Le Polveri Vichy Alberani
“Le sole premiate con medaglia d’oro a Roma, Parigi, Padova, Napoli”. (Pubblicità da “L’illustrazione italiana”)
Nell’antica farmacia Casali di via Castiglione il chimico Giulio Alberani mette a punto un procedimento per fabbricare artificialmente un acqua simile a quella di Vichy.
Al termine dell’esperimento decisivo, sotto l’azione di speciali polveri, il liquido contenuto in un recipente trasparente ha “come un fremito”, si intorbida per un attimo frizzando e poi torna limpido.
L’acqua artificiale così ottenuta risulta una “eccellentissima acqua da tavola”, altrettanto gradevole al gusto, ma più economica e “alla portata di ogni ceto di persone”, di quella della fonte francese, prediletta dall’alta società.
Dall’idea delle Polveri Vichy Alberani nascerà una fiorente industria di acque minerali. In vari luoghi si comincerà a fabbricare polveri simili e sorgeranno laboratori attrezzati “per questa specifica preparazione”.
Lo Stabilimento chimico-farmaceutico Alberani diverrà nel tempo un “modello di perfezione tecnica”: oltre alle acque “tipo Vichy, San Pellegrino, litiose, ecc.”, lancerà sul mercato altri prodotti di successo, come le pastiglie della Madonna della Salute, i Sali di Frutta, l’Antalgon anti-nevralgico.
Le polveri Alberani allo Steridrolo garantiranno “la completa depurazione microbica di qualsiasi acqua, distruggendo i germi patogeni in essa eventualmente contenuti (tifo, paratifo, dissenterie diverse, vibrioni del colera)”.
- Fonte: Guida Ricciardi, 1941-1942
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“Annuario per le industrie chimiche e farmaceutiche”, 1923, p. 290
- Genialità bolognese. Lo stabilimento chimico-farmaceutico “G. Alberani”, in: Strenna della Fameja bulgneisa. 1959, Bologna, Scuola grafica salesiana, 1958, pp. 261-262