La presenza dei Reali provoca reazioni contrastanti
Il re d'Italia Umberto I e la regina Margherita sono a Bologna per l'inaugurazione della "triplice" Esposizione. Il 5 maggio una numerosa folla accoglie l'arrivo in città del corteo reale, accompagnato dal primo ministro Crispi e da numerosi esponenti politici.
Si discosta dal clima di grande consenso popolare un episodio di contestazione da parte di un centinaio di studenti di fede repubblicana, che non vorrebbero la presentazione ai sovrani del vessillo universitario e si azzuffano con i monarchici.
L'arrivo dei reali coincide, inoltre, con la tradizionale discesa in città della Madonna di San Luca, cosa che non manca di scatenare una polemica a distanza tra giornali di opposte tendenze, quali l' "Unione" clericale e "Il Resto del Carlino" laicista.
Per il primo il culto della Madonna è rimasto nel cuore dei bolognesi "in onta a mille peripezie pubbliche"; il secondo descrive la tradizionale processione come una "fiera di villaggio" dall'aria campagnola.
L'esponente repubblicano Quirico Filopanti contesta la visita della regina Margherita nella metropolitana di San Pietro, dove è accolta e benedetta dall'Arcivescovo. Altri descrivono invece la giovane sovrana con toni entusiasti:
La sua figura pareva una visione - scrive un cronista - ed essa raccolta a pregare con le mani giunte, era l'oggetto di tutti gli sguardi, e pareva lei la Madonna che ognuno adorava. Si guardava a lei che si innalzava su tutti come cosa eterea.
Il 6 maggio, dopo aver visitato rapidamente le mostre dell'Agricoltura, dell'Industria e della Musica ai Giardini Margherita, i sovrani e le autorità giungono in carrozza a San Michele in Bosco, dove, ammirano il panorama della città e inaugurano le rassegne d'arte.
Gli illustri ospiti partecipano a un sontuoso lunch, imbandito dal pasticcere Majani. Nell’incontro con Carducci, la regina confessa di aver letto con piacere e di aver imparato a memoria la sua ultima poesia.
Il giorno seguente Umberto I visita il Padiglione della Caccia e della Pesca e vede il lavoriero per la pesca dell’anguilla, poi assiste all’esperimento di pesca nel laghetto dei giardini.
Risale quindi a San Michele in Bosco per visitare il Tempio del Risorgimento Italiano, allestito nel chiostro dei Carracci e acquista alcuni quadri alle Belle Arti, tra i quali uno di Augusto Sezanne.
l’8 maggio la Regina e il Principe di Napoli visitano il Museo Civico, considerato “una delle glorie principalissime di Bologna” e “una delle gemme indiscutibilmente più fulgide della scienza archeologica italiana”.
Passano quindi all’Archiginnasio, soffermandosi a lungo al Teatro Anatomico. Alla Pinacoteca sono ricevuti dal direttore Panzacchi. Prima di tornare in carrozza a Palazzo fanno un salto anche nel museo del prof. Capellini.
Dal canto suo il Re visita l’Ospedale Sant’Orsola, intrattenendosi con i dottori e con gli ammalati. Non nasconde l’ammirazione per un luogo di cura “che non ha l’eguale in Italia perché riunisce tutte le cliniche, perché l’aria e l’igiene vi sono tutelate in tutte le forme”.
La permanenza dei sovrani a Bologna continua nei due giorni successivi tra visite, ricevimenti e spettacoli.
L’ultimo giorno è segnato da un lieve incidente, un affare “senza gravità”: la carrozza reale si scontra con un biroccio, al quale si spezza una ruota. Il Re si affretta allora a rifondere il danno tra gli applausi della folla accorsa sul luogo.
- 6 maggio 1888
- Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, p. 161
- Dionigi Ruggeri, Anna Maria Galliani, Reali presenze nel territorio bolognese, 1860-1938, Bologna, Costa, 2008, pp. 16-21
- San Michele in Bosco, a cura di Renzo Renzi, Bologna, Ed. L. Parma, 1971, pp. 148-150
- Fulvio Simoni, L'inaugurazione, in Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, pp. 140-141
- Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 2., p. 392