Sonori fischi ai professori retrogradi
Gli avvocati Ferdinando Mazza e Luigi Danti, professori della Facoltà legale, di tendenze clericali, rifiutano la promozione a due studenti che all’esame di laurea svolgono “con principi liberali” una tesi sulla libertà di coscienza.
Di fronte alle proteste degli altri studenti la votazione viene ripetuta, ma i due professori si dichiarano di nuovo contrari e all’uscita dall’università vengono accolti da sonori fischi.
I “chiassi universitari” saranno stigmatizzati dai giornali cattolici, ma anche da organi di stampa liberali moderati.
I due professori “retrogradi” saranno espulsi poco tempo dopo dall’università, assieme a molti altri loro colleghi, per aver rifiutato il giuramento al Re e allo Statuto o - secondo “La Civiltà Cattolica” - per non voler “curvare il collo sotto il giogo dé frammassoni”.
- Bologna, in "Il Faro", n. 152, 24 giugno 1862
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, p. 270
- M. Venturoli, Rassegna politica. Bologna, 27 dicembre 1864, in: “Il Conservatore”, 4 (1864), pp. 571-572