Divisioni nel partito liberale
Il presidente dell'Associazione Costituzionale delle Romagne Giovanni Codronchi Angeli (1841-1907) convoca una riunione per discutere l'opportunità di aderire al Congresso delle Associazioni Monarchiche Liberali indetto a Roma.
E‘ in cantiere la proposta, da parte di “alcuni dei più intransigenti conservatori”, di un nuovo partito moderato, con una linea diversa da quella governativa.
Il consiglio direttivo si dichiara a grande maggioranza fedele al “programma di progresso e libertà” del governo di Francesco Crispi (1818-1901) ed esprime il desiderio che l’Associazione Costituzionale riaffermi con chiarezza la sua matrice anticlericale.
Le divisioni interne porteranno a breve alla crisi del partito moderato e allo scioglimento dell’Associazione Costituzionale delle Romagne.
Intanto il nucleo liberale progressista è piuttosto latitante e la sua attività politica è minima. Il leader Cesare Lugli (1829-1903) è afflitto da “prolungata malattia” e sventure domestiche e non partecipa alle “manifestazioni della vita pubblica”, mentre alcuni esponenti dalle idee più avanzate si avvicinano alle posizioni radicali e socialiste.
Nel secondo semestre del 1888 maturerà anche nel campo progressista l'idea di una nuova associazione liberale ostile all'indirizzo politico del governo, con il coinvolgimento dell'on. Alfredo Baccarini (1826-1890).
- Imola (BO) - Palazzo comunale - Sala del Consiglio
- Clero e partiti a Bologna dopo l'Unità, con prefazione di Umberto Marcelli, Bologna, Sezione arti grafiche Istituto Aldini-Valeriani, 1968, pp. 115-116, 147-150
- Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 67 (G. Codronchi)