ottobre 1853
Esposizione all'Accademia di Belle Arti
All'Accademia di Belle Arti si tiene l'esposizione annuale delle opere dipinte nel corso della stagione corrente.
Vengono lodati dipinti di Giulio Ferrari (1818-1899) e Ottavio Campedelli (1792-1862), ma ad attrarre gli sguardi dei visitatori è soprattutto la Ruth di Francesco Hayez (1791-1882), rappresentata “quando povera e derelitta vedova” va a spigolare nel campo di Booz.
Il dipinto entrerà nella collezione di Severino Bonora (1801-1866), uomo colto, grande viaggiatore (fino al circolo polare), protettore di artisti. In seguito andrà ad impreziosire le Collezioni comunali d’Arte.
Approfondimenti
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., pp. 290-291
- Da Felice Giani a Luigi Serra. L'Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, a cura di Angelo Mazza, Bologna, Bologna University Press, 2024, p. 11
- Giuliano Gresleri, Una prospettiva europea, in: M. Beatrice Bettazzi, Paolo Lipparini, Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Bologna, Compositori, 2010, pp. 21-40
- Antonella Mampieri, Severino Bonora, un collezionista bolognese di arte contemporanea, in: Dall'ideale classico al Novecento. Scritti per Fernando Mazzocca, a cura di Stefano Grandesso e Francesco Leone, Cinisello Balsamo, Silvana editoriale, 2018, pp.