Le fonti di Barbianello
L'acqua da tavola Barbianello ottiene la medaglia d'oro alla Prima Esposizione campionaria internazionale di Roma del 1898-99. Nel 1900 vincerà la medaglia d'argento all'Esposizione d'igiene di Napoli.
Trovata nel 1857 ad appena un chilometro dal centro cittadino la fonte di Barbianello è divenuta nel corso dell'Ottocento una delle mete preferite dei bolognesi per le gite fuori porta.
E' particolarmente cara ai fidanzati, che con la scusa di bere qualche bicchiere, hanno occasione di appartarsi in un boschetto lungo la strada.
Per i più pigri è messo in servizio un omnibus da piazza Nettuno. Lo chalet-ristorante vicino alla sorgente, “una casetta pretenziosa con una stretta scalinata” (Lucchini), accoglie tutto il giorno gli occasionali "pellegrini".
Una pubblicità del 1882 annuncia che "gli accorrenti troveranno anche il modo di fare una colazione con vivande rifredde preparate e somministrate dal conduttore del Ristorante Stelloni", cioè buon vino di collina, fragranti crescentine e panini imbottiti alla mortadella.
La fonte è aperta d'estate fino alle dieci di sera. Con due soldi si riceve all'ingresso un cartoncino su cui è stampato: "bibita"; ma la bibita è semplice acqua fresca e limpida, "con un sapore di chiodi arrugginiti" (Cenacchi).
L'acqua ferruginosa di Barbianello, particolarmente indicata per le persone inappetenti, è inviata anche alle terme di Montecatini e di Porretta.
Secondo la statistica del Regno sulle acque minerali del 1868, se agitata "lascia sfuggire molte bollicine di gas acido carbonico". Oltre che per le "alterazioni delle funzioni digerenti", si usa anche "nelle affezioni vascolari, atonie, affezioni glandulari, linfatiche, epatiche e spleniche".
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 32 (foto: l'omnibus per Barbianello), 97 (foto: Ristorante delle Fonti di Barbianello)
- Alessandro Cervellati, Bologna grassa, Bologna, Tamari, 1963, pp. 150-151
- La collina di Bologna, testo di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1992, pp. 36-39
- La collina di Bologna. Un patrimonio naturale per tutta la città e i suoi abitanti, Bologna, Graficoop, stampa 1983, pp. 201-202
- Tiziano Costa, Olindo Guerrini e il suo tempo alias Lorenzo Stecchetti, Bologna, Costa, 2016, pp. 75-77 (foto)
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- L'Emilia Romagna com'era. Alberghi, caffè, locande, osterie, ristoranti, trattorie. Sulle tracce di un passato recente alla riscoperta dei segni mutati o cambiati di una secolare tradizione d'ospitalità, a cura di Alessandro Molinari Pradelli, Roma, Newton Compton, 1987, pp. 62-64
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- Antonio Perone, Dizionario universale topografico storico fisico-chimico terapeutico delle acque minerali (...) in tutte le provincie italiane, Napoli, Tipografia di Angelo Trani, 1870, pp. 222-223
- Angelo Rambaldi, Bologna città delle terme. Da dove è cominciata la storia, Bologna, s.e., 2015, pp. 19-22
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