Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 marzo 1860

La Società di mutuo soccorso fra i Caffettieri

Il Governatore delle Romagne approva con decreto del 1° marzo lo Statuto della Società di mutuo soccorso fra i Caffettieri di Bologna.

Essa ha come scopo fornire "soccorsi ai soci aggravati dagli anni, da malattia e da qualsiasi straordinaria sventura che li renda inabili a guadagnarsi il sostentamento".

I soci pagano una lira come tassa di ammissione e altrettanto come contributo mensile. Dopo un anno possono ricevere il sussidio di una lira e 25 centesimi per grave malattia e di 50 centesimi per malattia lieve.

Sono previsti sussidi straordinari per i malati cronici e gli impotenti al lavoro, fissati caso per caso dall'Amministrazione della Società.

Le donne non possono richiedere sussidi in caso di parto e non possono votare alle assemblee, come i soci minorenni. In caso di morte di un socio i figli "egualmente caffettieri" possono ereditare i diritti del genitore defunto.

Alla fine del 1870 la Società, presieduta dal Senatore Giovanni Malvezzi, conterà 92 soci effettivi, nessuno dei quali donna. Avrà un capitale sociale di circa 10mila lire, un decimo dei quali destinati a sussidi per 23 aggregati bisognosi.

Approfondimenti
  • Ministero di agricoltura, industria e commercio, Statistica del Regno d'Italia. Società di mutuo soccorso. Anno 1862, Torino, Ministero d'agricoltura industria e commercio, 1864, pp. 16-17
  • Aristide Ravà, Storia delle associazioni di mutuo soccorso e cooperative nelle provincie dell'Emilia, Bologna, Nicola Zanichelli, 1873, pp. 48-49
  • Società di mutuo soccorso dei caffettieri Bologna, Statuto modificato nell'Assemblea generale delli 30 giugno 1911 ed omologato dal Tribunale civile di Bologna con decreto 18 settembre 1911, Bologna, Azzoguidi, 1911 
  • Statuto della Società di mutuo soccorso dei caffettieri in Bologna, premiata con medaglie d'argento dalla Commissione centrale di beneficenza di Milano, Bologna, Monti, 1876
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