Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

11 luglio 1859

Massimo D'Azeglio Commissario delle Romagne

Massimo Taparelli marchese D'Azeglio (1798-1866) è inviato a Bologna da Cavour come Regio Commissario militare straordinario del Re per le Romagne.

Il suo ingresso in città da porta Santo Stefano la sera dell'11 luglio è trionfale: la carrozza percorre le strade cittadine fino al Palazzo del Governo sotto una pioggia di fiori.

Con il grado di Maggiore Generale, D'Azeglio ha avuto l'incarico - oltre che di mantenere l'ordine nelle provincie - di formare la Brigata “Vittorio Emanuele”, composta da due Reggimenti (21° e 22°), nucleo del contingente militare di Bologna e delle Romagne per la guerra di indipendenza.

Un primo battaglione di piemontesi è giunto in città il 6 luglio per ferrovia, mentre l'11 luglio è arrivato un reggimento di cavalleria.

Ad essi si aggiunge la Divisione del generale Luigi Mezzacapo, di circa 7.000 uomini, richiamata da Firenze dalla Giunta Provvisoria nel timore di una avanzata degli Svizzeri contro la Romagna.

Intanto, però, la guerra contro l'Austria si ferma per decisione unilaterale dell'imperatore francese, che tra l'11 e il 12 luglio firma l'armistizio di Villafranca.

Il 14 luglio, giunta la notizia della pace, la Giunta Centrale di Governo rassegna nelle mani di D'Azeglio il proprio mandato e il 15 luglio è nominato un nuovo Consiglio di Governo, composto di uomini che ben rappresentano la pubblica opinione.

Gioacchino Napoleone Pepoli diviene Gerente della Sezione delle Finanze, Antonio Montanari è incaricato per gli Affari Interni e di Pubblica Sicurezza, il conte Cesare Albicini regge l'Istruzione, il colonnello Enrico Falicon è alla Guerra.

Con le dimissioni di Cavour e il ritorno delle Legazioni al Papa, il Commissario del Re è richiamato a Torino per non allarmare Napoleone III e delega al conte Falicon le sue attribuzioni (continuerà ad operare in suo nome fino al 1° agosto).

Prima della partenza invia un contingente di truppe alla Cattolica, al confine con le Marche, per impedire un eventuale ritorno dei papalini.

L'opera di D'Azeglio a Bologna è di breve durata, ma ottiene alcuni importanti risultati: innanzitutto il mantenimento dell'ordine pubblico, poi l'introduzione di una “solida intelaiatura di leggi” (Barillis); infine la vigilanza ai confini.

Non tutti però rimangono soddisfatti: l'esponente radicale Angelo Brofferio sostiene che durante il suo breve soggiorno a Bologna Farini è rimasto quasi sempre in campagna “leggiadramente” e veniva in città solo poche ore “per raccogliere qualche notizia dal mondo”.

Approfondimenti
  • Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 16 (data cit.: 14 luglio 1859)
  • Carlo Barillis, Massimo D'Azeglio Commissario delle Romagne, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, pp. 168-175, 182
  • Aldo Berselli, Dai moti del 1848 al plebiscito del 1860, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova Editoriale Aiep, vol. IV, 1990, p. 17
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 61
  • Paolo Bolognesi, Dalla Rivoluzione francese al governo delle Romagne, Ferrara, Edisai, 2009, pp. 126-129
  • Giorgio Bonfiglioli, La prima tornata dell'Assemblea Nazionale delle Romagne, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 217
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., pp. 480-482
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 1200, 1206, 1208
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 80
  • Romolo Dodi, Esponenti della Compagnia dei Lombardi protagonisti nel governo del Comune di Bologna (1802-1868), in: L'antica Compagnia dei Lombardi in Bologna. Un passato presente, mostra e catalogo a cura di Massimo Medica, Silvia Battistini, Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2019, p. 36
  • Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, pp. 99-100
  • Giovanni Maioli, Dopo cent'anni: Bologna 12 giugno 1859, in: Il 1859-'60 a Bologna, cit., p. 129
  • Giovanni Maioli, Massimo D'Azeglio cittadino e patrizio di Bologna, in: "Strenna Storica Bolognese", 1954, pp. 35-40
  • Umberto Marcelli, Dal commissariato di Massimo D'Azeglio al governatorato di Leonetto Cipriani, in: Il 1859-'60 a Bologna, cit., p. 190
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 112-113
  • Mauro Navone, Massimo D'Azeglio (1798-1866). Un viandante nella penisola italiaca e perfino nelle corti imperiali di Francia e Gran Bretagna, Bellinzona, Istituto Editoriale Ticinese, 2010, p. 149
  • Giuseppe Pittano, Carla Xella, I giorni di Bologna e dell'Emilia-Romagna, Bologna, Cappelli, 1978, p. 150
  • Il Risorgimento a Bologna. I personaggi dell'Unità d'Italia intorno alle due torri, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 20, 67
  • Giuseppe Carlo Rossi, La guardia provvisoria e la liberazione di Bologna, in: Il 1859-'60 a Bologna, cit., p. 145
  • Stefano Tomassini, Roma, il papa, il re. L'Unità d'Italia e il crollo dello Stato pontificio, Milano, Il saggiatore, 2011, p. 274, 276
  • Piero Zama, Luigi Carlo Farini anche governatore delle Romagne, in: Il 1859-'60 a Bologna, cit., pp. 291-292
  • Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, pp. 395-396
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