Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1867

L'Istituto Convitto Ungarelli in Palazzo Martinetti

Via San Vitale 56, Bologna

Germano Rossi, nipote della contessa Cornelia Martinetti (1771-1867) da poco scomparsa, concede in affitto all'Istituto Ungarelli il palazzo di famiglia in via San Vitale n. 56.

Lo stabile, che ingloba, in una vasta area centrale della città, i resti di alcuni conventi soppressi in epoca napoleonica, fu sede di uno dei più importanti cenacoli letterari dell'Ottocento, l'Orto delle Esperidi.

Vi furono accolti a più riprese i maggiori artisti e letterati italiani ed europei in transito a Bologna, da Foscolo a Byron, da Monti a Canova, molti dei quali affascinati dalle grazie della bellissima e coltissima ospite.

L'Istituto convitto Ungarelli è stato fondato nel 1859 dal padre barnabita don Luigi Ungarelli. Propone studi “infantili, elementari, tecnici, ginnasiali e liceali”.

Per accedervi è prevista una “retta annua mite senza spese superflue”, con sconti per i fratelli o per più di tre ragazzi provenienti dallo stesso paese.

Oltre alle normali materie e all'istruzione religiosa, "impartita da dotto e pio sacerdote", si tengono “lezioni di galateo e doveri sociali”.

Alle famiglie si promettono "cure assidue, vigilanti, amorose" per i ragazzi, "affinché colla disciplina progredisca anche il profitto negli studi".

I collegiali vestono, come uniforme obbligatoria, “la simpatica divisa del bersagliere”. Su di essi gli insegnanti esercitano una vigilanza assidua e una “disciplina famigliare, amorosa, ma risoluta”.

Al piano terra del palazzo sono situati gli uffici amministrativi del collegio, mentre i piani superiori ospitano, in “ampie sale ben arieggiate e luminose”, le aule, le sale studio e i dormitori.

Molto importante è il museo didattico istituito dal cav. Ungarelli per l'istruzione primaria e secondaria, in cui spiccano "un quadro degli animali vertebrati" della provincia di Bologna e grandi carte topografiche in scala 1:5000.

Il famoso giardino della contessa Martinetti è usato per la ricreazione degli alunni. Scomparirà dopo il trasferimento dell'Istituto e la successiva lottizzazione dell'area.


Approfondimenti
  • G. Fanti, La mostra didattica all'Esposizione di Bologna, in: "Rassegna emiliana di storia, letteratura ed arte", 7 (1888), pp. 435-436
  • Augusto Lipparini, L'istituto-convitto Ungarelli in Bologna, Bologna, Tip. Azzoguidi, 1883
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