Rivolta nel riformatorio
Il direttore Gaetano Monzoni, nell’intento di “togliere gli abusi” nel carcere minorile di San Lodovico, dispone la separazione rigorosa di adulti e ragazzi e una diminuzione della razione giornaliera di pane.
All’interno dell’istituto si crea un generale malcontento. Una sommossa è sventata in gennaio, seguita da numerose punizioni.
Il 30 marzo, mentre la maggior parte dei sorveglianti sono a pranzo, alcuni reclusi penetrano in un magazzino e portano via bastoni e verghe di ferro. Al grido di “ci siamo, ci siamo” accorrono altri rivoltosi. Vengono rotti vetri e fracassate serrande. Una guardia è gravemente ferita.
Il tumulto viene sedato a fatica con l’arrivo di rinforzi. Per quasta vicenda venticinque reclusi verranno processati e condannati. Il direttore sarà trasferito d‘urgenza alla Casa di Detenzione di Castelfranco Emilia.
Martina Giovannini, Per una storia degli istituti penali per i minorenni. Il caso di Bologna, in: “Historia et ius”, 6 (2014), paper 11 (www.historiaetius.eu), pp. 1-23