Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

10 novembre 1860

Giosue Carducci a Bologna

Giosue Carducci (1835-1907), toscano di Valdicastello (LU), giovane ma già affermato scrittore e poeta, è nominato il 26 settembre, con Regio Decreto, professore di letteratura italiana presso l'Università bolognese.

Vi è stato designato dal Ministro della Pubblica Istruzione Terenzio Mamiani (1799-1885), che ha conosciuto e apprezzato le sue Rime a San Miniato al Tedesco.

Giunge in città il 10 novembre e nei primi tempi abita alla locanda Aquila Nera, in via Calcavinazzi, una pensione "sobria, ma decorosa e accogliente", condotta da Luigi e Francesco Ghelli.

Il 22 novembre pronunzia la sua Prolusione alle lezioni nella Università di Bologna, un excursus nella storia letteraria italiana. Nella chiusa accenna ai fatti bolognesi dell'8 agosto 1848:

“E nell'operare e nel patire a chi seconda Bologna? Voi ne attesto, o vittime sante delle due tirannie che ci straziarono; te, o plebe d'eroi prodiga della vita su la tua Montagnola”.

In un articolo sulla "Nazione", apparso poco dopo, lamenta lo scarso numero di studenti all'Università: solo 300, dei quali neanche uno nella facoltà filologica. Personalmente si sente come "l'istrione pagato che si chiama professore":

“Scolari non avremo, ma solo ascoltanti e dilettanti, che vengono all'Università per passare qualche ora”.

In una lettera al Barbera constata invece la pochezza dell'ambiente culturale bolognese:

"Il movimento letteraio è quasi nullo: manca un Gabinetto che sia, non dico da confrontare al Viessieux, ma né pur degno del nome".

Dal maggio 1861 prenderà casa in via Broccaindosso 777 (dal 1870 n. 20). Qui scriverà Giambi ed epodi e la famosa poesia Pianto antico, dedicata al figlioletto Dante scomparso prematuramente.

La famiglia Carducci si trasferirà nel 1876 in via Mazzini (poi Strada Maggiore) n. 37 in un nobile palazzo di proprietà del chirurgo Francesco Rizzoli ed infine, nel 1890, troverà dimora definitiva nella palazzina delle Mura Mazzini.

Assieme a Carducci, in questo periodo arrivano a Bologna altri giovani professori di grande qualità, come Luigi Cremona, Camillo De Meis, Pietro Ellero, G.B. Gandino, Emilio Teza, Francesco Magni, Giovanni Capellini.

Sono anch'essi chiamati da Mamiani, consapevole che la situazione dell'Alma Mater non è all'altezza della sua storia passata.


Approfondimenti
  • Andrea Battistini, La cultura letteraria tra classicismo e avanguardia, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 187-188
  • Alberto Bertoni, Il monumento "barbaro" della poesia: Carducci e Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 6., p. 322
  • Bologna. Parole e immagini attraverso i secoli, a cura di Valeria Roncuzzi e Mauro Roversi Monaco, Argelato (BO), Minerva, 2010, pp. 94-95, 107
  • Bologna Caput Mundi. I grandi e la città da Dante ai giorni nostri, Bologna, L'inchiostroblu, stampa 2011, pp. 168-177
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., p. 134
  • Carlo Calcaterra, Alma Mater Studiorum. l'Università di Bologna nella storia della cultura e della civiltà, a cura di Emilio Pasquini, Ezio Raimondi, Bologna, Bononia university press, 2009, pp. 382-399
  • Marco Caroli, Bologna caput mundi, Bologna, Centro Grafico Cooperativo, 1977, vol. 1., pp. 172-175
  • Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 63
  • Tiziano Costa, Il grande libro delle mura di Bologna, Bologna, Costa, 2010, p. 134
  • Davide Daghia, Bologna insolita e segreta, Versailles, Jonglez, 2017, pp. 98-99 (Il melograno)
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. 1., p. 72
  • Carlo Donati, Strada Nove. La via Emilia e le sue curve, Ancona, Affinità elettive, 2020, vol. 1., pp. 253-255
  • Luigi Federzoni, Bologna carducciana, Bologna, L. Cappelli, 1961, p. 39, 41
  • Francesco Flora, Il Risorgimento e l'età carducciana, in Bologna e la cultura dopo l'Unità d'Italia, Bologna, Zanichelli, 1960, pp. 57-58
  • Valeria Lenzi Bonfiglioli, Sight-walking. Bologna dalla parte della città in 10 facili e interessanti itinerari guidati, Maserà di Padova, Tamari Montagna Edizioni, 2012, pp. 212-213
  • Federica Marinoni, Editori, autori e lettori in Emilia e in Romagna. Il caso particolare delle "Prose e poesie inedite o rare di italiani viventi", in: L'editoria italiana nel decennio francese. Conservazione e rinnovamento, a cura di Luigi Mascilli Migliorini, Gianfranco Tortorelli, Milano, Angeli, 2016, p. 78, nota 3
  • MSB Palazzo Pepoli. Museo della storia di Bologna. Testi del percorso espositivo, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 119-120
  • Daniele Piccinini, Fabio Raffaelli, Le case degli artisti in Emilia-Romagna: pittori, scrittori, musicisti, Bologna, Pendragon, 2014, pp. 232-233
  • Giovanni Ricci, Bologna. Storia di un'immagine, fotografie di Paolo Monti, introduzione di Andrea Emiliani, Bologna, Alfa, stampa 1976, pp. 236-244
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, pp. 105-106
  • Marco Veglia, La vita vera. Carducci a Bologna, Bologna, Bononia University press, 2007
  • Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani, cit., pp. 166-170
  • Visitando Casa Carducci. I libri e le immagini, gli oggetti e i ricordi, testo di Simonetta Santucci, Bologna, Costa, Comune di Bologna, 2009, p. 8
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