Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1901Epidemia di malaria alle porte della cittàUna epidemia di malaria si manifesta tra il 1899 e il 1901 nella periferia nord-occidentale di Bologna, in località S. Egidio. Si tratta di una zona vasta quasi quanto il centro racchiuso nelle mura medievali. Nel 1901 nella zona di S. Egidio sono segnalati 359 casi di malaria su 500 abitanti. Per nessuno di essi, fortunatamente, l'esito sarà mortale. Nell'ottobre 1902 il territorio sarà riconosciuto ufficialmente come malarico. La malattia è presente in forma endemica in tutta la bassa pianura bolognese, dove nel corso dell'Ottocento si sono notevolmente ampliate le aree di coltivazione del riso e le valli di colmata. Lo sviluppo di un'epidemia alle porte della città è frutto della combinazione di più fattori. Dopo l'Unità la zona di S. Egidio è stata in parte occupata dal campo trincerato del generale Fanti. Con l'abbandono delle fortificazioni, nei fossati e nelle buche rimaste si sono formati stagni e acquitrini, regno della zanzara Anopheles. Un altro fattore di rischio malaria sono le massicciate ferroviarie. Proprio fuori porta San Donato si è insediata la stazione della Ferrovia Veneta, che mette in comunicazione la città con il territorio notoriamente malarico delle valli di Comacchio. La parte nord-occidentale della città è infine particolarmente interessata da una nuova espansione demografica e da una urbanizzazione a carattere popolare, dovuta alla espulsione dal centro storico - in corso di "risanamento" - di un gran numero di famiglie povere. A tutti questi fattori si assomma il caso di tre annate (1899-1901) estremamente piovose nei mesi estivi. Il rapporto tra piogge e febbri malariche è stato osservato nel bolognese già nel XVIII secolo. La vittoria sulla epidemia sarà in parte merito dei tempestivi provvedimenti indicati dal dott. Floriano Brazzola (1859-1921), patologo all'Università e conduttore del primo laboratorio batteriologico cittadino. Tra essi figurano soprattutto il petrolio, il Larvicid, la polvere di crisantemi, i vapori di cloro e inoltre la profilassi individuale con reti metalliche. A Bologna, inoltre, avranno efficacia - diversamente da altre regioni italiane - le leggi sul "chinino di Stato". Verso la fine di luglio del 1902 l'opera di bonifica del territorio interessato dall'epidemia malarica potrà dirsi positivamente conclusa.dettagli
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1901Primo consiglio del Comitato per Bologna storica e artisticaPresieduto dal conte Gaetano Tacconi, si tiene il primo consiglio direttivo del Comitato per Bologna storica e artistica, fondato il 5 maggio 1899 da Alfonso Rubbiani e Francesco Cavazza. Il sodalizio è dedito ai restauri architettonici e alla realizzazione dei risanamenti e abbellimenti previsti dalla tradizionale festa degli Addobbi. Nel primo decennio del secolo il Comitato parteciperà con successo a varie esposizioni internazionali. In seguito si impegnerà nella valorizzazione e promozione della storia e della cultura locale, nella tutela dei monumenti cittadini, nella conservazione della memoria dei bolognesi illustri.dettagli
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1901"Rettificato" il ponte di San RuffilloLa carreggiata a schiena d'asino dell'antico ponte di San Ruffillo viene rettificata. A questa operazione, ritenuta indispensabile per consentire lo svolgersi del traffico moderno, si è opposto invano Alfonso Rubbiani (1848-1913). In un articolo pubblicato sul “Resto del Carlino”, il noto restauratore di monumenti ne ha sostenuto l'origine romana - era sul tracciato della via Flaminia Minor - o quanto meno medievale. Ne ha quindi perorato la conservazione integrale, proponendo di affiancargli un manufatto più moderno. Con i suoi tre fornici e i due barbacani di rinforzo, il ponte è senz'altro più antico della chiusa sul Savena (1177). Nel 1361, nei pressi di esso, i bolognesi riportarono una fondamentale vittoria contro le truppe di Barnabò Visconti. Fu rinforzato nel XVI secolo, allargato in periodo napoleonico e ancora consolidato nel 1878. Sarà fatto saltare dai Tedeschi in ritirata nella notte tra il 20 e il 21 aprile 1945, per rallentare l'avanzata degli Alleati su Bologna. Verrà quindi ricostruito fedelmente dall'Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS) a partire dall'agosto di quello stesso anno.dettagli
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1901Le gallerie della Ferrovia Porrettana dotate di ventilatoriPresso l'imbocco di tre gallerie della ferrovia Porrettana sono installati enormi ventilatori, ideati dall'ing. Marco Saccardo, per facilitare la dispersione del fumo prodotto dalle locomotive a vapore. Edificata dal 1856, sotto la direzione di Jean-Louis Protche, con l'aiuto di alcuni validi progettisti, quali Giuseppe Mengoni, Giuseppe Ceri e Gaetano Ratti, la linea Porrettana è il primo collegamento ferroviario tra nord e sud Italia attraverso gli Appennini. Fu inaugurata in tratte successive tra il 18 agosto 1862 (Bologna-Vergato) e il 3 novembre 1864 (Pracchia-Pistoia). Le gallerie elicoidali, progettate dall'ingegnere francese sul versante toscano, sono considerate un miracolo di ingegneria ferroviaria. Con il treno a vapore occorrono circa cinque ore per percorrere i 99 km da Bologna a Pistoia, attraverso 48 gallerie, 64 ponti e 13 stazioni. L'invasione del fumo nelle gallerie è un grave disagio per i viaggiatori e un pericolo per i macchinisti e i fuochisti, spesso costretti a coprirsi il volto con un fazzoletto bagnato per evitare l'asfissia. Nel 1916 un guasto al sistema di ventilazione di una delle gallerie provocherà numerosi morti tra i soldati di una tradotta diretta al fronte.dettagli
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1 gennaio 1901L'alba del nuovo secoloL'avvento del nuovo secolo è festeggiato nel centro cittadino sotto la pioggia. Lo scoccare della mezzanotte è segnalato da un colpo del “cannone di Filopanti”, sparato da San Michele in Bosco. In piazza suonano le fanfare del Comune, dei pompieri (che compiono anche uno spettacolo acrobatico) e della Virtus e le campane suonano a distesa. La torre del Palazzo del Podestà si illumina di fuochi di bengala. Un lungo corteo si snoda per le strade di Bologna, dietro un fanalone alto due metri. Anche Giosuè Carducci partecipa alla festa firmando, di prima mattina, delle cartoline di auguri. A Imola è previsto lo scoprimento di una lapide commemorativa dettata da Andrea Costa per conto delle Società Popolari e murata in Municipio. In essa si auspica che il nuovo secolo provveda alla redenzione della donna, alla protezione del fanciullo, alla tutela del vecchio. La cerimonia è impedita dal prefetto di Bologna e avverrà solo nel 1903.dettagli
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27 gennaio 1901Bologna in lutto per la morte di Giuseppe VerdiIl 27 gennaio in ogni palazzo sventolano bandiere abbrunate e vi sono lunghe file sotto le sedi dei quotidiani cittadini, per accertarsi e avere particolari della morte a Milano di Giuseppe Verdi (1813-1901). Il grande compositore, amato dai bolognesi, è da tanti anni cittadino onorario. Ha diviso con Wagner i favori dei cultori della musica operistica. Messaggi di cordoglio sono inviati da tutte le istituzioni musicali cittadine, dall'Accademia Filarmonica, alla quale Verdi fu aggregato nel 1868, all'orchestra del Comunale, al Liceo Musicale. Un gesto particolarmente commovente è quello dell'Orbino della Mezzolara, un suonatore cieco di strada, che per tutto il giorno esegue musiche del maestro di Busseto, senza volere in cambio alcun compenso. Enrico Panzacchi e Luigi Torchi terranno nelle settimane seguenti affollate conferenze in memoria e il 25 febbraio, al Comunale, Giuseppe Martucci inizierà il suo grande concerto operistico con lo Stabat Mater verdiano del 1897. Nel 1913 un bassorilievo in bronzo dedicato a Verdi, opera dello scultore Silverio Montaguti, sarà collocato, assieme ad un analogo rilievo dedicato a Wagner, nel foyer del Teatro Comunale.dettagli
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2 febbraio 1901La Berlitz School of LanguagesIl metodo Berlitz, da poco premiato con due medaglie d'oro, è introdotto a Bologna nella Berlitz School of Languages, che la "Gazzetta dell'Emilia" chiama la "scuola linguesca". Vi si insegnano l'inglese, il tedesco, il francese e l'italiano.dettagli
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11 febbraio 1901L'Università popolare "Giuseppe Garibaldi"È inaugurata, a cura della Società Operaia, l'Università popolare bolognese, intitolata a Giuseppe Garibaldi. Secondo Abdon Altobelli essa si propone di promuovere una “coscienza nuova” nei popoli e cioè che “la vita non è soltanto lavoro e salario”. La nuova istituzione è guidata da Francesco Lorenzo Pullè, che sarà a lungo anche presidente della Federazione nazionale delle Università popolari. Ne fa parte Amilcare Bortolotti (1874-1938), che sarà consigliere comunale e assessore della giunta socialista di Zanardi nel 1914 Ai corsi di storia, letteratura, chimica, arte si affiancano conferenze e gite. I soci saranno oltre duemila alla vigilia della grande guerra. Corsi e lezioni si terranno nella sede centrale, in via Cavaliera, e anche in diversi comuni della provincia, avvalendosi degli spazi e delle attrezzature delle Case del Popolo. Lo squadrismo fascista si accanirà contro la sede dell'Università popolare, diretta dal 1916 dai socialisti.dettagli
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11 aprile 1901Incontro tra Carducci e D’AnnunzioInvitati da Alfredo Testoni e da Antonio Cervi, critico teatrale, padre dell’attore Gino Cervi, Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio accettano di sedersi a una mensa volante, allestita nella sede de “Il Resto del Carlino” in piazza Calderini. Tra i due massimi poeti italiani non corre buon sangue. A placare l’ira del “maestro” Carducci vale forse più una buona bottiglia di vino delle volonterose parole di D’Annunzio.dettagli
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15 aprile 1901Scioperi agricoli nei comuni della BassaIl 15 aprile entrano in sciopero i braccianti di Bentivoglio, che chiedono un aumento giornaliero di 40 centesimi. Due giorni dopo scioperano alcune centinaia di operai avventizi, impiegati nelle aziende agricole di Malalbergo. Nelle settimane successive le agitazioni salariali si moltiplicano a macchia d'olio nei comuni della Bassa bolognese: il 18 aprile entrano in lotta gli avventizi di San Pietro in Casale, poi i braccianti di Castel d'Argile e Budrio. Dal 20 lo sciopero si estende a Molinella, San Giorgio di Piano, Argelato. Incrociano le braccia anche i braccianti di Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Baricella. Il 15 maggio gli operai agricoli di Castel Guelfo entrano in sciopero per la riduzione dell'orario e l'aumento del salario. Il 25 maggio a Marmorta, durante gli scontri tra scioperanti e polizia, un bracciante viene ucciso e numerosi altri rimangono feriti. Durante l'anno gli scioperi saranno 22 in 15 comuni, con una durata tra i 2 e i 40 giorni e il coinvolgimento di circa 16.000 lavoratori.dettagli
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1 maggio 1901Lapide per il Primo Maggio dettata da TuratiNel cortile della Società Operaia di Bologna, in via Cavaliera 22 (poi via Oberdan), viene murata, in occasione della festa del Primo Maggio, una lapide per il nuovo secolo dettata da Filippo Turati (1857–1932). I lavoratori giurano "alla fede operosa che, redimendo il lavoro, spezzerà tutte le catene". Il bassorilievo che l'accompagna, rappresentante un contadino e un artigiano che si stringono la mano, con sullo sfondo un sole nascente, è dello scultore Tullo Golfarelli (1852-1928). L'opera sarà trasferita nel secondo dopoguerra nella nuova sede della Banca Operaia, in via Zamboni 11.dettagli
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maggio 1901Mostra internazionale di ventagli e bamboleNel palazzo dei Notai ha luogo in maggio, a vantaggio della Cassa di Soccorso per studenti bisognosi, la Mostra internazionale di ventagli, bambole e giocattoli. Gli espositori sono un centinaio con più di 300 ventagli antichi.dettagli
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1 maggio 1901Il giornale socialista "La Squilla"Esce “La Squilla”, giornale fondato dagli esponenti socialisti Genuzio Bentini, Tullio Murri e Ugo Lenzi. Diverrà organo del partito in sostituzione dell' “Amico del Povero”. Sarà inoltre il periodico della Camera del Lavoro, grazie al legame tra il direttore Mazzoldi e il segretario sindacale Lendini. Il primo numero-saggio, in edicola il 1° maggio, è dedicato ai braccianti di Molinella, giudicati "esempio luminoso della coscienza socialista". In opposizione a "La Squilla" i socialisti rivoluzionari fonderanno, l'11 maggio 1902, il periodico "Il Popolo".dettagli
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maggio 1901L'effimero Cinematografo LumièreUna sala per proiezioni pressoché stabile, che prende il nome di Reale Cinematografo Lumière, è ricavata nel locale situato in via Rizzoli n. 13, all'angolo con via Pelliccerie, che un tempo ospitava la Birreria Limentra. Il proprietario è forse Federico Liuzzi, un ottico che ha il negozio allo stesso numero civico ed è concessionario unico delle lastre tricromatriche dei Lumière. Secondo altre fonti è invece un imprenditore itinerante, Giovanni Casmenti. Gli spettacoli si svolgono al mattino dalle 11 alle 13 e nel pomeriggio-sera dalle 17 alle 23. Durano circa dieci minuti ciascuno. Tra i primi filmati vi sono una sfilata di bersaglieri ciclisti, una parata per il Viceré d'Egitto, una carica di Ussari. Il programma viene rinnovato ogni settimana e l'ingresso è di 30 centesimi, con riduzioni per militari e ragazzi. Sono previsti inoltre abbonamenti per famiglie, collegi e istituti. Le proiezioni sono accompagnate al pianoforte dal maestro Giulio Pennini. La sala avrà comunque vita breve. Chiuderà dopo pochi mesi, nel dicembre 1901.dettagli
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5 maggio 1901La cassa rurale di San RuffilloIl 5 maggio è fondata la Cassa rurale interparrocchiale depositi e prestiti San Ruffillo, una delle prime nella provincia bolognese. Finalizzate a sostenere l'agricoltura e il risparmio dei lavoratori, le casse rurali divengono in questo periodo uno dei capisaldi dell'azione sociale cattolica, assieme alle cooperative e alle leghe “bianche”. Nel borgo di San Ruffillo, in notevole espansione tra i due secoli, contribuirà, con l'asilo infantile ed la scuola-lavoro per i giovani, a "contrastare la tendenza al distacco dalla religione, conseguenza della propaganda socialista".dettagli
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8 maggio 1901Incidente mortale durante il primo giro d’Italia automobilisticoIl primo giro d’Italia in automobile, partito il 27 aprile da Torino, arriva a Bologna all'undicesima tappa. Sono trenta le vetture in gara, su strade rese spesso impraticabili dal maltempo. Una grande folla attende il corteo delle auto fuori porta Mazzini. Il Circolo automobilistico felsineo offre un banchetto ai piloti presso l’Eden Kursaal in via Indipendenza, dove il poeta sportivo Olindo Guerrini tiene un "alato" discorso. Le vetture sono da poco ripartite verso Ferrara, quando, all’altezza di Altedo, dalla folla assiepata lungo la strada si stacca una ragazzina di 11 anni, Armida Montanari, con una bimbetta in braccio. L’auto del cavalier Tonietti travolge le due creature e solo la più piccola si salva miracolosamente. E’ il primo incidente mortale della corsa. Sconvolto dall’accaduto, il pilota lascierà un cospicuo indennizzo alla famiglia e un obolo per i poveri del paese.dettagli
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12 maggio 1901La Società ginnastica Sempre Avanti!Nasce la Società Ginnastica Educativa Sempre Avanti!, sezione della Società Operaia maschile di Bologna. Il gruppo fondatore ha tenuto le riunioni preparatorie nella sala della Società di ballo Boheme in via Barbaziana (poi via C. Battisti n. 24) e in aprile si sono aperte le iscrizioni alla sezione ginnastica per i soci dell'Operaia. Intanto una squadra di ginnasti ha iniziato ad allenarsi, sotto la guida del prof. Remigio Legat, in vista della partecipazione al Concorso ginnastico federale, previsto a Bologna per il 16-19 maggio. La festa di inaugurazione della Sezione Ginnastica si tiene il 12 maggio, condotta da Gaetano Cuppi per la Società Operaia e dal professor Francesco Pullè per l’Università popolare “Giuseppe Garibaldi”. Primo presidente viene eletto Ugo Gregorini-Bingham, personaggio di spicco nella vita politica cittadina. Remigio Legat assume l'incarico di direttore tecnico. La divisa sociale è composta da una maglia bianca e calzoncini blu, con una larga fascia rossa alla cintura, un berretto floscio e una tracolla bianca e rossa. La società promuove l'attività sportiva, ma negli anni iniziali organizza anche manifestazioni di beneficenza e partecipa a campagne politiche. Sarà una delle prime società sportive in Italia a costituire una sezione femminile (1906). Dalle sue file usciranno atleti vincenti nelle più varie discipline: da Oreste Passuti, primatista italiano nel lancio del giavellotto (1913), a Adolfo Tunesi, medaglia d'oro nel penthatlon alle Olimpiadi di Stoccolma (1912). La palestra sociale è dapprima in via Barbaziana n. 8, poi in via Banzole n. 4. Nel 1904 si trasferirà in un camerone denominato “la Viola”, situato accanto a una stalla nel Prato di San Giuseppe, fuori Porta Saragozza. Nei giorni di mercato il locale verrà occupato da cavalli e biroccini. In seguito sarà la volta di locali, sempre precari, in via Malpertuso, in vicolo Otto Colonne, in via del Pratello, fuori Porta Lame. Gli esercizi all'aria aperta saranno svolti in vari luoghi periferici: ai Prati Garagnani (o dell'Eritrea), fuori Porta Galliera, in Piazza VIII Agosto, ai Giardini Margherita, a San Michele in Bosco, nei Prati di Caprara o di Filopanti, in fondo a via Capo di Lucca. Nel 1911 la Società occuperà finalmente una sala in via Maggia (o via San Gervasio), dietro palazzo Lambertini, sede del Liceo Minghetti. Presto sarà da tutti conosciuta come “la palestra della Sempre Avanti!” Vi si terranno soprattutto incontri di pugilato e di lotta greco-romana. Da qui usciranno campioni quali Aleardo Donati, Federico Malossi, Giuseppe Battistoni e, soprattutto, Francesco Cavicchi, il peso massimo idolo degli sportivi bolognesi, sul trono europeo nel 1955. Rimarranno memorabili gli incontri del campionato a squadre di lotta greco romana contro la Faenza Sportiva.dettagli
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16 maggio 1901Piazza VIII Agosto trasformata in Stadio AtticoIn occasione del Concorso ginnastico internazionale, organizzato dalla Società ginnastica Virtus per le celebrazioni del Trentennale di fondazione, Piazza VIII agosto, già piazza d'Armi, è trasformata in Stadio Attico, con richiami scenografici all'antichità classica. L'arena temporanea è lunga più di 100 metri e contiene oltre 4000 spettatori. Il V Congresso e Concorso Nazionale e Federale Ginnastico in Bologna è inaugurato il 16 maggio, nella chiesa sconsacrata di Santa Lucia, dal sindaco Dallolio. Ugo Gregorini Bingham, uomo facoltoso e innamorato di sport, appena eletto presidente della Sempre Avanti!, offre al Concorso sostegno economico con l'acquisto di numerose azioni, è chiamato a far parte del Comitato Generale e presiede la Commissione Premi. Il 18 maggio il Convegno degli insegnanti di ginnastica rende onore al maestro Emilio Baumann (1843-1916), instancabile promotore dell'attività fisica nelle scuole e fondatore della Virtus. Il 19 maggio oltre 20.000 persone assistono alla sfilata e agli esercizi ginnici nell'arena della Piazzola. Intere famiglie bivaccano sui tetti delle case circostanti. Alle 15,15, al suono della fanfara, inizia la sfilata nello stadio; quindi si succedono gli esercizi collettivi davanti al Conte di Torino. Dopo i discorsi ufficiali, vengono premiate diverse società sportive. A riscuotere i maggiori consensi è la Società Ginnastica Andrea Doria di Genova. Le celebrazioni si concludono con la Grande Gara di Scherma per maestri e dilettanti. Si distingu tra gli altri il virtussino Sileno Fabbri.dettagli
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25 maggio 1901A Molinella i soldati sostituiscono i bracciantiI braccianti di Molinella entrano in sciopero. L'agitazione coinvolge 4800 lavoratori e dura 42 giorni. I lavoratori che non aderiscono allo sciopero vengono duramente boicottati. Secondo una denuncia degli agrari “dove i contadini falciano vanno gli operai con le gambe ignude presso le falci, sfidandoli a proseguire il lavoro, ovvero li circondano caricandoli di ingiurie”. Il conflitto con le forze di polizia culmina il 25 maggio a Marmorta con l'uccisione di un bracciante e il ferimento di numerosi altri. Per far fronte allo sciopero, gli agrari chiedono l'intervento dell'esercito. 600 soldati vengono adibiti ai lavori di trebbiatura e mietitura. L'agitazione si conclude con la sconfitta dei lavoratori.dettagli
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25 maggio 1901Congresso internazionale TuristicoTra il 25 e il 27 maggio si tiene a Bologna il 3° Congresso internazionale Turistico, con rappresentanti dei Touring Club italiani e di parecchi paesi europei. Le staffette di 50 città italiane giungono a Bologna il 25 maggio. Dopo aver sfilato alla Montagnola e lungo via Indipendenza, vengono accolte in Sala d'Ercole dal sindaco Dallolio. La parata è aperta da un battaglione di bersaglieri in bicicletta. Il 26 maggio si svolge una grande sfilata di biciclette nel centro della città e la sera in Sala Borsa è offerto un banchetto con oltre 500 coperti. L'ultimo giorno si svolgono ai Giardini Margherita gare di velocipedi e di nuoto. Tra le varie sfide è molto apprezzata quella per il mezzo più pratico e spedito di trasportare un ferito con una o due biciclette. Un tandem-barella sarà effettivamente realizzato a ridosso della Grande Guerra.dettagli
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20 agosto 1901La nuova cinta daziariaEntra in vigore la nuova cinta daziaria, spostata di circa un chilometro dal perimetro delle antiche mura su cui era precedentemente attestata. L'allagamento è promosso dalla Giunta moderata del sindaco Dallolio, sulla base degli studi di Giuseppe Tanari. Il provvedimento incontra l'ostilità di operatori economici e cittadini, colpiti dai tributi sul consumo di uva e vino e provoca “tumulti popolari”, benché altri generi di prima necessità vengano detassati. Con lo spostamento della cinta daziaria termina la funzione liminare delle mura e delle vecchie porte medievali.dettagli
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24 settembre 1901Il Congresso nazionale di FisicaSi svolge a Bologna dal 24 al 26 settembre la V Assemblea Generale della Società italiana di Fisica (SIF), organizzata e animata dal prof. Augusto Righi (1850-1920). Il professore bolognese è stato tra i fondatori della SIF nel 1897, assieme ad altri illustri colleghi italiani, quali Antonio Pacinotti, Galileo Ferraris, Vito Volterra. I lavori dell'assise sono descritti con articoli e illustrazioni dal “Resto del Carlino” e riportati ampiamente su “Il Nuovo Cimento”. Il 26 settembre i congressisti visitano gli impianti della centrale elettrica del Battiferro, fondata l'anno precedente dall'imprenditore Giuseppe Gallotti nei pressi del Canale Navile.dettagli
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3 ottobre 1901La Società Ginnastica FortitudoNel seno dell'Opera dei Ricreatori del canonico Raffaele Mariotti (1865-1920), nasce la Società Ginnastica Fortitudo, una delle prime società sportive cattoliche in Italia, che viene subito affiliata alla Reale Federazione Ginnastica d'Italia. Primo presidente è l'avvocato Bartolomeo Seganti. La sede sociale è in via Mascarella 24. Nella primavera del 1902, alla presenza del cardinale Domenico Svampa, gli atleti della Fortitudo terranno il loro primo saggio ginnico nel cortile del Ricreatorio di via Frassinago. Dal 1908 la Società, svolgerà la sua attività nella palestra dedicata al benefattore Monsignor Pietro Canetoli in via S. Felice 103.dettagli
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6 ottobre 1901La chiesina di Rubbiani a Sibano di Pian di VenolaLa prima domenica di ottobre è aperta al culto la chiesina di San Giuseppe (a Sibano di Pian di Venola, nei pressi di Marzabotto (BO), di proprietà dell'Opera pia Davia Bargellini. E' l'unica costruzione nuova progettata e realizzata da Alfonso Rubbiani (1848-1913). Edificata "secondo lo stile della Rinascenza bolognese", periodo in cui, secondo Rubbiani, l'arte "fu tutta giovane e nuova", la costruzione rimane stretta tra la strada Porrettana e la linea ferroviaria Bologna-Pistoia. Una parte di essa - l'ampio vano a volte al piano sotterraneo - è adibito a magazzino di legname. Come è avvenuto nel cantiere di San Francesco, anche qui Rubbiani ha chiamato a collaborare diversi artisti: Angelo Minghetti (1822-1885) ha eseguito l'ancona in ceramica dell'altare, alla maniera dei Della Robbia, mentre Achille Casanova (1861-1948) ha dipinto sulla volta un cielo stellato. La chiesina giungerà al secondo dopoguerra senza il tetto e parzialmente diroccata. Nel 1967 la decisione dell'Opera pia di procedere alla sua demolizione sarà parzialmente bloccata dalla Soprintendenza ai Monumenti dell'Emilia.dettagli
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8 novembre 1901La vertenza Massarenti-Barbanti BrodanoGiuseppe Massarenti (1867-1950) è condannato a 14 mesi di reclusione per aver diffamato l'avvocato Giuseppe Barbanti Brodano (1853-1931), consigliere provinciale e importante esponente socialista, in alcuni articoli apparsi nel dicembre 1896 sul periodico "Il Risveglio". Il 23 marzo 1902 il suo ricorso in Appello sarà respinto e verrà spiccato un mandato di cattura nei suoi confronti. Dovrà quindi espatriare in Svizzera per oltre quattro anni. A Lugano eserciterà vari mestieri, quali il facchino e il farmacista. Nel dicembre 1905, grazie a un condono, potrà tornare a Molinella “tra i suoi lavoratori“. L’anno seguente verrà eletto sindaco.dettagli
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24 novembre 1901Primo Congresso nazionale dei Lavoratori della TerraIl 24 e 25 novembre si svolge a palazzo dei Notai il primo Congresso dei Lavoratori della Terra. Il giornale cattolico “L'Avvenire” lo chiama con sarcasmo il congresso dei “socialisti campagnoli”.Partecipano oltre 700 leghe da tutta l'Italia, sotto la presidenza di Andrea Costa e della mondina di Molinella Adalgisa Lipparini. Nasce la Federterra. Ne fanno parte le leghe dei braccianti e salariati agricoli, quelle dei mezzadri, dei fittavoli e dei piccoli proprietari, che coltivano direttamente la terra.Queste organizzazioni si propongono di svolgere azioni di solidarietà, resistenza e cooperazione, con carattere di classe. La Federterra si batte da subito per migliorare le misere condizioni dei lavoratori dei campi, puntando all'elevazione del salario (0,60 lire al giorno per le donne) e alla diminuzione dell'orario di lavoro (circa 14 ore).Fra gli obiettivi a lungo termine è votata anche la collettivizzazione della terra, cosa che provoca l'abbandono del congresso da parte dei repubblicani, che vi avevano aderito.Segretario della Federazione è eletta Argentina Altobelli (1866-1942), che ne rimarrà alla guida per diversi anni. Tra gli organizzatori del congresso c'è anche Francesco Zanardi, futuro sindaco di Bologna, delegato dei braccianti di Molinella.dettagli
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30 novembre 1901Torna "Rigoletto" con Nani e CarusoL'impresa di Giuseppe Belletti porta in scena al Teatro Comunale il Rigoletto di Verdi, che debuttò a Bologna nel 1852. Il giovane baritono parmense Enrico Nani (1872-1944) sostiene la parte del famoso buffone di corte accanto al celebre tenore Enrico Caruso (il Duca) e al soprano Adelina Padovani (Gilda).dettagli
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10 dicembre 1901Alberto Bergamini e la "Terza pagina"In occasione della prima rappresentazione, al Teatro Costanzi di Roma, della tragedia Francesca da Rimini di Gabriele D'Annunzio - con Eleonora Duse come attrice protagonista - il “Giornale d'Italia”, diretto da Alberto Bergamini, decide di dedicare a questo importante evento culturale e mondano l'intera terza pagina, commissionando articoli a vari giornalisti e adottando per l'occasione il carattere tipografico elzeviro. Appare così, per la prima volta, questa pagina speciale, che sarà sviluppata soprattutto dal "Corriere della Sera" e caratterizzerà i giornali italiani del Novecento. Alberto Bergamini (1871-1962) è un giornalista originario di San Giovanni in Persiceto (BO). Ancora giovanissimo fu nominato corrispondente del "Resto del Carlino" dal suo primo direttore, Cesare Chiusoli. Nel 1898, dopo un periodo al "Corriere del Polesine" di Rovigo, fu assunto da Luigi Albertini nella redazione romana del "Corriere della Sera". Dal novembre 1901 è direttore e amministratore del "Giornale d'Italia", il quotidiano voluto dai politici conservatori Sidney Sonnino e Antonio Salandra, esponenti della Destra storica, e finanziato da ambienti aristocratici e imprenditoriali della capitale.dettagli
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12 dicembre 1901Prima trasmissione telegrafica di Marconi attraverso l'AtlanticoAlle ore 12 del 12 dicembre, nella stazione di St. John's, sull'isola canadese di Terranova, dove per mezzo di un aquilone ha alzato un'antenna di 180 metri, Guglielmo Marconi riceve i tre punti della lettera “S” trasmessi dalla stazione radio di Poldhu in Cornovaglia. Si tratta della prima trasmissione telegrafica transatlantica. Il segnale ha percorso con successo una distanza di circa 3.000 chilometri. Il "New York Times" parla dell'esperimento come della più straordinaria conquista scientifica dell'epoca. Il processo che ha portato all'invenzione della radio, intrapreso a partire dal 1895 da Marconi, con le prime prove nella villa paterna di Pontecchio, può dirsi concluso. Il 16 dicembre 1902 sarà completata la prima trasmissione transatlantica bilaterale, tra la stazione di Glace Bay, nel territorio canadese della Nova Scotia, e quella inglese di Poldhu. La fama del giovane inventore bolognese sarà tale, che il disegnatore A. Majani (Nasica), dopo il crollo del campanile di S. Marco a Venezia (14 luglio 1902), proporrà una ironica sostituzione con quello .. di “San Marconi”, in pratica una grande antenna telegrafica. Il 16 ottobre 1907, dopo ulteriori perfezionamenti dei dispositivi, sarà inaugurato il primo servizio pubblico di radio-telegrafo tra Europa e America. Da questo momento varie società finanziarie inglesi e americane si contenderanno, con operazioni al limite della legalità, i diritti di sfruttamento dell'invenzione di Marconi, il quale avrà modo di dimostrarsi, oltre che valente scienziato, anche abile uomo d'affari.dettagli