L'Università chiusa per lutto dopo le cannonate di Bava-Beccaris a Milano
Dopo i moti popolari di Milano, durante i quali il generale Bava-Beccaris ha ordinato di aprire il fuoco sulla folla con l'artiglieria, lasciando sul terreno oltre cento morti e quattrocento feriti, l'Università bolognese viene chiusa in segno di lutto per ordine del Rettore Vittorio Puntoni.
In risposta, la polizia cinge d'assedio l'Ateneo. Contro l'eccidio milanese scioperano anche gli operai delle officine Calzoni e De Morsier e di altri stabilimenti cittadini.
Il 9 maggio a Bologna la polizia chiude il Circolo Educativo Socialista. Nei giorni seguenti saranno sciolte numerose altre associazioni della sinistra e sospesi i giornali democratici e socialisti.
Per i "tumulti della fame", oltre trecento dirigenti socialisti e democratici della città e della provincia saranno arrestati e accusati di attentato contro il potere statale. Tra essi i responsabili della camera del lavoro bolognese, sciolta d'imperio, compreso il segretario Romeo Mingozzi (1853-1943).
In Romagna - a Bagnacavallo e Faenza - la rivolta popolare per il caro pane avrà esiti sanguinosi. La repressione governativa sarà ovunque durissima con circa 600 anni di prigione comminati ai manifestanti.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 81
- Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 90
- Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. I, p. 61
- Di primo in primo maggio. Cento 1° maggio a Bologna e dintorni, 1890-1990, a cura di Luigi Arbizzani, Casalecchio di Reno, Grafis – Bologna, Provincia, 1990, p. 55
- Vittorio Emiliani, Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi, Ravenna, Longo, 1995, p. 21
- Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966, pp. 185-191