Una lapide e una statua per Rossini
Il 21 agosto, onomastico di Gioachino Rossini, con solenne cerimonia viene scoperta una lapide in suo onore sulla la porta d'ingresso del Liceo musicale. Essa è stata dettata dal conte Carlo Pepoli e recita così:
Qui entrò studente di qui uscì principe
delle scienze musicali
Gioacchino Rossini
e Bologna
per documento perenne di onore
al Figlio adottivo
intitolò del suo nome
la Circostante Piazza
Nello stesso giorno a Pesaro, città natale del Maestro, è scoperta una statua a lui dedicata, opera di Carlo Marocchetti (1803-1868), collocata nella piazza della stazione ferroviaria.
Rossini è ormai in rotta definitiva con Bologna, dopo gli affronti patiti nel 1848 e nel 1851. Da "centro delle sue simpatie" la città è da tempo diventata "nobile patria di aggressioni e mortadelle".
"Mi hanno lapidato" è il suo commento sarcastico all'operazione dell'intitolazione di piazza San Giacomo.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., pp. 346-347
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, p. 567
- Francesco Vatielli, Rossini a Bologna. Parte prima, in: “L'Archiginnasio”, 12 (1917), pp. 170-171