Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1884

Termina la costruzione di Palazzo Bolognini Amorini Salina

Giovanni Salina, futuro presidente del Circolo della Caccia di Bologna, è nominato erede universale delle famiglie Salina, Amorini e Bolognini, ereditandone i cognomi.

Nel corso del 1884, su sua iniziativa, vengono completati i lavori di costruzione del palazzo di via Santo Stefano, risalente al XV secolo e noto come "Bolognini Nuovo".

Si tratta di uno dei palazzi senatori più noti di Bologna. Ospitò la scuola del pittore fiammingo Denis Calvaert (1540-1619), che ebbe tra i suoi allievi Guido Reni. Nella prima metà dell'800 fu sede del Casino civico, il club più esclusivo e in vista della città. 

Un tempo vi si conservava una importante raccolta di opere d'arte (Crespi, Creti, Guercino, Reni), che poi andò dispersa.

La facciata del nobile edificio è caratterizzata da oltre 130 teste in pietra, che si affacciano sulla strada da cornicioni e da oculi. Rappresentano figure mitologiche o personaggi esotici e di fantasia. 

Alcune di esse - nel settore di sinistra - sono opera del XVI secolo dello scultore Alfonso Lombardi (1497-1537). Notevoli sono anche le decorazioni dei capitelli del portico, attribuite alla pittrice bolognese Properzia de' Rossi (1490-1530).

Nel 1809 il marchese Antonio Amorini commissionò all'architetto Angelo Venturoli (1749-1821) una radicale ristrutturazione del palazzo. Fu modificata la proporzione dei piani e vennero allungate le finestre del piano nobile, "cambiando radicalmente gli equilibri tra i pieni e i vuoti".

Nel corso del restauro del 1884 - certificato da un'iscrizione latina al centro della facciata - vengono aggiunte le ghiere di terracotta negli archi del portico. E’ inoltre terminata la sistemazione dello scalone e delle sale del piano nobile.

A dirigere i lavori è l'ingegnere Leopoldo Lambertini, assessore comunale e amministratore del Collegio Venturoli, vicino alla famiglia Salina, per la quale nel 1875-79 ha diretto il restauro della cappella di famiglia situata in San Petronio.

Approfondimenti
  • Barbara Baraldi, 1001 cose da vedere a Bologna almeno una volta nella vita, Roma, Newton Compton, 2017, scheda 260
  • Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, p. 63, 68
  • Bolognini. Storia genealogia e iconografia, con cenni sulle famiglie Amorini e Salina, a cura di Giuliano Malvezzi Campeggi, Bologna, Costa, 2016
  • Giampiero Cuppini, I palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, schede storiche a cura di Giancancarlo Roversi, Bologna, Zanichelli, 1974, p. 288
  • Vera Fortunati, Irene Graziani, Properzia De' Rossi. Una scultrice a Bologna nell'età di Carlo V, Bologna, Compositori, 2008, p. 72
  • Anna Maria Matteucci Armandi, Originalità dell'architettura bolognese ed emiliana, Bologna, Bononia University Press, 2008, vol. 1., p. 217
  • Maria Grazia Perugini, Keep calm e passeggia per Bologna, Roma, Newton Compton, 2015
  • Giovanni Ricci, Bologna. Storia di un'immagine, fotografie di Paolo Monti, introduzione di Andrea Emiliani, Bologna, Alfa, 1976, p. 50
  • Giancarlo Roversi, Palazzi e case nobili del '500 a Bologna. La storia, le famiglie, le opere d'arte, Bologna, Grafis, 1986, p. 66
  • Roberto Scannavini, Analisi storica e morfologica di una architettura rinascimentale e della sua "riduzione ottocentesca", in: Palazzo Salina Amorini Bolognini. Storia e restauro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, pp. 85-96
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