I fatti di San Donnino
Il 23 novembre agenti del Dazio di consumo, assieme ad alcuni carabinieri e delegati di pubblica sicurezza, si recano a visitare varie case contadine della frazione di San Donnino. Devono eseguire il pagamento del dazio per la macellazione abusiva di maiali.
I militari, che sequestrano carne macellata in due poderi, sono fronteggiati da gruppi di contadini armati di zappe e badili.
Giunge nel frattempo di rinforzo una compagnia di 180 carabinieri. Il colonnello, che li comanda, tenta di parlamentare con i rivoltosi, che non accennano a recedere e feriscono il suo cavallo con vari colpi.
Senza il regolare triplice avviso, i militari sparano contro i contadini: due di essi rimangono uccisi e nove feriti. Molti altri si cureranno clandestinamente per evitare rappresaglie.
Tra i numerosi arrestati dei giorni successivi ci sono anche due parroci e il campanaro di San Donnino.
- Luigi Arbizzani, Giornali repubblicani bolognesi tra il 1867 e il 1874, Bologna, Atesa, 1977, p. 7
- Luigi Arbizzani, La stampa periodica socialista e democratica nella provincia di Bologna, 1860-1926, a cura di Maria Chiara Sbiroli, Bologna, Compositori, 2014, p. 31, 34
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol.4., pp. 57-58