Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

24 agosto 1860

I patrioti rimangono uniti

Il 24 agosto diversi esponenti politici liberali, democratici e radicali bolognesi - tra essi il generale Luigi Masi, Carlo Berti-Pichat, Augusto Aglebert, Gabriello Rossi, Giuseppe Camillo Mattioli, Filippo Stanzani - si riuniscono all'hotel Brun con l'attore Gustavo Modena (1803-1861) e la moglie Giulia, ferventi repubblicani.

La signora consegna a Stanzani, presidente a Bologna dei Comitati di provvedimento per soccorso a Garibaldi - associazione di ispirazione repubblicana parallela alla Società Nazionale - una lettera di Giuseppe Mazzini datata 21 agosto.

La situazione politica in Italia è molto grave. Nel meridione Garibaldi ha attraversato lo stretto di Messina e marcia verso Napoli. I piemontesi si preparano ad invadere l'Umbria e le Marche e il Governatore delle Romagne Farini ha appena diramato una circolare che vieta nuovi arruolamenti di volontari.

Mazzini e Agostino Bertani pensano di agire contro la Società Nazionale, centro politico dei liberali moderati, a partire da Bologna, premendo perché il locale Comitato di provvedimento ne raccolga l'eredità e i soci.

Per i leader repubblicani occorre prendere l'iniziativa prima che si rafforzi la lega tra il re di Napoli, il Papa e l'Austria. Bisogna soccorrere militarmente e con aiuti finanziari Garibaldi e allargare ovunque l'insurrezione. La lettera si conclude con un proclama: “Il paese faccia la Nazione: la dia poi a chi vuole”.

Stanzani e i convenuti dell'hotel Brun rispondono “con incredibile indipendenza” (Maioli), sottolineando la necessità di rimanere uniti. A loro parere coloro che promuovono l'insurrezione devono farlo seguendo la bandiera e il grido di Garibaldi: “Italia e Vittorio Emanuele”.

I Comitati di provvedimento di Bologna e delle Romagne continueranno ad operare - formando un unico blocco “giovevole e provvido” - assieme alla Società Nazionale e al Comitato dell'emigrazione umbro-marchigiana, che pure Mazzini ha accusato di fare un gioco anti-nazionale.

Numerosi volontari dalle ex Legazioni parteciperanno, sotto la guida di Stanzani e in accordo con Cialdini e con l'esercito sardo, alla liberazione del Montefeltro dal potere papale.

Approfondimenti
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 1551
  • Giovanni Maioli, Moderati e partito d'azione nel 1860 a Bologna e nelle Romagne, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, pp. 338-343
  • Tommaso Pedio, L'attività del movimento garibaldino nel biennio 1861-62 attraverso le circolari dell'Associazione dei Comitati di provvedimento per Roma e Venezia, in: "Rassegna storica del Risorgimento", (1954), pp. 507-541
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