occupata ancora in gran parte da orti.
E' l'unico tra i progetti urbanistici di Alfonso Rubbiani che andrà in porto. Sua intenzione è di "conquistare a Bologna un pò di quella bellezza sana e allegra che di verso i colli la natura sembra offrirle".
La strada rappresenta l'applicazione di una nuova estetica urbana "fondata sul movimento, sull'assimmetria e sugli effetti di contrasto visivo" (Penzo), proposta dal movimento internazionale dell'Arte Urbana di Camillo Sitte (1843-1903).
La sistemazione del viale, dall'andamento sinuoso e fiancheggiato da fabbricati in stile liberty ed eclettico, verrà approvata definitivamente dal Comune nel 1907, ma non sarà completata che negli anni Venti inoltrati.
La strada sarà inaugurata nel 1909 - 50° anniversario del definitivo abbandono di Bologna da parte delle truppe austriache - e intitolata al XII giugno (12 giugno) 1859.
- Alfonso Rubbiani: i veri e i falsi storici, Bologna, febbraio-marzo 1981, a cura di Franco Solmi e Marco Dezzi Bardeschi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1981, p. 63
- Bologna, una volta, memorie e dati storici raccolti da Oriano Tassinari Clò, Bologna, Associazione Genitori Porta Lame, 1987, p. 9
- Gabriele Bonazzi, Bologna in duecento voci. Dizionario minimo di storia, cultura, umori di una città davvero europea, Sala Bolognese, A. Forni, 2011, p. 226
- Tiziano Costa, Bologna dalla A alla Z. Enciclopedia della città antica, Bologna, Costa, 2011, p. 36 (foto 1920 ca)
- Silvia Cuttin, Adriano Agrillo, I Giardini Margherita. Storia, racconti, immagini, Bologna, Pendragon, 2008, p. 35
- Carlo Degli Esposti, San Procolo. Il santo, la chiesa, la parrocchia, Bologna, Parrocchia di S. Procolo, 1983, p. 120
- Otello Mazzei, Alfonso Rubbiani: dalla città “sognata” alla città “ricostruita”. Bologna 1868-1913, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1987-1991, vol. V, p. 70
- Otello Mazzei, Alfonso Rubbiani. La maschera e il volto della città. Bologna 1879-1913, Bologna, Cappelli, 1979, p. 122
- Paola Monari, La città che sale. Dalla stazione ai giardini Margherita: viaggio nella Bologna del Rubbiani (1848-1913), Bologna, Litosab, 1994, pp. 31-35
- Pier Paola Penzo, Gli anni dell'amministrazione socialista, 1914-1920, in: Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 186-188
- Pier Paola Penzo, Identità municipale, sentimento nazionale e trasformazioni urbane. Bologna, Ferrara e Ravenna 1859-1911, in E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 157
- Valeria Roncuzzi, Mauro Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, Argelato (BO), Minerva, 2011, p. 115