Le feste degli studenti per l'VIII Centenario
Più di mille studenti provenienti da varie città italiane e straniere giungono a Bologna per partecipare alle celebrazioni dell'VIII Centenario dell'Università.
Un lungo corteo variopinto si snoda dalla stazione lungo via Indipendenza, poi lungo le vie d'Azeglio, Farini, Santo Stefano e Zamboni. I berretti colorati e i costumi dei goliardi stupiscono il popolo bolognese.
Ricevono applausi entusiasti i protagonisti della sfilata: trentadue cavalieri, una grande botte istoriata proveniente da Torino piena di vino Nebiolo, un bue padovano tutto inghirlandato e una grande forma di grana ricoperta di carta d'argento e trainata da una coppia di buoi.
Ad accompagnare il vino e il formaggio sono una Cerere opulenta e una procace baccante (in realtà due giovani travestiti), "un Bacco discinto" e "un satiro cornuto e caprino".
Rimane memorabile la "cavalcata asinina" o "cavalcata somaresca", che "a forza di buona volontà e specialmente di urti asinini" giunge a Porta D'Azeglio e poi attraversa la piazza Maggiore, percorre via Indipendenza e arriva nel recinto appositamente costruito alla Montagnola.
Qui si svolge "un grande torneo asinino con sfide sanguinose e scontri terribili", cioè una parodia ridicola dei duelli degli antichi cavalieri.
I giovani europei sono presenti in massa il 12 giugno al banchetto di Casalecchio ornato di bandiere, con bande e luminarie. Indossando fasce di seta con i colori dei loro paesi e coccarde tricolori, gli studenti brindano alla pace e alla fratellanza tra i popoli.
Il 13 invece si tiene in Montagnola una grande festa storico-umoristica illuminata dalla elettricità, a cui partecipano ventimila bolognesi. Viene eseguito dagli stessi studenti un fantastico balletto, intitolato Bononia Excelsior.
La festa più rinomata è però quella ai Giardini Margherita: nel Salone della Musica dell'Esposizione regionale, il Comitato delle signore e signorine offre a tutti gli studenti doni e lavori femminili.
Guido Podrecca scriverà sulla "Strenna Ricordo del Bononia Ridet", foglio goliardico pubblicato per l'occasione: "Oggi da Bologna è ripartita la scintilla goliardica".
Podrecca è anche l'inventore, proprio durante le feste studentesche del 1888, del berretto goliardico con i colori delle varie facoltà, che è distribuito a tutti gli studenti.
E' lui a proporne l'adozione al Comitato organizzatore, ispirandosi a una tavola dell' Acta Nationis Germanicae (1887) e al tipico copricapo tondeggiante dei popolani bolognesi, l'orsina. Solo più avanti, infatti, il berretto goliardico assumerà la tipica forma allungata.
- Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, p. 134
- Bologna nell'Ottocento, a cura di Giancarlo Roversi, Roma, Editalia, 1992, p. 35
- Gaudeamus igitur: studenti e goliardia 1888-1923, Bologna, Bologna university press, 1995, pp. 29-38, 90-91
- Walter Tega, Il 1888: l'Ottavo Centenario dell'Università, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 6., pp. 314-315
- Anna Maria Tosi Ferrari, Le trombe del Centenario: la stampa un secolo fa, in: Saecularia Nona. Università di Bologna, 1088-1988, pp. 60-61
-
Marco Veglia, La vita vera. Carducci a Bologna, Bologna, Bononia University press, 2007, pp. 244-245
- Athos Vianelli, Bologna dimensione Montagnola, Bologna, Tamari, 1975, p. 95