Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1900Nuova sede del Collegio Ungarelli a Porta Santo StefanoIl collegio Ungarelli si trasferisce da via San Vitale - dove occupava, presso il torresotto del Mille, l'ex palazzo Martinetti, con prezioso giardino - in un grande stabile fuori porta Santo Stefano. Meno famoso e rinomato del collegio San Luigi dei Barnabiti, è comunque un istituto d'avanguardia, con centinaia di alunni, grandi aule, gabinetti scientifici e persino la banda musicale. Tra le notevoli spese sostenute dalle famiglie c'è anche quella della divisa di foggia militare, con il cappello piumato alla bersagliera. Nel parco del collegio è aperta una "vasca natatoria", che utilizza l'acqua della vicina canaletta di Savena. Dopo la chiusura dell'istituto, nel 1928, l'invaso sarà utilizzato per la lavorazione e la depurazione delle spugne di mare.dettagli
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1900La "Strenna universitaria"Edita da Edmondo Chappuis (1874-1912), studente di Veterinaria, poi editore e litografo di fama, è pubblicata a Bologna la “Strenna universitaria”. Ha per scopo principale quello di raccogliere fondi per gli studenti poveri dell'Alma Mater, in pericolo di trasferirsi in altri atenei, che già danno sussidi. La rivista si avvarrà del contributo dei migliori illustratori bolognesi - da Nasica (1867-1959) a Luigi Bompard (1873-1953), da Tullo Golfarelli a Roberto Franzoni (1886-1960) - e ospiterà scritti di noti autori, quali Vamba, Carolina Invernizio, Fogazzaro, e di illustri professori, come Bombicci e Carducci.dettagli
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1900Restauro della chiesa di Santa Maria degli AngeliLa facciata della chiesa di Santa Maria degli Angeli, risalente al XV secolo, è restaurata tra il 1899 e il 1900 dall'arch. Collamarini, che progetta due finestre ad arco tondo ai lati della porta d'ingresso. Dopo la sua partenza, il lavoro è portato a termine da Alfonso Rubbiani. Secondo Guido Zucchini il risultato finale è elegante, ma le parti di imitazione superano quelle indicate dalle tracce ritrovate. Edoardo Collamarini (1863-1928) è uno degli artefici più apprezzati del periodo. E' stato collaboratore di Rubbiani in San Francesco. Già insegnante all'istituto Aldini Valeriani, è ora all'Accademia di Parma. Passerà in seguito a quella bolognese, della quale diventerà direttore nel 1913. Tra le sue opere vi sono i nuovi istituti universitari di via Irnerio, il palazzo delle provincie di Romagna e soprattutto la chiesa del Sacro Cuore e l'istituto salesiano fuori porta Galliera.dettagli
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1900Le officine CevolaniEdoardo Cevolani (1866-1934) apre in via Farini una officina per la riparazione e costruzione di biciclette, motociclette e macchine turabottiglie. Figlio del maniscalco di Alberone di Cento, Edoardo ha abbandonato la fucina del padre e si è perfezionato lavorando in numerose botteghe artigiane e al Pirotecnico. Ha inoltre frequentato i corsi serali delle Aldini Valeriani, mettendosi poi in proprio. Dopo la sua scomparsa, sotto la guida di Luigi Samoggia e Armando Pazzaglia, suoi diretti collaboratori, la Cevolani diventerà officina meccanica di precisione e laboratorio elettrotecnico. Produrrà strumenti per l'antropometria, la psicometria e la medicina sportiva, avendo come committenti alcuni stabilimenti militari e la Scuola di Ingegneria. Dal 1934 si specializzerà nella fabbricazione di macchine automatiche per il confezionamento di scatolette metalliche ad uso alimentare e industriale. Durante la seconda guerra mondiale produrrà, tra l'altro, ricambi per le macchine del carnificio militare di Casalata. Nel 1999 l'azienda, con stabilimento in via Donato Creti, sarà acquisita dal gruppo Pelliconi, leader mondiale per la produzione di tappi a corona, e poco dopo trasferita a San Lazzaro. La grande fabbrica della Bolognina sarà abbattuta nel 2013 per far posto ad abitazioni.dettagli
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1900Marcello Dudovich e i manifesti delle Feste di PrimaveraIl giovane cartellonista Marcello Dudovich (1868-1962), da poco a Bologna come dipendente dello stabilimento tipografico di Edmondo Chappuis, vince il concorso della Società per il Risveglio cittadino per il manifesto delle Feste di Primavera bolognesi. Senza falsa modestia commenterà: "I manifesti erano molti, e benché tutti di bolognesi nessuno esprimeva artisticamente né il concetto né Bologna. Fra tutti questi 15 cartelloni, il mio - simile a stella solitaria e luminosa in una notte buia - irradiava". Il successo in questo concorso si ripeterà negli anni successivi. L'artista triestino rimarrà in città fino al 1905, frequentando l'ambiente scapigliato e goliardico degli studenti universitari e lasciando, con il suo estro grafico, una viva testimonianza della belle époque petroniana. "Bologna era bella e gaudente" - dirà poi - "si faceva un gran passeggiare sotto i portici del Pavaglione e alla Montagnola. I goliardi erano i miei amici ed erano i padroni della città. Conobbi (tutti erano alla mano allora) Carducci, Oriani, Stecchetti, Panzacchi, Respighi, Murri, Federzoni, Lipparini. Conobbi anche colei che molti anni dopo doveva diventare mia moglie". Elisa Bucchi, una bella ragazza "bruna e sottile", sarà il suo soggetto preferito: "Nei miei disegni di donna ho sempre ritratto lei, la sua figura elegante, il suo naso leggermente aquilino, il portamento fiero della sua testa". Saranno famose le sue illustrazioni per il periodico umoristico "Italia ride", uscito nei primi mesi del 1900 e giudicato tra i giornali più interessanti del periodo liberty. I suoi manifesti per Chappuis conterranno sempre “frammenti ottimali di gioia vitalistica (e ovviamente consumistica), sottolineata dall'uso di colori chiari e luminosi” (Storelli). Il rapporto fruttuoso con l'editore alla fine, però, si logorerà, tanto che "l'esile, biondo, pallidissimo giovine" vivrà come una liberazione l'opportunità di un incarico per l'editore genovese Armanino. Dopo l'esperienza nel capoluogo emiliano si affermerà come uno dei grandi grafici pubblicitari italiani.dettagli
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1900Villa GinaAttilio Muggia (1859-1936) progetta a Borgo Panigale Villa Gina (o Villa Flora). Si tratta del primo edificio civile nel bolognese dotato di strutture in calcestruzzo armato, oltre che di numerose soluzioni tecniche moderne. L'impianto piuttosto rigido è compensato da una decorazione varia, in cui ad “elementi dell'abituale formulario floreale” del liberty si alternano richiami all'antico Egitto. Gli interni sono opera del pittore Antonio Mosca (1870-1951). Il committente della villa è il conte Cosimo Pennazzi, avvocato e direttore della Società Coloniale Cementi di Alessandria d'Egitto, che l'ha dedicata alla moglie. Dopo il ritorno di Pennazzi in Africa, la proprietà passerà di mano diverse volte. Nel tempo l'edificio ospiterà un asilo e una casa di cura, mentre durante la seconda guerra mondiale servirà all'Aeronautica militare. Nel 1983 il regista Pupi Avati girerà nella villa ormai in rovina uno dei suoi film di genere horror.dettagli
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1900Il marchese Sassoli dè Bianchi rileva la ButonIl marchese Filippo Sassoli dé Bianchi rifonda la distilleria di liquori Buton, nata nel 1820 dal sodalizio fra il reduce napoleonico Jean Bouton (1831-1869) e il pasticcere Giacomo Rovinazzi (1834-1912). Dal 1830 la Gio. Buton s.p.a ha sede a Bologna in viale Pietramellara, dove ha prodotto distillati di grande successo, come l'Amaro Felsina, la Crema Cacao, il Cognac Buton, la Coca Boliviana e persino uno sciroppo a base di gomma, descritto come "preservativo sovrano contro le malattie di petto". La ditta partecipa nel 1900 all'Esposizione Universale di Parigi con un fastoso chiosco in stile liberty, opera di Ermete Maccaferri, premiato con medaglia d'oro. Sassoli dé Bianchi promuoverà nel mondo il marchio Buton con gli efficaci manifesti in stile liberty firmati da Marcello Dudovich (1878-1962).dettagli
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1900Cancellate in ghisa alla Banca d'ItaliaAll'ingresso della sede bolognese della Banca d'Italia, costruita tra il 1861 e il 1864 dall'architetto Antonio Cipolla (1822-1874) in piazza Cavour, vengono montate massicce cancellate in ghisa, prodotte dalla fonderia Calzoni. Costituiscono un valido esempio della perfezione tecnica raggiunta dalla ditta bolognese in questo campo.dettagli
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1900Montagna e Stiancon campioni della lottaNelle gare di lotta organizzate a Milano dalla neonata “Gazzetta dello Sport” Achille Montagna conquista il titolo italiano assoluto, battendo in finale Riccardo Giovannini, detto “Stiancon”. Entrambi sono bolognesi e alfieri della Virtus. La lotta greco romana si sta affermando a Bologna e in Italia come una vera disciplina sportiva. Fino a poco tempo prima i lottatori erano solo “uomini forzuti” che si esibivano nelle piazze e nelle fiere di paese con numignoli come la Pantera Nera o il Massacratore del Sahara. Montagna non disdegna di esibirsi in prove di forza - braccio di ferro, rottura di catene, sollevamento di pesi - alla Montagnola o all’Arena del Sole. “Essere Montagna” sarà a lungo a Bologna sinonimo di uomo invincibile. Riccardo Giovannini è l’idolo dei popolani del Borgo San Pietro. Il suo nomignolo, Stiancon, significa in bolognese “quello che rompe tutto”, soprattutto gli avversari che osano sfidarlo. Dal 1902 al 1909 figurerà nel cartellone del Politeama Felsineo, esibendosi negli intermezzi degli spettacoli.dettagli
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6 gennaio 1900La rivista umoristica "Italia ride"Amilcare Zamorani, direttore e proprietario del “Resto del Carlino”, fonda “Italia Ride”, periodico umoristico in stile liberty, stampato su carta di lusso e a tre colonne. Vi collaborano i migliori grafici e disegnatori presenti a Bologna, come Augusto Majani e Alfredo Baruffi - veri elementi trainanti del gruppo - Marcello Dudovich, Luigi Bompard, Ugo Valeri, Bebè Ferraguti. Le loro illustrazioni accompagnano i brani di alcuni tra gli scrittori più in voga: Luigi Capuana, Ugo Ojetti, Lorenzo Stecchetti, Giovanni Pascoli, Alfredo Oriani, Luigi Federzoni. Paragonata alla più nota "Simplicissimus", la rivista, molto raffinata, ma anche troppo costosa, rimarrà in parte invenduta ed sarà costretta a chiudere in un mare di debiti dopo soli sei mesi (26 numeri, dal 6 gennaio al 30 giugno 1900). Tra i motivi del fallimento vi è forse quello di essere ancora troppo legata allo “spirito di campanile” delle precedenti pubblicazioni locali, ma al contempo di essere troppo nuova per i lettori bolognesi, legati a un certo tipo di pubblicazioni umoristiche e satiriche (Storelli).dettagli
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28 marzo 1900L’Istituto delle Piccole Sorelle dei PoveriSu disegno di Giuseppe Gualandi viene costruito l’Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri nei pressi di porta San Felice. Questo ordine religioso, chiamato a Bologna dai cardinali Battaglini e Svampa, e presente in città dal 1895, segue la regola dettata da Suor Maria della Croce (Jeanne Jugan, 1782-1879). Suo scopo principale è offrire ospitalità agli anziani indigenti. Il nuovo edificio è occupato dal 28 marzo 1900. Nel 1902 il card. Svampa consacrerà la cappella. Il complesso, circondato da un ampio spazio verde, con orto e frutteto, sarà terminato nel 1912 e poi radicalmente ristrutturato negli anni Settanta.dettagli
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6 aprile 1900Grande serata di piano con MartucciIl 6 aprile Giuseppe Martucci, direttore del Liceo musicale e del Teatro comunale, conduce una serata musicale con opere di Paisiello, Beethoven, Schumann, Wagner e il Concerto per tre cembali in re minore di Bach. Il maestro contrappunta al pianoforte con tre dei suoi migliori allievi: Bruno Mugellini, Guido Alberto Fano e Filippo Ivaldi. Nel 1902 Martucci lascerà Bologna per assumere la guida del Conservatorio di Napoli, sua città natale.dettagli
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8 aprile 1900Comizio contro la tassa di ricchezza mobile per gli operaiL’8 aprile si tiene a Bologna un comizio pubblico contro la tassa di ricchezza mobile per gli operai.dettagli
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15 aprile 1900Le campane di Galliera all'Esposizione Universale di ParigiLe campane fabbricate da Giuseppe II Brighenti (1852-1910) per la chiesa di Santa Maria (o Beata Vergine del Carmine) di Galliera ottengono una medaglia d’argento all’Esposizione Universale di Parigi. Suddivise in grossa (SOL3 636 kg), mezzana (LA3 440 kg), mezzanella (SI3 312 kg) e piccola (RE4 201 kg) costituiscono la configurazione classica del concerto alla bolognese. Sono difficili da suonare “a doppio” anche per le notevoli vibrazioni provocate nel campanile. Durante la seconda guerra mondiale scamperanno miracolosamente alle requisizioni belliche grazie all'intervento di Don Nello Bagni. L’ elegante campanile gugliato di Santa Maria di Galliera, dedicato al Cristo Redentore, sarà completato nel 1901 secondo il progetto del capomastro arch. Giacomo Benfenati. Sorgerà poco distante dalla nuova, imponente chiesa parrocchiale, che nel 1895 ha sostituito l’originaria del XIII secolo gravemente danneggiata dalle inondazioni del Reno.dettagli
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11 maggio 1900Concerti di Mascagni al DuseAl teatro Duse si tengono alcuni concerti promossi dalla Società per il Risveglio Cittadino e condotti da Pietro Mascagni (1863-1945). Il maestro sarà più volte a Bologna negli anni successivi: ad esempio nel 1915, allorquando dirigerà al Comunale il Mosè di Rossini, ultima opera rappresentata prima della guerra mondiale. Tornerà nel 1935, portando a Bologna il suo Nerone, pochi mesi dopo il debutto alla Scala.dettagli
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12 maggio 1900Esposizione Nazionale di Orticoltura e FloriculturaLa Regina Margherita inaugura il 12 maggio l'Esposizione Nazionale di Orticoltura e Floricoltura. Nei giardini della Montagnola sono allestiti dodici padiglioni. Quello centrale, a base poligonale, è coperto da una cupola sormontata da una grande stella e ha un fregio decorato con pavoni dipinti. Durante la manifestazione, illustrata da un bel manifesto di Marcello Dudovich, si svolgono sfilate di fiori, corse di carrozze, di automobili e biciclette e vari spettacoli. Dall'ingresso si accede alla Birraria Caffè Ristorante Eden, che svolge servizio esclusivo per la fiera, con Birra di Reininghaus e Gelateria elettrica. Il prezzo dei pranzi o delle colazioni comprende anche l'ingresso ai giardini e al Teatro dell'Eden. L'Esposizione ospiterà oltre 100.000 visitatori e sarà ricordata anche da un francobollo commemorativo,dettagli
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12 maggio 1900Il cinematografo GiganteIl cinematografo Gigante fuori Porta D'Azeglio è la prima sala a Bologna specializzata in proiezioni filmiche. E' in grado di offrire tre spettacoli al giorno su argomenti vari. Propone, tra gli altri, il film Cendrillon, di George Mélies, realizzato nel 1899 con una pellicola lunga 250 metri, in cui per la prima volta una storia vera e propria si sostituisce a una serie di quadri senza un filo logico.dettagli
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16 maggio 1900La Scuola superiore di AgrariaSotto gli auspici del sindaco Luigi Tanari è inaugurata la nuova Scuola superiore di Agraria, finanziata dalla Cassa di Risparmio di Bologna. La sede provvisoria è a Palazzo Lambertini in via Belle Arti. Nel 1907 la Scuola sarà trasferita nella Palazzina della Viola, vicino all'Orto Botanico di via Irnerio, resa di nuovo agibile dopo un accurato restauro ad opera di Guido Zucchini (1882-1957) e Augusto Peli. Delizia suburbana dei Bentivoglio, risalente al XV secolo, nell'Ottocento la Palazzina della Viola aveva ospitato la Scuola Agraria di Filippo Re (1763-1817) e la Scuola di Applicazione per Ingegneri. I lavori di recupero saranno completati nel 1928 con il restauro degli affreschi originali di Prospero Fontana (1512-1597) nella sala grande. Un ricordo della fondazione della Scuola superiore di Agraria è in una bella lapide murata nel pianerottolo della sede centrale della Cassa di Risparmio in via Farini. E' opera dell'ing. Edoardo Collamarini e dello scultore e medaglista Giuseppe Romagnoli.dettagli
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16 maggio 1900Torneo nazionale di schermaLa Società Bolognese di Scherma organizza dal 16 al 20 maggio un torneo nazionale sotto l'Alto Patronato del Conte di Torino. Le gare si svolgono nel salone della società a Palazzo Bonavia, in via Riva Reno 77. Dei 120 iscritti solo 82 sono effettivamente presenti. Il 1° premio è vinto dal sig. Luigi Zangheri di Bologna.dettagli
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26 maggio 1900Le Feste AutomobilisticheIl Circolo Automobilistico Emiliano e la Società per le corse e le fiere organizzano a Bologna le Feste Automobilistiche. Sono in programma: una esposizione di vetture in palazzo Giordani (piazza XX Settembre), una prova di guida, o “concorso di dirigibilità”, una gara sul miglio all'Ippodromo Zappoli e una attesissima Corsa di Velocità su strada. Nell'occasione appare per la prima volta in città, precisamente sulla porta san Felice, un grande cartello stradale, a cura del Touring Club Italiano, che indica le località raggiungibili percorrendo la via Emilia verso Modena, a partire dal comune di Borgo Panigale.dettagli
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3 giugno 1900Elezioni politicheDopo la dura battaglia parlamentare sulle leggi eccezionali volute dal capo del governo Luigi Pelloux (1839-1924), il 18 maggio la Camera dei Deputati viene sciolta. Alle elezioni politiche che si tengono dal 3 al 10 giugno, presentate dal generale come un pronunciamento “pro o contro le istituzioni”, la sinistra democratica ottiene 95 seggi. 32 sono gli eletti del Partito Socialista. Degli otto collegi di Bologna, due sono conquistati dai socialisti e altri due dall'opposizione costituzionale. Nel collegio di Budrio viene nuovamente eletto Andrea Costa (1851-1910), che opta per il collegio di Imola, lasciando il posto a Leonida Bissolati (1857-1920), personaggio di rilievo del Partito socialista ed ex direttore dell' "Avanti!".dettagli
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8 giugno 1900Il Comune riscatta l'Officina del GasNella seduta dell'8 giugno il Consiglio comunale approva, con 33 voti favorevoli e solo 9 contrari, la municipalizzazione del servizio di somministrazione del gas per l'illuminazione e altri usi. La concessione alla Società Ginevrina è riscattata prima della scadenza, prevista al 1912. Nasce l'Azienda Municipalizzata del Gas, la prima in Italia. Presidente è Annibale Calzoni. L'Officina del Gas è in funzione dal 1846 in viale Berti Pichat, nell'area compresa tra le porte San Donato e Mascarella. Con la municipalizzazione passano al Comune anche i circa 100 operai "accenditori". Sono divisi in quattro "quartieri", uno per ogni zona della città. Oltre all'accensione e allo spegnimento, sono loro assegnati anche compiti di controllo, riparazione, pulizia periodica dei lampioni.dettagli
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1 luglio 1900La centrale del Battiferro e altri impianti per l'energia elettricaSul canale Navile entra in funzione una centrale elettrica. Una “Società dello Sviluppo”, della quale fa parte la ditta Ganz di Budapest, acquista dal marchese Mazzacorati il mulino e le pile da riso esistenti presso il sostegno del Battiferro e fa scavare accanto ad esso un condotto per alimentare una turbina idraulica. La centrale si configura come un impianto “misto”. Nel grande locale interno vi sono quattro alternatori azionati da generatori a vapore e uno mosso dalla turbina idraulica. L'incarico per la distribuzione dell'elettricità prodotta dall'impianto è affidato alla SACE (Società anonima cooperativa di elettricità), fondata nel 1899 dall'industriale di laterizi Giuseppe Galotti. Prima di questa centrale, a Bologna sono stati avviati solo modesti impianti sperimentali. Dal 1897 una dinamo in via delle Moline illumina alcune case in via Repubblicana (poi via A. Righi), mentre a porta Lame un piccolo generatore dà luce all'Albergo Italia. L'Istituto ortopedico Rizzoli è servito da un impianto installato dal 1899 nell'Opificio della Grada. Presso il mulino Poggioli, a Porta Galliera, sono in funzione dal 1898 due alternatori trifase, che portano energia elettrica all'Albergo Brun, al Teatro Eden in via Indipendenza e ad alcuni negozi del Mercato di Mezzo. Altri piccoli impianti (Aldrovandi, Cristofori, ecc.) forniscono elettricità ad opifici quali la tipografia del "Resto del Carlino", la stazione ferroviaria, la fabbrica Calzoni e il Pirotecnico. La ditta Ganz si propone anche di installare lampade elettriche ad arco nel centro cittadino, in sostituzione dei lampioni della Compagnie Genevoise de l'Industrie du Gas. Nel 1901 la centrale del Battiferro sarà visitata dai fisici italiani riuniti nel loro V Congresso nazionale. Ad accompagnarli sarà il prof. Augusto Righi (1850-1920), docente dell'Alma Mater ed eminente scienziato.dettagli
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8 luglio 1900Monumento a GaribaldiIn via Indipendenza, davanti all'Arena del Sole, viene inaugurato il monumento equestre a Garibaldi, opera dello scultore Arnaldo Zocchi (1862-1940). Il discorso ufficiale è tenuto dal prof. Dioscoride Vitali, ex garibaldino e massone, presidente del Comitato di associazioni popolari, che hanno promosso l'iniziativa. Partecipano alla solenne manifestazione molte rappresentanze operaie della città e della provincia. Il deputato Andrea Costa parla alla folla in nome dei socialisti imolesi. La statua dell'Eroe dei Due Mondi, è stata collocata, dopo lunghe discussioni, al posto di quella di Ugo Bassi, trasferita davanti alla caserma San Gervasio. Alla giuria e allo scultore non è piaciuta la scelta iniziale di piazza XX Settembre, né quella successiva della Montagnola. La sistemazione diventa anche il soggetto di una divertente commedia di Alfredo Testoni, In dovv s'mett Garibaldi?, rappresentata con successo al teatro Contavalli il 17 marzo, in cui a dibattere sul destino del Garibaldi a cavallo sono le altre statue bolognesi.dettagli
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13 agosto 1900Fallisce il lungo sciopero nelle risaie di MolinellaMigliaia di mondine e garzoni scendono in sciopero, nella terza decade di giugno, nelle risaie della zona di Molinella. Dopo due giorni di lotta ottengono un aumento parziale della paga. Dal 13 agosto incrociano le braccia i mietitori di riso, che chiedono il rispetto delle tariffe concordate nel 1897 - annullate durante la grande repressione del 1898 - e il riconoscimento delle commissioni designate dai lavoratori. Nel timore di perdere il prodotto, gli agrari si rivolgono al governo, affinchè mandi soldati a sostituire gli scioperanti. Trecento militari dotati di falcetti e grandi cappelli di paglia provvedono alla mietitura. Lo sciopero si estende fino a coinvolgere alcune migliaia di lavoratori di Molinella, compresi gli addetti ai lavori di arginatura del fiume Reno. I padroni delle risaie continuano però a pagare i soldati (il governo ne invia altri duemila) e quindi centinaia di crumiri provenienti dai territori limitrofi. Dopo trenta giorni di sciopero, i braccianti molinellesi sono costretti a rinunciare alla lotta, non avendo ottenuto alcuna concessione dai proprietari e dal governo. La battaglia sindacale comporta, tuttavia, un grande risveglio politico, che permette ai socialisti di conquistare nel 1900 per la prima volta il comune di Molinella. L'avv. Luigi Ploner viene eletto sindaco e Giuseppe Massarenti diventa consigliere comunale. Secondo i giornali borghesi “se l’Emilia è la terra classica dello sciopero rispetto ad altre regioni, Molinella è il centro e il focolare del classicismo”.dettagli
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19 agosto 1900Commemorazione di Umberto INella basilica di San Petronio si tengono solenni onoranze funebri per Re Umberto I ucciso il 29 luglio a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci. Alla sera al Teatro Comunale Enrico Panzacchi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, tiene “un patriottico discorso” sul sovrano defunto. Per l’occasione a Bologna i negozi rimangono chiusi. Anche il Caffè dell’Aurora, di fronte al teatro, privo di porte poiché di norma è in attività 24 ore su 24, chiude il vano d’ingresso con una serranda improvvisata di assi di legno.dettagli
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11 settembre 1900Cinegiornale al Teatro DuseAl Teatro Duse, su un telone steso davanti al palcoscenico, viene proiettato uno dei primi cinegiornali. Un brano illustra la visita di Umberto I (1844-1900) alla nave Lepanto. Un altro mostra i funerali del re dopo l'attentato dell'anarchico Gaetano Bresci (1869-1901), avvenuto il 29 luglio precedente. Le immagini poco chiare sono da imputare - secondo gli organizzatori della serata - alla giornata piovosa in cui la cerimonia funebre si è svolta. Il pubblico intervenuto applaude comunque entusiasta.dettagli
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23 settembre 1900L'Esposizione Provinciale OperaiaLa Società di Mutuo Soccorso Gioacchino Napoleone Pepoli, che quest’anno festeggia il ventesimo anniversario della sua fondazione, organizza la seconda Esposizione Provinciale Operaia. La manifestazione, pensata per valorizzare “l'opera individuale e manuale dell'operaio dipendente”, si svolge dal 23 settembre al 18 novembre nel Salone del Podestà e nella Sala di Palazzo dei Notai, dove sono esposti i lavori femminili. Il lavoro artigianale è il tema dominante: prodotti di tappezzeria, carrozzeria, selleria, ebanisteria, ricami, pitture, arti applicate, strumenti musicali ed agricoli rappresentano le ditte bolognesi. La prima Esposizione si è tenuta nel 1886 nelle sale di Palazzo Pepoli, messe gentilmente a disposizione “da quella illustre famiglia”.dettagli
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4 novembre 1900I socialisti trionfano a MolinellaNelle elezioni municipali del 4 novembre i socialisti trionfano a Molinella. La lista guidata dall’avvocato Luigi Ploner (1871-1926) raccoglie 478 voti su 755 e si aggiudica 22 seggi su 30. Nei giorni successivi le strade della cittadina sono percorsi da cortei popolari. Si festeggia con brindisi nelle osterie fino a tarda ora, bandiere rosse e canti delle mondine. Il 12 novembre si insedia il nuovo consiglio e Ploner viene eletto sindaco.dettagli
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17 novembre 1900Caruso e Borgatti cantano al ComunaleDal 17 novembre il Teatro Comunale ospita la Tosca, ultima fatica di Giacomo Puccini, diretta dal maestro Leopoldo Mugnone. Il grande tenore Enrico Caruso (1873-1921) interpreta Cavaradossi con successo, accanto alla bellissima Ada Giachetti e a Eugenio Giraldoni. Nella stessa stagione viene eseguita l'Iris di Pietro Mascagni. Nelle vesti di Osaka ineguagliato interprete è Giuseppe Borgatti (1871-1950), mentre Musmè è la mirabile Maria Farneti. L'opera sarà replicata all'inizio del 1907 al Teatro del Corso, con Mascagni sul podio in alcune repliche. Caruso farà furore a Bologna anche nella stagione di autunno del 1901, nella Traviata e nel Rigoletto di Giuseppe Verdi. In questa ultima opera dovrà concedere numerosi bis dell'aria La donna è mobile, chiusa ogni volta "con un Do di una potenza straordinaria".dettagli