Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1890Scatole di lattaFilippo Benfenati, un ex merciaio divenuto imprenditore, produce parecchie migliaia di scatole di latta, grazie ad un brevetto rilasciato nel 1890. Le scatole servono per conservare e spedire in tutto il mondo mortadelle e salumi, ma anche lucido da scarpe, medicine e pomodori. Da alcuni anni è attivo anche lo Stabilimento Fratelli Nenzioni, specializzato in scatole bianche o cromolitografate, molto adatte per i prodotti alimentari. Si calcola che alla fine dell'Ottocento in città si producano ogni anno più di due milioni di scatole, di cui circa 500.000 solo per la mortadella.dettagli
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1890I sindaci contro la crisiI sindaci della provincia di Bologna si riuniscono allo scopo di “avvisare ai mezzi migliori per provvedere alla crisi economica”, che minaccia soprattutto l'esistenza dei braccianti della bassa pianura. E' espressa per la prima volta la volontà di adottare una linea comune di intervento. In questo periodo l'amministrazione imolese assicura direttamente il pagamento di alcune giornate di lavoro ad una sessantina di braccianti, mentre esorta ripetutamente il Governo a finanziare opere idrauliche e stradali. Il sindaco di Imola Ugo Tamburini (1850-1914), politicamente vicino ad Andrea Costa e a Luigi Sassi, si preoccupa di seguire la sorte degli operai, che emigrano verso la Toscana in cerca di lavoro. Telegrafa, ad esempio, al sindaco di Marradi per sapere se alcuni di essi si sono impiegati nei cantieri della linea ferroviaria Firenze-Faenza.dettagli
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1890Processo alla mortadellaLa ditta Colombini, produttrice di salumi, è accusata di utilizzare carne bovina ed equina nella confezione della mortadella. Benchè i noti salumai vengano completamente assolti in tribunale, il danno all'immagine del tradizionale insaccato è molto grave. Dietro all'accusa si profila tra l'altro una vecchia maldicenza, secondo la quale alcune mortadelle sono confezionate con carne di asino.dettagli
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1890Via Zamboni strada della culturaNel 1888 il rettore dell’Alma Mater Giovanni Capellini (1833-1922) ha elaborato un primo piano per l’edilizia universitaria, su progetto dell’ing. Giovanni Barbiani.Nel 1890 l’ing. Flavio Bastiani aggiorna quel piano, preconizzando via Zamboni come “strada della cultura”. La prima convenzione universitaria tra lo Stato e gli enti locali bolognesi sarà firmata nel 1897.dettagli
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1890Pietro Albertoni medico e fisiologoCon Pietro Albertoni (1849-1933), ex garibaldino e professore di fisiologia nell'Ateneo bolognese, la medicina assume connotazioni sociali e politiche. La sua produzione scientifica tocca numerose tematiche di rilevanza sociale: l'alimentazione, la durata della vita nelle varie classi, le cause della pellagra e dell'epilessia. Una sua celebre prolusione del 1890 si intitola La fisiologia e la questione sociale. Albertoni vi manifesta una grande fiducia nel contributo della scienza, che deve essere applicata alla soluzione dei gravi squilibri della società. Come rappresentante del gruppo radicale, il professore avanzerà proposte di riforma tributaria, che saranno dibattute anche sulla turatiana "Critica sociale". Dal 1918 Albertoni succederà a Luigi Silvagni (1864-1946) sulla Cattedra di Clinica Medica dell'Università e dirigerà la Clinica fino al 1923.dettagli
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1890L'Ufficio d'IgieneSulla base della legge sanitaria del 1888 è costituito l'Ufficio comunale d'Igiene, organo di controllo del sistema sanitario locale. Entra in funzione il 28 marzo 1992. Il primo direttore è Fausto Monetti, vice Antonio Cornia. Cesare Stoppa è nominato chimico municipale, mentre Floriano Brazzola e Pietro Gherardini assumono la direzione del laboratorio batteriologico. Il Monetti sceglie come compiti prioritari dell'Ufficio il controllo dell'antico acquedotto del Setta per il rifornimento idrico della città e la costituzione di un servizio regolare di disinfezione. Nel 1895 Brazzola inizierà una campagna di vaccinazione dei bambini contro la difterite, una delle cause principali dell'alta mortalità infantile nel Bolognese. Nel 1898 verrà istituita la sezione scolastica dell’Ufficio di Igiene. I medici Bellei e Boselli inizieranno subito ispezioni a tappeto nelle scuole. Potenziato nell'organico e nei compiti, l'Ufficio d'Igiene diventerà il punto di riferimento per l'intervento pubblico nell'ambito della salute fino all'avvento delle Unità Sanitarie Locali (USL) nel secondo dopoguerra.dettagli
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1890Buffalo Bill all'ippodromo ZappoliBuffalo Bill (William Frederick Cody, 1846-1917), si esibisce con una troupe di veri pellerossa all'ippodromo Zappoli nel suo Wild West Show-Rocky Mountain and Praire Exibition. Tra le attrazioni vi sono il capo indiano Nuvola Rossa e la tiratrice Annie “piccolo colpo sicuro” Oakley. Lo spettacolo - comprese suggestive parate di indiani pellerossa per le vie cittadine - sarà replicato per otto giorni, con notevole incasso. Lascerà nei Bolognesi il ricordo di strade intasate e tribune strapiene. Tra le tante novità anche un assaggio di pop corn. Il colonnello Cody tornerà a Bologna con il suo show nel 1906 ai Prati di Caprara.dettagli
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1890La Scuola di PaleografiaCarlo Malagola (1855-1910), docente dell'Università di Bologna e direttore dell'Archivio di Stato dal 1885 al 1898, fonda la Scuola di Paleografia annessa a questo istituto. A lui si devono anche la ripartizione e la messa in ordine dei numerosi documenti dell‘Archivio conservati in Palazzo Galvani.dettagli
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1890Tre mastodonti del VillafranchianoIl prof. Giovanni Capellini (1833-1922) acquista per dodicimila lire dal collezionista piemontese Filippo Cantamessa i resti di tre esemplari di mastodonti. Tra essi vi è un imponente esemplare di Mastodon arvenensis ritrovato nel 1881 a Cà dei Boschi in Valle Andona, provincia di Asti. È un proboscidato risalente al Villafranchiano - il nome deriva dalla zona di Villafranca Piemonte dove tra 8 e 900 saranno fatte importanti scoperte paleontologiche - cioè circa 2 milioni di anni fa. È lungo sette metri e alto tre con zanne che raggiungono i 3 metri e 40 cm. Di un altro reperto ritrovato a Cinaglio (AT) vengono esposti il cranio e le zampe. I mastodonti acquistati da Capellini saranno gli unici esemplari provenienti dal territorio astigiano visibili in un museo e verranno perciò indagati da studiosi di tutto il mondo. Saranno i pezzi più ammirati della Sala Elefanti e Balene del museo geologico dell’Università di Bologna intitolato allo studioso spezzino.dettagli
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1890A Imola il nuovo manicomio dell'OsservanzaIl direttore del manicomio di Imola, dott. Luigi Lolli, fa costruire, in un'area periferica a sud della città, un complesso complementare all'Asilo di Santa Maria della Scaletta e ancora più vasto e capiente. Nel 1888 alcuni reparti sono già in funzione, ma l'intera struttura è completata solo nel 1890. Entro il suo perimetro sorgono numerosi edifici disposti in fila, che ospitano dormitori, uffici, ambulatori e servizi vari. Come prescritto dalle teorie più moderne, il nuovo manicomio è immerso nel verde, con alberi esotici. Il villaggio può accogliere fino a 1.200 degenti psichiatrici cronici o "incorreggibili", suddivisi in base alla gravità della loro malattia: gli epilettici, i paralitici, i furiosi, i tranquilli. Per molti la follia è una conseguenza della pellagra, malattia dovuta alla monotonia della dieta alimentare, molto diffusa alla fine dell'800 tra le classi povere. I pazienti sono sottoposti a cure come l'idroterapia e l'elettroshock, vengono loro somministrati salassi e purghe, con lo scopo primario di mantenerli tranquilli. In seguito saranno introdotti farmaci di vario tipo e i colloqui con i medici. Fin dall'inizio all'Osservanza sarà applicata l'ergoterapia, un metodo di riabilitazione basato sul lavoro: coltivazione, allevamento, attività artigiane. Saranno avviati inoltre laboratori d'arte, di scrittura e, negli anni '60 del '900, anche l'attività teatrale. L'Ospedale dell'Osservanza, considerato un manicomio modello, tra i più avanzati in Italia, chiuderà definitivamente nel 1996, dopo l'introduzione della legge Basaglia 180/1978.dettagli
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27 gennaio 1890Il periodico sportivo "Virtus. Giornale di Ginnastica e di Sport"Nel gennaio del 1890 inizia le pubblicazioni “Virtus. Giornale di Ginnastica e di Sport”, organo ufficiale “per gli atti della Società ginnastica educativa Virtus di Bologna”. Fondatore e direttore è Giuseppe Monti, allievo di Baumann e consigliere della società. Il periodico continuerà nei decenni seguenti con cadenza mansile e vari periodi di interruzione. Dal 1951 cambierà veste grafica e si chiamerà semplicemente “Virtus”. Anche quotidiani come "Il Resto del Carlino" e il "Monitore di Bologna" sono in questo periodo ricchi di notizie e commenti sportivi. Nascono inoltre altri periodici dedicati allo sport. Alcuni dureranno solo pochi mesi: il "Piccolo Sport", ad esempio, apparirà tra il 1895 e il 1896, mentre "Bologna Sport" vivrà solo tra l'estate e l'autunno del 1898. Nel 1903 sarà pubblicato "Fides Labor" mensile della società ginnastica Fortitudo e dei Ricreatori Popolari Cattolici di don Mariotti.dettagli
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28 febbraio 1890La Cattedra Ambulante di AgricolturaIl Comizio Agrario promuove la creazione di una Cattedra Ambulante di Agricoltura, con l’obbiettivo di favorire il miglioramento del settore primario partendo dalla pratica e di diffondere tecniche e conoscenze aggiornate presso gli operatori agricoli. All’incarico è chiamato il prof. Domizio Cavazza (1856-1913), modenese, già direttore della Scuola di viticoltura e enologia di Alba (CN) e grande esperto nella lotta contro la filossera delle viti. La scelta non appare casuale: in seguito alla crisi della viticoltura francese, dovuta alla filossera, la superficie a vite nella provincia di Bologna si è notevolmente estesa negli anni precedenti, toccando i 135.000 ettari. L'attività della Cattedra Ambulante si configura negli anni successivi come una sorta di università agraria popolare, con conferenze nei comuni rurali su argomenti di interesse locale e di contenuto pratico, cicli di conferenze di argomento vario per i maestri comunali del forese, conferenze invernali a carattere teorico presso l'istituto Aldini Valeriani, esercitazioni pratiche di viticoltura presso le tenute dei soci del Comizio Agrario. Per rendere più comprensibili le conferenze verranno usate proiezioni luminose e - dopo il 1920 - anche filmati. Dal 1915 sarà pubblicato il bollettino mensile popolare “L'Agricoltura Bolognese”. Oltre all'attività di insegnante, Domizio Cavazza, in cattedra fino al 1908, svolgerà anche l'attività di consulente agrario, con numerose visite ad aziende e risposte scritte a interpellanze su questioni agrarie poste dai coltivatori della provincia. Sarà anche conosciuto come il “padre del Barbaresco”, una varietà pregiata del vino nebbiolo, che con alcuni soci contribuirà a migliorare e a promuovere.dettagli
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28 marzo 1890La Società Operaia a favore di Andrea CostaViene censurato tre volte dalla Questura il manifesto con il quale la Società Operaia di Bologna indice una assemblea straordinaria di protesta. Si vuole contestare la decisione della Camera dei Deputati, che ha autorizzato l'arresto di Andrea Costa (1851-1910), socio onorario del sodalizio. Nell'aprile del 1889 il deputato socialista è stato condannato a tre anni di carcere per aver partecipato il 20 dicembre 1888 a Roma ad un comizio per Guglielmo Oberdan, durante il quale sono avvenuti tafferugli tra manifestanti e polizia. Costretto all'esilio in Francia, Costa presenterà le sue dimissioni - respinte - dal consiglio comunale imolese. Grazie a un'amnistia, potrà rientrare in Italia nel dicembre 1890.dettagli
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8 aprile 1890Carlo Carli primo sindaco democraticoCarlo Carli (1832-1911), ingegnere di origine comacchiese, repubblicano e fondatore della Loggia massonica “VIII Agosto”, sostenuto dalla Società Operaia, è il primo sindaco democratico eletto a Bologna. La sua nomina fa seguito a un periodo di reggenza, dopo le dimissioni di Gaetano Tacconi il 26 ottobre 1889, e dopo che le elezioni amministrative del novembre precedente hanno avuto esito incerto. Punti salienti del programma democratico sono la semplificazione delle imposte comunali, basate sul reddito, l'abolizione del dazio di consumo, la municipalizzazione di servizi come l'acquedotto, l'illuminazione pubblica, i tram, la trasformazione della beneficenza, l'istruzione laica, la costruzione di nuove scuole e bagni pubblici gratuiti. Carli resterà in carica poco meno di un anno, fino al 20 marzo 1891.dettagli
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1 maggio 1890La prima Festa del LavoroI circoli socialisti decidono di trasformare la festa del Primo Maggio in una grande manifestazione politica a sostegno di Andrea Costa, costretto all'esilio in Francia. La Festa del Lavoro è stata decisa a Parigi nel luglio 1889 al congresso della Seconda Internazionale e ha per tema le otto ore giornaliere. Vuole anche ricordare l'eccidio di lavoratori avvenuto a Chicago il 1° maggio 1886. A Bologna l'iniziativa è presa da 17 circoli, tra i quali: Società Operaia, Fratellanza Pensiero e azione, Gruppo irredentista, Lega anticlericale e altri. Il comitato esecutivo invia una lettera ai datori di lavoro, chiedendo di lasciare liberi i dipendenti per quel giorno. Il Partito operaio prepara un manifesto e un numero speciale del "Fascio operaio". Su sollecitazione del Ministero dell’Interno, per il quale “nel giorno 1° maggio p.mo non si dovrà permettere né tollerare alcuna processione sulle vie e piazze pubbliche”, il 27 aprile il questore Formichini proibisce sia la manifestazione, che l'affissione del manifesto e la diffusione del giornale. Con un bando rende noto che non saranno permesse "processioni o passeggiate collettive, né assembramenti o riunioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico". Le associazioni padronali non rispondono neanche al comitato e minacciano il licenziamento di chi si assenta dal lavoro. Alla prima Festa del Lavoro si arriva in un clima di stato d'assedio. Molti fanno addirittura scorte alimentari o fuggono dalla città. Compagnie di soldati, con le baionette innestate, sono messe di guardia al municipio e a vari punti strategici, come la Banca d'Italia, le carceri di San Giovanni in Monte e il Pirotecnico. Al mattino molti operai abbandonano il lavoro e numerosi negozi chiudono. Nel pomeriggio si tiene nel cortile della Società Operaia in via Cavaliera, pieno all'inverosimile, una manifestazione in cui parlano gli operai Gabussi e Cuppi, l’on. Quirico Filopanti e lo studente De Falco. Segue un corteo verso piazza Vittorio Emanuele II. Alcuni “sconsigliati” cominciano a rompere le bacheche dei negozi lungo il percorso. Davanti alla porta del Palazzo comunale poche centinaia di operai e studenti vengono caricati dai soldati del 49° fanteria e da agenti della questura con la sciarpa tricolore e la pistola in pugno. Negli scontri sono coinvolti anche ignari cittadini, riuniti davanti a San Petronio per la tombola e per la benedizione della Madonna di San Luca. Un ricordo dei disordini è nel quadro dal titolo Bandiera bianca del pittore bolognese Giovanni Masotti (1873-1915), vincitore del Concorso Baruzzi. Una trentina di persone, tra le quali tre studenti, vengono arrestate e saranno deferite al Tribunale penale per ingiurie e resistenza alle forze dell'ordine, devastazioni e grida sediziose. Il giornale "L'Unione" scriverà che il socialismo "ha incusso timore ai poteri costituiti e ha incusso spavento nella massa atrofizzata". Così chioserà il periodico umoristico "Bononia Ridet", vicino ai dimostranti: "Tra un cordone e una bastonata, tra una bastonata e un arresto e un vetro rotto, tra un vetro rotto e un fischio ... anche il primo maggio passò".dettagli
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18 maggio 1890Andrea Costa vince contro il conte Isolani, ma l'elezione è invalidataIl 25 marzo il deputato socialista Luigi Musini (1843-1903), eletto nel II collegio di Bologna nelle elezioni politiche del 1889, rassegna le dimissioni per consentire una rielezione-protesta di Andrea Costa, condannato a tre anni di carcere e esule a Parigi. Nelle elezioni supplettive del 18 maggio Costa prevale sul conte Francesco Isolani, candidato dei moderati (4.400 voti contro 3.890). Il periodico “Bononia ridet” scrive che “le militie lanzichenecche” di Isolani hanno subito una disfatta “nelle pianure Imolesi” da parte del fuoruscito Costa. L'elezione sarà però invalidata e alla tornata successiva del 13 luglio i socialisti si asterranno in massa.dettagli
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21 maggio 1890Eccidio di Conselice e lotte per il lavoro nella BassaA Conselice (RA) i soldati fanno fuoco contro un gruppo di risaiole in sciopero per l'aumento del salario e di braccianti disoccupati che chiedono l'avvio di lavori pubblici. Muoiono la giovane mondina Albina Belletti, la risaiola Annunciata Felicetti e il sarto Francesco Tabanelli. I manifestanti uccisi o feriti risulteranno quasi tutti colpiti alle spalle, mentre fuggivano. Per tutto il mese di maggio le agitazioni divampano nella provincia di Bologna. Il 27 maggio scioperano le risaiole di Molinella. I braccianti di Medicina si oppongono all'arrivo nel comune di molti disoccupati della provincia di Ravenna. Altri scioperi scoppiano ad Altedo, Cà de Fabbri, Minerbio, Bentivoglio e coinvolgono gli avventizi esclusi dai lavori in risaia. La situazione sociale è a tal punto grave che i sindaci la dichiarano fuori controllo. Una testimonianza della fame che perseguita i braccianti della Bassa è offerta dal dottor Ferdinando Morandi al processo per i fatti di Conselice.dettagli
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17 luglio 1890La legge sulle Opere pieUna nuova legge sulle Opere pie (n. 6972) sostituisce la precedente del 1862. Le istituzioni dedite alla beneficenza diventano laiche e sono poste sotto il controllo di una Congregazione di carità, che nel 1937 diventerà Ente comunale di assistenza (ECA). Dall'amministrazione delle congregazioni verranno escluse le gerarchie ecclesiastiche. Gli effetti della nuova legge saranno ampiamente discussi al Congresso nazionale delle Opere pie, che si terrà a Bologna dal 14 al 17 novembre 1891.dettagli
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10 agosto 1890Riformato il Corpo delle Guardie MunicipaliNel 1896 una spiacevole vicenda ha coinvolto il capo delle guardie comunali Ottavio Fabi, accusato di irregolarità amministrative. Lo scandalo ha causato manifestazioni di piazza e una dura contestazione al sindaco Tacconi.Nel 1890 il Corpo delle Guardie Municipali viene riformato e militarizzato. I 60 vigili (di cui 50 effettivi) sono sottoposti a una rigida gerarchia.La nuova divisa, con giubba e calzoni in panno nero, copricapo ricoperto di cuoio, una rivoltella e una “daga con l'elsa dorata” al fianco, è giudicata eccessivamente marziale e pesante.Le guardie appaiono troppo autoritarie: alla loro prima uscita, il 30 agosto, dal cortile del palazzo comunale, il popolo le assimila a soldati prussiani.Nel novembre 1891 sarà approvato un nuovo regolamento di polizia municipale, comprendente l'istituzione di un registro per i reclami contro l'operato dei vigili.dettagli
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16 agosto 1890Primo titolo italiano di un atleta della VirtusDal 10 al 24 agosto si svolge a Milano il Concorso Nazionale indetto dalla Società “Forza e Coraggio”, con gare dedicate all’atletica, alla scherma, alla ginnastica e al tiro a segno. Nella gara individuale di tiro a segno, in scena il 16 agosto al Bersaglio di viale Porta Romana, il tiratore scelto Alberto Mattioli della Virtus conquista la medaglia d’oro. Il successo rappresenta il primo titolo italiano mai conquistato da un atleta della V Nera.dettagli
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15 novembre 1890Il Comitato di Propaganda femminileE' costituito il Comitato di propaganda per il miglioramento delle condizioni morali e giuridiche della donna. E' promosso da esponenti del radicalismo bolognese e da donne impegnate nel movimento di emancipazione femminile, come Gualberta Alaide Beccari (1842-1906), fondatrice del periodico "La donna" (1868-1891). L'elezione alla presidenza di Isa Boghen Cavalieri imprimerà una svolta al Comitato, allontanandolo dalla politica. Dall'attività del sodalizio verrà l'istituzione, nel 1995, della Scuola femminile di Arti e Mestieri.dettagli
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dicembre 1890Appalto per la nettezza urbanaIl Comune affida il servizio di nettezza urbana alla ditta Giorgio e Paolo Kutufà. Esso riguarda la spazzatura di tutto il suolo pubblico, il trasporto del “rusco” nell'immondezzaio, l'innaffiatura delle strade, l'accalappiamento dei cani. La ditta appaltatrice si impegna a pagare gli operai provenienti dal Comune, riservandosi di licenziare in caso di "gravi mancanze". Nel 1892 un rapporto del dirigente della Polizia municipale dichiarerà il servizio incompleto e insoddisfacente, con carenze sia nella spazzatura delle strade che negli ammassi. Saranno criticate anche le annaffiature fatte con le acque inquinate del Canale di Reno.dettagli