Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

15 agosto 1867

Liquidazione dell'asse ecclesiastico

Dopo il Regio Decreto del 7 luglio 1866, per il quale vengono soppressi gli ordini religiosi, la Legge 15 agosto 1867 n. 3848 dispone la confisca dei loro beni.

Il provvedimento è considerato eversivo dai cattolici e rischia di “favorire la concentrazione del patrimonio nelle mani di pochi magnati e speculatori” (Gherardi), come è già avvenuto nel periodo napoleonico.

A Bologna scompaiono diciotto conventi, in gran parte requisiti dall'autorità militare, essendo in corso la guerra contro l'Austria.

Le prime cartoline illustrate mostrano i soldati in posa fuori da caserme, che tradiscono la loro diversa origine: la caserma di fanteria nel convento di San Salvatore, le caserme di cavalleria in San Domenico e Sant'Isaia, quelle di artiglieria in Santa Caterina e fuori Porta S. Mamolo.

Alcuni degli immobili secolarizzati entreranno in possesso del Municipio dopo laboriose trattative col Demanio: S. Giuseppe, S. Giacomo e S. Domenico saranno destinati a lazzaretto e scuole tecniche, Santa Lucia diverrà palestra e laboratorio della scuola professionale Aldini Valeriani.

Alla Provincia andranno il convento di San Giovanni Battista per il manicomio e quello di San Salvatore per il Consiglio Provinciale Scolastico.

La legge delle soppressioni colpisce anche alcuni edifici propriamente di culto, per i quali è previsto un trattamento particolare.

Ad esempio la basilica di San Francesco diventa magazzino militare, mentre nella chiesa di San Domenico verrà abbattuto il portico antistante e l'antico protiro, come atto ostile nei confronti dei “frati dell’Inquisizione”.

Dal 23 ottobre 1866 i Domenicani hanno avuto 45 giorni di tempo per lasciare il loro convento.

Tra gli ordini soppressi dalla legge del 7 luglio vi sono i Barnabiti, che amministravano anche il patrimonio ex gesuitico. Gli edifici e la villa del Collegio andranno alla Congregazione di Carità, mentre i beni rurali e i capitali entreranno in possesso del Demanio.


Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 65-66
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, pp. 45, 99, 103-104
  • Tiziano Costa, Chiese di Bologna. Storia, arte e cronaca, Bologna, Costa, 2009, p. 68
  • Alfonso D'Amato O.P, I Domenicani a Bologna, Bologna, Studio domenicano, 1988, vol. 2., 1600-1987, pp. 1001-1005
  • Andrea Emiliani, Bologna. Cronache dal vivere, Argelato, Minerva, 2013, pp. 23-24, 59, 90-91
  • Luciano Gherardi, Il sole sugli argini. Testimonianza evangelica di S. Clelia Barbieri, 1847-1870, e storia di famiglia delle Minime dell'Addolorata, Bologna, Il mulino, 1989, p. 70

  • Nuove funzionalità per la città ottocentesca: il riuso degli edifici ecclesiastici dopo l'Unità, atti del Convegno, Bologna, 16 marzo 2001, a cura di Angelo Varni, Bologna, BUP, 2004
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 213
  • San Giovanni in Monte recuperato, a cura di Roberto Scannavini, Bologna, Grafis, 1996, p. 45
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