Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

14 aprile 1868

Sciopero generale contro l'imposta di ricchezza mobile

Scoppia a Bologna uno sciopero generale degli esercenti e dei lavoratori contro l’imposta di ricchezza mobile, approvata dal Parlamento nel luglio 1864. E' il primo di questo tipo e di questa portata in città.

Il 14 aprile la maggioranza dei negozi resta chiusa. Gli operai e i muratori scendono in piazza. Il mercato rimane deserto. Le azioni di protesta sono organizzate dalla Società Operaia e dalla Società Democratica.

Testimoni raccontano che i dimostranti rompono a sassate i vetri del palazzo comunale e del caffè degli Stelloni.

Nella notte vengono arrestati  Paolo Bentivoglio, presidente della Società dei Compositori e Tipografi, assieme a Ermete Bordoni e Francesco Pais, redattori del giornale democratico “L'Amico del Popolo”.

Il giorno successivo il tumulto continua: si grida contro Minghetti e si inneggia a Garibaldi e Mazzini. Le scuole rimangono chiuse. I manifestanti impediscono ancora la riapertura dei negozi e il Comune e l’Esercito mettono in piedi rivendite improvvisate di pane e carne.

In via dell'Archiginnasio la cavalleria carica i dimostranti, considerati nemici della nazione e del Governo. Le truppe si acquartierano poi in piazza Maggiore e soffocano ogni protesta.

La polizia compie diversi arresti, tra i quali quello del prof. Quirico Filopanti e dell'avv. Giuseppe Ceneri, che in realtà sono intervenuti per riportare la calma:

Alla sera Ceneri adunò il popolo che veniva a dire se volevano la rivoluzione e repubblica, il popolo disse di sì e voleva farla subito. Ceneri disse di no che la rivoluzione avea a farsi più tardi se non calavano le tasse.

I due leader democratici saranno attaccati duramente in un articolo dell’”Unità italiana” per aver voluto fermare la protesta popolare prima del tempo.

Viene sequestrato anche il quotidiano "L'Indipendente" e arrestato il suo direttore, Ferdinando Berti.

Il 16 aprile un decreto del Governo scioglie le tre società democratiche bolognesi: la Società Operaia, la Società dei Tipografi e l’Unione Democratica. Il Prefetto si incarica di chiuderne le sedi e sequestrarne i beni.

Secondo il "Monitore bolognese", giornale moderato, la città è al centro di "una vasta cospirazione che potrebbesi dire europea, tendente a sommuovere ovunque le classi lavoratrici".

Il deputato Oreste Regnoli (1816-1896), insegnante all'Università di Bologna, farà un'interpellanza alla Camera sui fatti accaduti. Il ministro dell'Interno risponderà con "caldi" elogi al Prefetto e alle truppe che hanno represso i tumulti.

L’operato delle forze dell’ordine sembrerà a molti eccessivo: troppi gli arresti indiscriminati e scarcerazioni quasi immediate per mancanza di prove. Assieme ai veri manifestanti sono finiti dietro le sbarre anche molti curiosi, per la maggior parte di età giovanissima.

Dello sciopero bolognese si interesseranno anche Marx e Engels. Quest'ultimo commenterà da Manchester il 17 aprile: "Le cose operaie vanno splendidamente. Prima il Belgio, poi Ginevra, ora Bologna".

L'aprile 1868 segna l'inizio di una serie di battaglie sociali che porteranno alla costituzione di una prima organizzazione socialista - quella del Fascio Operaio - influenzata dalle idee di Bakunin (De Micheli).

Approfondimenti
  • Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, p. 141
  • Luigi Arbizzani, Giornali repubblicani bolognesi tra il 1867 e il 1874, Bologna, Atesa, 1977, pp. 6-7
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, pp. 30-31
  • Luigi Arbizzani, La stampa periodica socialista e democratica nella provincia di Bologna, 1860-1926, a cura di Maria Chiara Sbiroli, Bologna, Compositori, 2014, pp. 41-42
  • Alessandro Aruffo, Breve storia degli anarchici italiani. (1870-1970), Roma, Datanews, 2004, p. 25

  • Aldo Berselli, Bologna nello stato unitario, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale Aiep, 1990, vol. IV, pp. 24-25
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 170
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 4., pp. 21-28
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, p. 1052, 1054
  • Tiziano Costa, Il tempo in cui visse Nasica. La "Belle Epoque" e dintorni, in: Augusto Majani Nasica 1867-1959. Pittore, illustratore e uomo di spirito, a cura di Alessandro Molinari Pradelli, Giancarlo Roversi, Antonio Storelli, Modena, F. C. Panini, 2002, p. 224
  • Franco Cristofori, Bologna come rideva. I giornali umoristici dal 1859 al 1924, Bologna, Cappelli, 1973, pp. 70-71
  • Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 21
  • Mario Maragi, Storia della Società Operaia di Bologna, Imola, Cooperativa P. Galeati, 1970, pp. 118-119, 126
  • Le meraviglie di Bologna, vol. 2: Piazza Maggiore, testo di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1992, p. 138
  • Severino Ferrari e il sogno della poesia, mostra documentaria, Biblioteca comunale S. Ferrari, 28 febbraio-28 marzo 1999, a cura di Simonetta Santucci e Carlotta Sgubbi, Molinella, BIME Tipo-Litografia, 1999, p. 17

  • La società attraente. Cooperazione e cultura nell'Emilia Romagna, Bologna, dicembre 1976-gennaio 1977, a cura di Franco Solmi, Bologna, Grafis, 1976, pp. 144, 146, 149-150
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 36
  • Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 172
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