Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1904La palazzina MajaniAll'inizio di via Indipendenza è costruita una elegante palazzina, su progetto di Augusto Sezanne (1856-1935), architetto, pittore e decoratore di scuola bolognese, insegnante all'Istituto di Belle Arti di Venezia. E' uno dei migliori esempi di edifici in stile liberty in città. Secondo i tradizionalisti, invece, sembra “una seggiola di Vienna messa lì a urtare le gambe dei passanti”. Fa scandalo lo stridore di stile con la facciata barocca della metropolitana di San Pietro, che si trova proprio di fronte. Di proprietà della ditta Giuseppe Majani - con laboratorio in via Carbonesi - la prima in Italia a produrre scorze solide di cioccolata - l'edificio ospita un bar, una sala da the e una pasticceria assai rinomata per le gelatine di frutta, i confetti, i cioccolatini Fiat, le uova pasquali e i grandi gelati a forma di pigna o di ananas. Al piano superiore c'è la sala da ballo e un'ampia terrazza all'aperto con tavolini in cui suona l'orchestra. Essa è descritta dai detrattori come "un pretenzioso chepì gallonato", per la sua sporgenza dalla linea dei palazzi. La palazzina sarà per tutta la prima parte del secolo una meta per gli artisti e i personaggi ospitati nel vicino hotel Baglioni. Il lussuoso arredo interno sarà distrutto da un incendio il 16 agosto 1939, pochi mesi dopo la radicale ristrutturazione in stile moderno curata dall'arch. Melchiorre Bega. Il caffè chiuderà nel 1953 per far posto a una banca.dettagli
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1904La Tipografia Galeati stampa le opere di MazziniPer interessamento di Andrea Costa, la Cooperativa Tipografica Editrice guidata da Gioacchino Zambrini (1861–1936) - nata dall‘unione del laboratorio bodoniano di Paolo Galeati con altre piccole tipografie imolesi - ottiene l'incarico di stampare l'edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini. Il contratto, della durata di dieci anni (1904-1915), prevede la pubblicazione di quaranta volumi - dieci per ogni anno - ciascuno in 4.000 copie commerciabili, più alcune decine di copie in carta speciale riservate al ministero. La prestigiosa impresa editoriale darà maggiore notorietà alla cooperativa, ma costituirà un fallimento sul piano economico (Finelli). Dal 1906 al 1943 saranno stampati 106 volumi.dettagli
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1904Cooperative alla BarcaLa cooperativa di consumo Figli della Previdenza e del Lavoro assume il nome di Cooperativa di consumo Malcantone. Si tratta di uno spaccio in località Masino, nella zona della Barca. Il suo presidente, Augusto Pulega, sarà ucciso nel 1925 durante una spedizione punitiva di squadristi.Nel 1917 il gruppo socialista fonderà la cooperativa Alba Proletaria, nata per sostenere le famiglie dei combattenti, ma in grado di aprire in breve uno spaccio alimentare a prezzo molto ridotto.Dopo l'approvazione della legge n. 89 del 27 febbraio 1908, che concederà notevoli agevolazioni per l'edilizia popolare, nei rioni Santa Viola e Barca sorgeranno, tra il 1909 e il 1921, su impulso dei socialisti, diverse cooperative edificatrici, “programmate politicamente a livello centrale, ma sapientemente organizzate e modellate secondo la formazione politica culturale locale”.Tra esse la cooperativa Case Operaie Alessandro Fortis (1909) in via della Ferriera, la cooperativa Chi vuole può (1922), la Speranza, la Fede Nuova e la Vis et Labor (1911), costituita da dipendenti della Manifattura Tabacchi.La cooperativa Case Popolari Belcantone, sorta all'angolo tra via della Barca e via Battindarno, costruirà abitazioni a partire dal 1912.dettagli
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1904Il tenore Giuseppe Borgatti invitato a BayreuthIl tenore Giuseppe Borgatti (1871-1950) è invitato a cantare al festival wagneriano di Bayreuth. E' il primo interprete di origine latina a cui tocca questo onore. Borgatti è originario di Cento, viene da una povera famiglia di braccianti e da ragazzo ha fatto anche il muratore. Grazie alla raccomandazione del marchese Piatti, ha potuto studiare canto a Bologna con Alessandro Busi, uno dei più prestigiosi insegnanti del conservatorio nell'800. Fin dal suo debutto nel Faust di Gounod, nel 1892 ha rivelato grandi doti vocali. Ha ottenuto notevoli successi interpretando opere di Puccini e Wagner, fino al grande trionfo, nel 1899, della prima italiana del Siegfried, sotto la direzione di Arturo Toscanini. La sua brillante carriera sarà però interrotta da un glaucoma, che lo porterà alla cecità.dettagli
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1904Coriolano Vighi vince al Salon di ParigiIl pittore Coriolano Vighi (1852-1905), fiorentino di nascita, ma bolognese di adozione e di formazione artistica, ottiene la medaglia del Salon di Parigi con il quadro dal titolo Nidi d'aquila. L'anno successivo sarà invitato alla Biennale veneziana. Pittore paesista, ma lontano dal verismo imperante, Vighi ha prodotto una quantità di opere, “che rasenta il fantastico” (Trebbi), piegandosi, in tempi di scarsi guadagni, a dipingere insegne e scatole di biscotti. La vena malinconica dei suoi quadri non corrisponde al suo stile di vita gaudente e spensierato. Dei suoi memorabili pranzi con gli amici si ricorda un panspeziale (dolce natalizio tipico bolognese, chiamato anche “certosino”) da record di cinquanta chili. Solo verso la fine della sua vita, grazie a un mecenate tedesco, conoscerà una certa fama anche all'estero presso l'aristocrazia e le famiglie regnanti e potrà godere di una qualche agiatezza. Rimarrà memorabile la consegna all'artista, nel suo studio di Palazzo Bentivoglio, di una onorificenza e di una somma notevole da parte dello Zar di Russia come compenso per alcuni suoi paesaggi. Il lieto evento verrà subito festeggiato con una scampagnata a Casalecchio in carrozza, la lunga sequenza di vetture a noleggio piene di “signorine” raccolte per l'occasione “da tutte le case chiuse della città” (Mandelli).dettagli
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1904Regolamento del mercato della PiazzolaE' pubblicato il regolamento del mercato settimanale della Piazzola, che si teneva fino al 1877 in piazza Maggiore ed ora è in piazza VIII Agosto. Giuseppe Lipparini lo definisce “il regno degli stracci, l'impero dei rottami, il sultanato dei rifiuti” e Riccardo Bacchelli il mercato degli “avanzi di miserie e della vecchiaia”. Vengono definiti i limiti spaziali del mercato. Oltre alla piazza sono interessate: via Zini per i venditori di scarpe, tele e oreficeria e via S. Andrea per la canapa, i cordami e la lana. Gli arrotini devono sistemarsi di fianco all'arena del Gioco del Pallone e accanto ad essi staranno i venditori di oggetti e biancheria usata. I cantastorie, saltimbanchi, giocolieri hanno il loro spazio nella rampa che sale alla Montagnola. Sono previsti 154 posteggi fissi e altri provvisori da pagarsi in giornata. Nei primi non si possono vendere generi commestibili e bevande, mentre in tutti altri spazi è possibile trattare qualunque genere di merce.dettagli
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1904Alfredo Trombetti riceve il premio dell'Accademia dei LinceiIl glottologo bolognese Alfredo Trombetti (1866-1929) vince il premio dell'Accademia dei Lincei per la sua opera Nessi genealogici fra le lingue del mondo antico, pubblicata nel 1902. In questo stesso anno diventa ordinario di filologia semitica all'Università di Bologna. La cattedra, anche in considerazione della sua grande erudizione, sarà trasformata nel 1912 in quella di Scienza del linguaggio. Trombetti sarà ricordato soprattutto per la teoria - contenuta nell'opera L'unità d'origine del linguaggio - secondo la quale tutte le lingue del mondo derivano da una sola lingua preistorica.dettagli
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1904"Quelle signore" di Umberto NotariLo scrittore e giornalista bolognese Umberto Notari (1878-1950) pubblica presso la Società editrice degli scrittori italiani il romanzo Quelle signore, ambientato nel mondo della prostituzione. Il libro suscita grande scandalo: verrà sequestrato e processato per oltraggio al pudore, ma poi assolto nel 1906 per inesistenza di reato. Sarà un grande successo editoriale, con oltre 120.000 copie vendute in meno di due anni. Trasferito a Milano dal 1902, legato a F.T. Marinetti e al movimento futurista, Notari sarà fondatore e direttore dell'Istituto Editoriale Italiano. Diventerà famoso per le sue interviste alle dive. In seguito aderirà al fascismo e nel 1938 sarà tra i firmatari del Manifesto della Razza.dettagli
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1904I villini liberty di Paolo SironiUna vasta lottizzazione occupa un'area nella prima periferia cittadina fuori porta Saragozza. E' organizzata in villette unifamiliari, caratterizzate da un'appariscente decorazione floreale e abbondanti lavorazioni di cancelli e balconi in stile liberty. Le ville sono opera dell'architetto imprenditore Paolo Sironi (1858-1927), autore per Bologna di altri importanti progetti, purtroppo non realizzati: un'altra lottizzazione tra via San Giuliano e Porta Mazzini, i magazzini Bocconi e il Cinema d'Azeglio. Via Sironi (poi via Audinot) è parte della cité-jardin prevista dal Piano di ampliamento del 1889 ad occidente della cinta muraria del Trecento. La “civiltà del villino” ha in Emilia altre notevoli testimonianze a Ferrara, con le realizzazioni di Ciro Contini (1873-1952) - Villa Melchiori, Villa Amalia, Palazzina Finotti - e a Parma, con le opere di Mario Strocchi Monti. L'architettura liberty in regione appare nel complesso “costretta entro un orizzonte culturale di provincia” (Bertoni).dettagli
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1904Porta Maggiore rimaneggiataL'Ufficio Tecnico comunale fa demolire all'inizio del 1904 gli innalzamenti settecenteschi dell‘ arch. Carlo Francesco Dotti (1670-1759) sulla porta Maggiore, una delle principali della città, situata sulla via Emilia in direzione di Imola e della Romagna. Scongiurato l'abbattimento completo, il progetto di restauro è affidato nel 1907 ad Alfonso Rubbiani (1848-1913). La porta è ricostruita in stile medievale, a partire dai monconi rimasti del XIII secolo. Viene realizzata peraltro una "ricostruzione parziale", ben lontana dal restauro sognato da Rubbiani.dettagli
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1904Verifica della meridiana di San PetronioFederigo Guarducci (1851-1931), professore di Geodesia dell’Università di Bologna, compie alcuni rilievi sulla meridiana di San Petronio, al fine di verificarne la precisione. Lo storico strumento, costruito nel 1655 dal grande astronomo Gian Domenico Cassini (1625-1712), ha perso importanza come strumento scientifico ed è da tempo in abbandono. Lo studioso toscano accerta che dopo oltre due secoli il foro di entrata dei raggi solari posto alla sommità di una delle volte della navata sinistra, a circa 27 metri di altezza, si mantiene sulla verticale di inizio della linea meridiana e l’orizzontalità della stessa è ancora accettabile. Collaboratore dal 1876 al 1903 dell’Istituto Geografico Militare, Guarducci ha partecipato a importanti campagne di rilevazione in Africa orientale. E’ anche autore della meridiana inaugurata nel 1911 sulla torre piezometrica di Monte Donato, che verrà gravemente danneggiata nel 1944 da un proiettile di artiglieria. Effettuerà ulteriori verifiche della meridiana di San Petronio nel 1925, in occasione del 3. centenario della nascita di Cassini.dettagli
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1904La scuola di CeretoloIl Comune di Casalecchio di Reno approva la costruzione di uno stabile con due aule e servizi da adibire a scuola elementare per la frazione di Ceretolo. Si tratta del primo edificio scolastico appositamente costruito dal Comune, nucleo della futura Scuola elementare Verdi. Sarà completato nel 1907. Nel capoluogo le pratiche per l’edificazione di una scuola nuova (le future Carducci) inizieranno nel 1910. Entrambe le scuole saranno dotate di acqua potabile, bagni alla turca, aule spaziose, stufe a legna, ma non di illuminazione. Insufficienti, secondo le insegnanti, risulteranno le dotazioni scolastiche: scarsi i pallottolieri, le carte geografiche, i libri delle bibliotechine. Belle invece le aiuole, ricche di fiori curati e “intoccabili”, da godere durante le brevi ricreazioni.dettagli
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11 febbraio 1904I tram elettriciLa società concessionaria Les Tramways de Bologne si impegna a trasformare il servizio tramviario, togliendo la trazione con i cavalli e sostituendola con quella elettrica. A questo proposito fa costruire, presso il vecchio deposito della Zucca, una centrale a vapore per la produzione dell'energia elettrica e una rimessa, con officina riparazioni, adatta alle nuove vetture. Le prime corse di prova sono effettuate l'11 e il 19 dicembre 1903 sulla linea tra la stazione ferroviaria e porta Santo Stefano e sulle linee da via Castiglione, via D'Azeglio e Porta Saragozza. L'11 febbraio 1904 i tram elettrici cominciano ufficialmente il loro servizio, sulle linee per la stazione e per il deposito della Zucca, con una frequenza di 20 minuti, anche di notte. Le vetture, nove in tutto, sono bidirezionali. Costruite dalle officine Nobili, hanno i terrazzini di accesso completamente aperti. Un minimo riparo al conducente verrà offerto solo nel 1910 - e dopo uno sciopero dei conducenti - con l'apposizione di pannelli frontali. In attesa che la rete dei tram elettrici venga completata, sopravvivono ancora alcuni tramway a cavalli. Anche le vecchie carrozze non vengono tutte rottamate: una parte di esse sono trasformate in rimorchi per le vetture elettriche.dettagli
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24 marzo 1904Il corpo degli spazzini comunaliE' costituito il Corpo degli spazzini comunali. Si tratta del primo tentativo da parte dell'Amministrazione bolognese di gestire in proprio un servizio di nettezza urbana e smaltimento dei rifiuti. Nonostante il nuovo servizio, per qualche tempo, risulti "migliore di quello precedente", con "un indubbio vantaggio" per la città, il Corpo comunale sarà sciolto nel 1908 a causa dei troppi scioperi. La pulizia delle strade sarà nuovamente affidata, con una procedura giudicata da molti scorretta, a una impresa privata. La ditta Giacomo Zamboni si rivelerà tanto inefficiente quanto vessatoria verso i suoi dipendenti, costringendoli ad abitare in case malsane di sua proprietà alla Lunetta Gamberini, con affitti prelevati direttamente dagli stipendi. Dopo un provvisorio affidamento alla Cooperativa Birocciai, il servizio di nettezza urbana avrà nuovamente una gestione pubblica con l'amministrazione socialista di Zanardi, tra il 1914 e il 1923. Nel Ventennio sarà di nuovo appaltato a un privato.dettagli
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24 marzo 1904Laurea in ingegneria a Guglielmo MarconiDurante una breve sosta a Bologna per la morte del padre, Guglielmo Marconi riceve la laurea honoris causa in ingegneria conferitagli dalla Scuola d'Applicazione per gli Ingegneri nel 1902 e non ancora ritirata. A soli trent'anni l'inventore ha conseguito fama mondiale per i suoi esperimenti telegrafici a grande distanza. Nel maggio del 1904 cede gratuitamente i suoi brevetti al Ministero delle Poste e Telegrafi italiano, purché nelle sue stazioni del siano accettati solo messaggi trasmessi attraverso gli apparecchi Marconi.dettagli
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2 aprile 1904Argentina Altobelli segretario nazionale della FederterraL'imolese Argentina Bonetti Altobelli (1866-1942), ex dirigente della Società Operaia femminile e segretario della Federterra di Bologna, viene eletta alla guida della Federazione nazionale dei lavoratori agricoli. Amica di Rosa Luxemburg e Anna Kuliscioff, ha sposato il letterato socialista Abdon Altobelli, ex allievo di Carducci. E' definita "propagandista instancabile, piena di fede e entusiasmo, oratrice affascinante, persuasiva, popolare". Nel 1908 entrerà nella direzione del Partito socialista e nel 1922 sarà tra i fondatori del Partito socialista unitario, con Matteotti, Treves e Turati. Manterrà la carica di segretario nazionale della Federterra fino al 1926, quando l'Associazione verrà sciolta dal regime fascista.dettagli
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3 aprile 1904Agitazioni nella BassaNei comuni di Budrio, Molinella, Minerbio, San Giovanni in Persiceto, Medicina e Malalbergo la disoccupazione, la fame e i “maneggi del partito socialista intransigente” spingono i braccianti a presentarsi in massa davanti ai municipi per chiedere lavoro e sussidi. In quest'anno vi sono nella Bassa lotte per imporre l'assunzione prioritaria degli iscritti alle leghe. L'iniziativa sindacale si sviluppa anche tra i coloni, che costituiscono proprie leghe, con oltre 2.000 aderenti. Lo sciopero generale di settembre vedrà una partecipazione rilevante dei lavoratori delle campagne.dettagli
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4 aprile 1904Toscanini dirige a Bologna in occasione del centenario del Liceo MusicaleArturo Toscanini (1867-1957) dirige quattro concerti, due sinfonici e due sinfonico-vocali, organizzati dalla Società del Quartetto per il centenario del Liceo Musicale. In programma vi sono: l'ouverture delle Nozze di Figaro di Mozart, il Concerto per violino e orchestra op. 61 di Beethoven, con Arrigo Serato solista, brani di Dukas, Smetana, Dvorak, Wagner (Tristano e Isotta). Nel 1905 il maestro ritornerà più volte a Bologna, dove, oltre ai concerti, presenterà tre opere inedite in città e una prima assoluta: la Cassandra di Illica e Gnecchi. Memorabile il Sigfrido di Wagner cantato da Giuseppe Borgatti (1871-1950), il migliore interprete italiano del grande compositore d‘oltralpe.dettagli
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4 aprile 1904Lorenzo Coliva e il Teatro Nuovo di MirandolaL'ingegnere bolognese Lorenzo Coliva riceve l'incarico di progettare un nuovo teatro sociale a Mirandola (MO). Egli è ritenuto adatto dalla commissione esecutrice, avendo già curato la ristrutturazione di due importanti teatri bolognesi: il Teatro del Corso e il Teatro Duse (In seguito opererà anche in altre città italiane, come Verona e Pavia). I lavori iniziano il 4 aprile. Coliva, coadiuvato dall’ing. Vischi di Mirandola, sceglie di rifarsi al modello del Teatro Storchi di Modena, costruito nel 1895 da Vincenzo Maestri. Sulla facciata sistema un portico sorretto da pilastri e al primo piano una vasta terrazza. Due corpi laterali avanzati, ricchi di finestre, sono fatti proseguire sui fianchi dell'edificio. I lavoratori procederanno molto velocemente e l’edificio sarà completato a tempo di record. Nonostante ciò riuscirà “conforme alle buone regole dell’arte”. L'interno è a ferro di cavallo con due ordini di palchi e due gallerie. Le balconate sono decorate con motivi decorativi neo-rinascimentali, secondo lo stile in voga. Sul soffitto sono dipinte cinque figure femminili danzanti. Al centro è collocato un grande lampadario a gocce di vetro. Il Teatro Nuovo sarà gravemente danneggiato dal terremoto del 2012. Nel 2019 il recupero verrà commissionato a un'associazione di imprese.dettagli
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8 aprile 1904VIII Congresso del Partito SocialistaSi tiene a Bologna, dall'8 all'11 aprile, sotto la direzione di Andrea Costa, l' VIII congresso del Partito Socialista. Nella sala del Bibiena del Teatro Comunale, che ospita la kermesse, campeggia un grande ritratto di Carlo Marx. Sono presenti 884 delegati, in rappresentanza di oltre 30 mila iscritti. Il congresso si svolge tra i contrasti delle due principali tendenze, quella riformista di Filippo Turati e Leonida Bissolati, favorevole alla partecipazione al governo e fedele alla monarchia, e quella massimalista di Arturo Labriola e Enrico Leone. La corrente rivoluzionaria, appoggiata anche dal gruppo che fa capo a Enrico Ferri - ne fanno parte organizzatori sindacali quali Rinaldo Rigola e Angiolo Cabrini - ottiene 424 voti, contro i 377 dei riformisti. Questi ultimi sono definiti da Labriola una "degenerazione dello spirito socialista". I massimalisti considerano imperfetta "qualunque azione riformatrice in regime borghese", poichè incapace di intaccare "il meccanismo della produzione capitalistica". La ragione principale dello scontro tra le due anime socialiste sono le condizioni del Mezzogliorno. La parte massimalista accusa Giolitti di usarlo e controllarlo come bacino elettorale con l'azione dei prefetti, gli accordi con le mafie, l'appoggio degli “ascari” (o notabili) locali. I giornali conservatori di Bologna si rallegrano per la vittoria sul piano nazionale dei massimalisti, largamente minoritari in città. Essi sono considerati degli esaltati utopisti, meno pericolosi dei riformisti: sono questi ultimi per la destra il vero veleno delle istituzioni liberali. Dal prevalere delle correnti di sinistra scaturirà comunque la proclamazione del primo sciopero generale nazionale, che si terrà nel settembre 1904.dettagli
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8 maggio 1904Chiude il Caffè delle ScienzeChiude il Caffè delle Scienze, tradizionale ritrovo della Bologna bene in via Farini, uno dei locali più in vista nel periodo della Belle Epoque, con annessa fiaschetteria. Secondo Testoni non vi era personaggio insigne, di passaggio a Bologna, "poeta, conferenziere, autore drammatico, maestro di musica", che non fosse condotto alle Scienze. La vita intellettuale cittadina "era tutta là dentro". Vi si svolgevano discussioni letterarie seguite dalla migliore gioventù. La sala interna, frequentata dagli artisti e dai poeti, era chiamata l'enfer, come la sezione dei libri proibiti della Bibliothèque Nationale di Parigi. Alle Scienze si riunivano i Celestini, "confraternita di capi scarichi senza statuti e senza pensieri", composta da studenti di legge. Di notte Luigi Illica, in compagnia di Luigi Lodi e Giuseppe Barbanti Brodano vi scriveva gli articoli del battagliero "Don Chisciotte" e Olindo Guerrini scarabocchiava sui tavolini di marmo sonetti licenziosi, che un vecchio cameriere pazientemente cancellava con un panno umido. In una celebre caricatura di Nasica, che raffigura l'interno del Caffè, si riconoscono AlfredoTestoni, Alfredo Oriani, Corrado Ricci, Alfonso Rubbiani, Giuseppe Bacchi della Lega e Olindo Guerrini.dettagli
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10 maggio 1904Le porte civiche e i terreni del campo trincerato passano al ComuneIl Demanio cede al Comune le porte della cerchia trecentesca per 5.000 lire. Passano all'ente locale anche i terreni demaniali occupati dal campo trincerato, edificato attorno a Bologna dal generale Manfredo Fanti subito dopo l'Unità d'Italia. Questi terreni - da tempo in stato di degrado e di abbandono e quindi divenuti un concreto rischio ambientale per la città - saranno ceduti in seguito al nuovo Istituto per le Case Popolari.dettagli
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23 maggio 1904I burattini "in persona" all'Arena PopolareI burattinai bolognesi decidono di lasciare i loro casotti e di recitare “in persona” il loro repertorio, rivitalizzando la Commedia dell'Arte. Sorge, tra via Castellata e via Rialto, in un pallaio da bocce ribattezzato Arena Popolare, un frequentato teatro all'aperto, dedicato alle recite a soggetto. E' decorato da Desiderio Fontana (1879-1924), bravo Sganapino, ma anche abile intagliatore di “teste di legno” e notevole scenografo, autore di bellissime scene dipinte su teloni sulle baracche e nelle arene della città. Tra i burattini viventi, diretti inizialmente da Angelo Cuccoli, vi sono Oreste Fabbri, Argene Borghi, Raffaele Fabbri, detto Stuffifi, e lo stesso Fontana. L'esperimento non avrà però molto successo e la compagnia dei burattinai-attori si scioglierà poco dopo. La recitazione improvvisa scomparirà prima della grande guerra con l'affermarsi del cinematografo.dettagli
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26 maggio 1904Il cardinale Svampa incontra il ReIl cardinale arcivescovo di Bologna Domenico Svampa compie un gesto clamoroso nella direzione della riconciliazione tra stato italiano e chiesa cattolica, recandosi a rendere omaggio al re Vittorio Emanuele III in palazzo d'Accursio. Al breve incontro della mattinata fa seguito, ancora nel palazzo municipale, un "pranzo di grasso", al quale il cardinale non può sottrarsi, nonostante il parere contrario del Papa. In forte imbarazzo è anche il sindaco repubblicano Enrico Golinelli, che, non potendo omaggiare casa Savoia, esalta il sovrano "come marito e come padre".dettagli
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28 maggio 1904L'Esposizione dell'Industria italiana per il Materiale turisticoVittorio Emanuele III inaugura alla Montagnola l'Esposizione dell'Industria per il Materiale turistico, organizzata dal consolato bolognese del Touring Club Italiano - presieduto dal poeta Olindo Guerrini - e dalla Società del Risveglio Cittadino. La mostra comprende un grande assortimento di materiale inerente l'attività sportiva e turistica, compresa l'aeronautica. Un padiglione ospita l'arte turistica, con dipinti di 76 artisti, tra i quali i bolognesi Luigi Bertelli e Augusto Majani. L'avvenimento è celebrato da una bella cartolina di Marcello Dudovich per l'editore Chappuis. Tra le numerose caricature prodotte per l'occasione dal Majani (il popolare Nasica), spicca quella del ministro Rava, appassionato cicloturista, con gli occhiali a forma di bicicletta. Gli organizzatori della mostra hanno un occhio di riguardo per la bicicletta, mezzo di gran moda negli anni a cavallo tra i due secoli. Durante il Convegno Touristico del 24 giugno decine di "due ruote" sfileranno lungo via Indipendenza tra due ali di folla, assieme ad alcune tra le primissime automobili. La bicicletta ispira in questi anni artisti e scrittori, quali Olindo Guerrini, Alfredo Panzini, Renato Serra. Alfredo Oriani, le dedica un intero libro. Per lui, che a volte la usa per venire dalla lontana Casola Valsenio a Bologna, il piacere di andare in bicicletta è "quello stesso della libertà".dettagli
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giugno 1904Le cassette della Società Dante AlighieriLa Società Dante Alighieri, sorta nel 1889 per iniziativa di un gruppo di intellettuali raccolti attorno a Giosue Carducci, si definisce “il vincolo migliore tra la Patria e i connazionali che vivono oltre i confini”. Tra le sue attività vi è la fondazione e il sostegno di scuole, educatori, ospedali, periodici a stampa per gli italiani all'estero. I soci pagano 6 lire all'anno. La sede del comitato bolognese è in via D'Azeglio n. 35. Nel giugno 1904 il Consiglio Direttivo decide di collocare in alcune vie della città speciali cassette in ghisa per la raccolta di “libri e giornali (senza bisogno di francatura o indirizzo) per gli operai nostri fuori d'Italia”. Prodotte dall'officina Cuppi e Piazzi, su progetto dello scultore Romagnoli, esse riportano tutte l'emblema della Società, disegnato dal prof. Mario Dagnini. Il Municipio concede di murarne una sotto il portico del Teatro Comunale e una nel Pavaglione. Una terza viene posta sulla colonna d'angolo del Bar Centrale e un'altra all'imbocco di via San Felice.dettagli
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luglio 1904Golinelli sconfitto alle elezioni supplettiveAlle elezioni supplettive di luglio risultano eletti sedici esponenti clerico-moderati e solo quattro della lista che sostiene il sindaco Enrico Golinelli. La giunta comunale, espressione dei partiti popolari, è costretta alle dimissioni. Dopo un breve incarico all'assessore anziano Giovanni Bellini, il 25 agosto è nominato il Regio commissario Odoardo Pericle Crosara.dettagli
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luglio 1904Bjornstjerne Bjornson in vacanza a MonterenzioIl grande scrittore Bjornstjerne Bjornson (1832-1910), considerato assieme a Ibsen il padre della drammaturgia nordica moderna, trascorre l'estate con la famiglia a Monterenzio nella villa dei Frontini, una solida costruzione del Seicento, che era stata dei Tanari. E' alla ricerca di una località appartata, dove poter lavorare in pace. Nel 1903 ha ricevuto il Premio Nobel, come riconoscimento di una straordinaria carriera di poeta, drammaturgo e romanziere. Gli abitanti del luogo rimangono stupiti fin dall'arrivo dell'ingombrante automobile, che porta la famiglia Bjornson. Occorrono otto buoi per trainarla fino alla sua destinazione sulla montagna. Sorprende anche il gran numero dei servitori e la quantità di masserizie che l'ospite straniero porta con sé. Le abitudini dei Bjornson appaiono strane per i locali: fanno più bagni al giorno, mangiano soprattutto minestre cotte nel latte e consumano carne in scatola piuttosto che carne fresca. Molto interessato alle tradizioni popolari e al mondo contadino, l'anziano scrittore organizza feste campestri, chiamando suonatori da altri paesi e facendo indossare ai suoi servitori i costumi tradizionali norvegesi. Con i contadini si trattiene volentieri, visitando le stalle e rimproverandoli se non sono ben tenute. Nel corso della vacanza porterà a termine il dramma Deglannet e inizierà il romanzo Mary, che ha come protagonista un cinico sfruttatore. Nel romanzo Quando fiorisce il vino nuovo si ispirerà ai costumi dell'Appennino bolognese. Bjornson lascerà un piacevole ricordo del suo soggiorno. Nel 2004, a cento anni dalla sua villeggiatura, gli sarà intitolata la nuova biblioteca comunale di Monterenzio.dettagli
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luglio 1904Le panche réclameIl Municipio di Bologna concede alla ditta Brambilla & Papere di Torino il diritto di collocare duecento panche réclame, a scopo pubblicitario, in alcuni luoghi pubblici della città. Chiede che siano mantenute in ottima condizione dalla concessionaria e si riserva di togliere, dopo preavviso, quelle "indecenti o sudicie". Ha facoltà, inoltre, di traslocarle in altro luogo per ragioni di sicurezza o di pubblica utilità. Su indicazione dell'Ufficio Tecnico comunale le panche sono collocate nei giardini pubblici e nelle piazze cittadine. Nei Giardini Margherita ne vengono messe quaranta e le vecchie sedute sono sistemate nelle strade e negli spazi verdi della periferia.dettagli
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5 luglio 1904Rubbiani disegna la strada verso i Giardini MargheritaIniziano i lavori di costruzione della “via direttissima” che dai Tribunali conduce ai giardini Margherita attraverso un'area occupata ancora in gran parte da orti. E' l'unico tra i progetti urbanistici di Alfonso Rubbiani che andrà in porto. Sua intenzione è di "conquistare a Bologna un pò di quella bellezza sana e allegra che di verso i colli la natura sembra offrirle". La strada rappresenta l'applicazione di una nuova estetica urbana "fondata sul movimento, sull'assimmetria e sugli effetti di contrasto visivo" (Penzo), proposta dal movimento internazionale dell'Arte Urbana di Camillo Sitte (1843-1903). La sistemazione del viale, dall'andamento sinuoso e fiancheggiato da fabbricati in stile liberty ed eclettico, verrà approvata definitivamente dal Comune nel 1907, ma non sarà completata che negli anni Venti inoltrati. La strada sarà inaugurata nel 1909 - 50° anniversario del definitivo abbandono di Bologna da parte delle truppe austriache - e intitolata al XII giugno (12 giugno) 1859.dettagli
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17 luglio 1904Valenti vince a Pesaro su moto Grazia e FioriniIl pilota Valenti vince su moto Grazia e Fiorini il Premio Pesaro, la gara più importante della riunione motociclistica che si tiene il 17 luglio nella cittadina marchigiana. La ditta di Lodovico Grazia e Ettore Fiorini, proprietaria del Gran Garage D’Azeglio presso le Mura D’Azeglio, è la prima a Bologna a realizzare una limitata produzione di motocicli in versione Corsa e Turismo. I due gareggiano già dal 1902 su moto da loro costruite. La produzione continuerà fino all’avvento della guerra mondiale. Ditte come Grazia e Fiorini e Bignardi saranno luoghi di formazione per artigiani e tecnici geniali, che nel dopoguerra daranno vita al fertile comparto meccanico e motoristico bolognese.dettagli
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10 agosto 1904I "Poemi conviviali" di Pascoli illustrati da De CarolisEsce presso l'editore Zanichelli la prima edizione dei Poemi conviviali di Giovanni Pascoli. Il volume è corredato di xilografie di Adolfo De Carolis (1874-1928). Le illustrazioni sono il frutto della collaborazione e della sintonia, che si è creata tra i due autori. L'accordo è tale da alimentare il desiderio di un futuro scambio di opere, in modo da ispirare creazioni reciproche.dettagli
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27 agosto 1904Donazione al Comune della torre GarisendaIl barone Raimondo Franchetti (1828-1905), facoltoso proprietario terriero e benemerito dell'agricoltura, dona al Comune di Bologna la torre della Garisenda, da lui comprata dagli eredi Malvezzi Campeggi e restaurata. Il nobiluomo si propone "di fare cosa gradita alla cittadinanza" e di garantire la conservazione perpetua del monumento. L'amministrazione si impegna ad effettuare in futuro la manutenzione necessaria.dettagli
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settembre 1904Convegno dell'Appennino per le opere cattolicheGiovanni Bertini (1878-1949), avvocato pratese e allievo di Giuseppe Toniolo, chiamato dal cardinale Svampa alla direzione dell'Ufficio del lavoro di Bologna, organizza nel settembre del 1904 a Riola un convegno dell'Appennino, “al fine di sostenere lo sviluppo delle opere cattoliche”. Vi partecipano i maggiori esponenti politici cattolici e quasi tutti i parroci del territorio di Vergato, Porretta e Lizzano in Belvedere. Vengono dibattuti temi economici e sociali: dai patti colonici alle cooperative, dall'emigrazione alla presenza dei cattolici alle elezioni. Assieme a Bertini, nel corso della discussione emergono i nuovi leader della montagna, come don Alfonso Montanari, parroco di Lizzano, don Carlo Emanuele Meotti di Gaggio Montano, don Augusto Smeraldi di Porretta. Il convegno sarà ripetuto nel 1905, anno in cui nella Valle del Reno sorgeranno numerose cooperative di credito o casse rurali interparocchiali - a Venola, Panico, Salvaro, Calvenzano - destinate a “sostenere l'agricoltura e tutelare il risparmio del lavoratore”:dettagli
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17 settembre 1904Sciopero generaleSi estende in tutta Italia lo sciopero generale proclamato su indicazione della Camera del Lavoro di Milano, a seguito dell'uccisione di lavoratori in Sicilia e Sardegna. A Bologna si muovono prima di tutti i muratori, i fornaciari, i tranvieri, i vetturini pubblici e gli operai delle principali fabbriche metalmeccaniche. Vengono chiusi tutti i negozi, tranne gli alimentari. Gli scioperanti percorrono in corteo le strade della città e si riuniscono alla Montagnola, dove si svolge un comizio dell'on. Gregorio Agnini (1856-1945). Una carica della cavalleria a sciabole sguainate ne ferisce molti. Più tardi i manifestanti tentano di resistere all'assedio della Camera del Lavoro da parte dell'esercito. Un centinaio di lavoratori vengono arrestati. Di notte la città è completamente al buio per lo sciopero dei lampionai. L'agitazione prosegue nelle campagne anche dopo la fine dello sciopero cittadino: il 19 settembre la Federazione provinciale Lavoratori della terra proclama lo sciopero generale per tutta la giornata. Vi aderiranno circa 70.000 contadini. Nel Partito Socialista lo sciopero provoca una grave spaccatura tra la corrente riformista, che tenta di limitarlo, pur approvandolo, e la corrente rivoluzionaria, che vorrebbe trasformarlo in sciopero a oltranza, fino alla caduta del governo Giolitti.dettagli
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5 ottobre 1904Muore Enrico PanzacchiMuore dopo penosa malattia Enrico Panzacchi (1840-1904), poeta, novelliere, saggista, critico musicale originario di Ozzano Emilia. “Spesso visse come un uccello canoro, che ferma il volo sul primo ramo offerto dalla luce del crepuscolo vespertino, ospite ricercato e carissimo di amici” ... (A. Gatti) Con Giosue Carducci e Olindo Guerrini ha formato il cosiddetto “triumvirato bolognese”, che ha dominato la scena culturale e letteraria bolognese nella seconda metà dell’800. Ha scritto di lui l’amico Carducci: “Con le sue pose di astratto, di scapato, di bohemien, ha fatto sempre i suoi interessi stupendamente, così in politica come in amore e ha fatto benissimo, ed io vorrei avere avuto a tempo opportuno il giudizio e la saggezza sua: ma né l’ho, né l’ebbi, né l’avrò mai”. Panzacchi è stato insegnante e direttore dell'Accademia di Belle Arti e ha ricoperto la cattedra di Estetica e Storia dell'arte moderna all'Università. Si è distinto come abile divulgatore e critico d'arte e di musica. Era stimato anche come oratore politico. Al Caffè del Corso "dal suo labbro pendevano tutti, allorquando narrava, ridendo, piccanti avventure o discuteva seriamente d'arte". Assessore municipale, poi deputato e sottosegretario all'istruzione, si è battuto a lungo per la laicità della scuola. Ha diretto la "Rivista bolognese" per la promozione degli studi. In gioventù è stato simpatizzante socialista. Nel 1874 è passato nelle file dei liberali moderati, abbracciando poi, "come ancora di salvamento", il cosidetto "terzo partito", che si opponeva, sia alla consorteria moderata, che ai democratici repubblicani. Più tardi è rientrato nelle file dei moderati bolognesi e, dopo la morte di Marco Minghetti, ne è diventato l'esponente più in vista, fino a essere eletto presidente dell'Associazione liberale felsinea e poi della Federazione costituzionale. Un monumento a lui dedicato, opera di Enrico Barberi (1850-1941), sarà collocato nel 1912 nel largo di porta Castiglione.dettagli
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17 ottobre 1904La basilica di Sant'Antonio da PadovaE' consacrata la basilica di Sant'Antonio da Padova in via Jacopo della Lana. Situata presso la sede della Provincia dell'Ordine dei Frati Minori, è un progetto dell'ingegnere Carlo Barberi (1827-1909), autore di numerose chiese in stile gotico nella provincia modenese (S. Cataldo, Maranello, Castelvetro, Zocca, Ciano) e curatore di restauri in edifici pubblici e privati.L'esterno della chiesa francescana bolognese è in stile neoromanico. L'interno è decorato con scene della vita di San Francesco e Sant'Antonio eseguite da Giacomo Gemmi, Antonio Maria Nardi e Pietro Pietroni.Il campanile sarà costruito nel 1928 su disegno di Camillo Uccelli. Il 13 giugno del 1930 il complesso sarà solennemente proclamato, "tra giubilo acclamante", Santuario Antoniano dal card. Nasalli Rocca. Dal 1932 avrà titolo di basilica romana.Il monumento al Santo, opera dello scultore Mario Bega - fratello del celebre architetto Melchiorre Bega - sarà collocato nel 1933 nella piazzetta antistante. Nel secondo dopoguerra i frati francescani daranno vita all'Antoniano, centro promotore di attività caritative e sociali.S. Antonio da Padova fu uno dei primi ministri della Provincia francescana di Bologna. Predicò in città fra il 1222 e il 1224. Nei pressi del convento di S. Paolo in Monte, all'Osservanza, esisteva una piccola cappella dedicata a S. Paolo Eremita, dove egli pregò.dettagli
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novembre 1904La prima sala cinematograficaGuglielmo Cattaneo, ex ambulante di origini napoletane, apre nel Mercato di Mezzo il primo cinematografo stabile, intitolato al giovane scopritore della radio Guglielmo Marconi. Nell'ex magazzino, usato fino a poco prima per il commercio del pesce e famoso per l'odore "tutt'altro che gradevole" offerto nei giorni di vigilia, è installato nel centro un telo, mantenuto in tensione grazie a periodiche innaffiature. E' possibile guardare il film anche dal retro dello schermo, pagando un biglietto ridotto. Dalla vicina Pizzicheria dalle Due Torri, intanto, si diffondono gli "effluvi gastronomici" dei salumi dei fratelli Zappoli. Il Marconi è frequentato nel 1905 anche dagli alunni assistiti dal Patronto Scolastico: si tratta di un primo ingresso del nuovo medium nella scuola. La sala, che pur essendo stabile lavorerà piuttosto saltuariamente, verrà chiusa definitivamente nel 1914, in occasione degli sventramenti per la costruzione della nuova via Rizzoli.dettagli
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2 novembre 1904Gli Educatòri scolasticiIl Consiglio comunale approva l'istituzione degli Educatori scolastici. Hanno il compito di intrattenere ed educare gli alunni provenienti da famiglie povere, fino alla terza classe elementare. Restano aperti tutto l'anno fino alle 18,30. Nel 1909 il Comune assumerà la gestione dei "ricreatori" privati festivi, come quello istituito nel 1886 dal Bombicci.dettagli
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6 novembre 1904Vittoria socialista alle elezioni politicheAlle elezioni politiche i socialisti eleggono 29 deputati, dei quali 10 sono emiliani. In provincia di Bologna, presentatisi da soli, ottengono la maggioranza assoluta, vincendo in cinque collegi su otto. Gli eletti a Bologna sono: Andrea Costa (collegio Bologna II), Alberto Calda, Guido Podrecca, Genuzio Bentini (Castel Maggiore) e Giacomo Ferri (San Giovanni in Persiceto). Crescono i consensi in quella che viene ormai chiamata la "provincia rossa". La elezione nel collegio Bologna II sarà ripetuta l'anno seguente, avendo Costa optato per Imola. Il PSI perderà il seggio per una manciata di voti.dettagli
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7 novembre 1904Riapre il teatro DuseDopo un'ampia ristrutturazione, voluta dal nuovo proprietario Adolfo Re Riccardi, riapre al pubblico il teatro Duse. Il progetto dell'architetto Lorenzo Colliva prevede il rialzo dell'edificio per l'ampliamento delle gallerie superiori, l'allargamento del boccascena, la costruzione di scale più comode e sicure. E' inoltre introdotta l'illuminazione elettrica. Sul palcoscenico del Duse si alterneranno negli anni successivi le più famose compagnie di prosa e di rivista.dettagli