Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1868

Massimiliano Putti neoclassico e purista

Massimiliano Putti (1809-1890) realizza nella sala del Colombario alla Certosa il monumento funerario a Giuseppe e Gaetano Pepoli, di chiara ispirazione purista.

Il Cristo, in atteggiamento protettivo verso le anime dei defunti, richiama quello del celebre scultore neoclassico Bertel Thorvaldsen (1770-1844) per la cattedrale di Nostra Signora di Copenaghen.

Al culmine della carriera, Putti è autore in questo periodo di numerosi busti, medaglioni, ornati e interi monumenti funerari in Certosa, come quelli a Francesco Casalini (1867) e a Giuseppe Gandolfi (1868). Per il monumento a Domenico Pallavicini (1868), collocato anch’esso nella sala del Colombario, scolpisce un grande Angelo della Pace.

Collabora inoltre alla realizzazione di altri importanti monumenti, accanto ai migliori scultori dell’epoca, quali Lorenzo Bartolini (1777-1850), Cincinnato Baruzzi (1796-1878), Giuseppe Pacchioni (1819-1887).

Figlio dello scultore Giovanni Putti (1771-1847) - con il quale ha collaborato nella chiesa di San Giuseppe in Val di Pietra - e allievo di Giacomo De Maria (1762-1838), Massimiliano si è distinto al termine del suo cursus accademico, vincendo nel 1840 il prestigioso Premio Curlandese con un bassorilievo raffigurante Achille che piange sopra il corpo di Patroclo.

Oltre che alla Certosa, lascerà sculture e opere decorative in vari palazzi e chiese di Bologna e provincia. Il suo stile, tra neoclassicismo e purismo, "tira al moderno, ma imita il vero, non è esagerato, non è romantico" (Scarabelli).

Approfondimenti
  • Girolamo Bianconi, Guida per la città di Bologna e suoi sobborghi, ed. nuovamente aumentata, Bologna, Tipografia di S. Tommaso d'Aquino, 1845, pp. 171-172
  • Salvatore Muzzi, Nuova guida di Bologna con pianta, cui seguono appendici utili specialmente a'forestieri, Bologna, Tip. di G.Monti al Sole, 1857, p. 41
  • Luciano Scarabelli, Della esposizione bolognese di belle arti, lettera di Luciano Scarabelli all'egregio Michele Ridolfi, 2. ed. con note, Firenze, Tip. galileiana, 1846, p. 13
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