La “Trafila Romagnola” di Garibaldi
Il 2 agosto inizia a Cesenatico l’avventuroso e tragico viaggio di Garibaldi verso Venezia - assieme alla moglie Anita e a pochi fedeli compagni - conosciuto come la “Trafila Romagnola”.
La piccola flotta di tredici “bragozzi” sulla quale sono imbarcati gli “inseguiti”, viene intercettata quasi subito dalla marina austriaca.
Ugo Bassi e Giovanni Livraghi vengono catturati a Comacchio e saranno fucilati l’8 agosto a Bologna. Il capopolo romano Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, è ucciso a Porto Tolle insieme a due dei suoi figli.
Solo Garibaldi e pochi altri riescono ad approdare in salvo sulla spiaggia della Pialassa, fra la Mesola e Magnavacca e a nascondersi nelle paludi ravennati.
Per tredici giorni il generale e i suoi sono presi in consegna dalla rete clandestina dei patrioti repubblicani della Romagna, nel tentativo di rompere l’accerchiamento nemico e salvarsi oltre gli Appennini.
La gara di solidarietà per Garibaldi si snoda dalla Valle Padana alle balze di Modigliana, attraverso le provincie di Ravenna e Forlì.
Dopo la cattura e l’uccisione di gran parte dei compagni, Anita, incinta e da giorni febbricitante, muore il 4 agosto a Mandriole nella cascina del marchese Guiccioli.
Tra il 6 e il 7 agosto il generale e il fido Maggior Leggero (Luigi Cogliolo della Maddalena) sostano in un capanno tra il canale Corsini e lo scolo Pirotolo, a pochi chilometri da Ravenna.
Riusciranno a uscire dallo Stato Pontificio solo nella notte tra il 15 e 16 agosto. Nella Romagna toscana saranno aiutati dal prete-patriota don Giovanni Verità (1807-1885), che organizzerà la fuga attraverso gli Appennini fino alle Filigare, al confine tra la provincia bolognese e la Toscana.
La sera del 21 agosto il sacerdote prenderà Garibaldi in consegna di nascosto al Monte Trebbo, adducendo come scusa per la sua sortita in piena notte una “caccia alle starne”.
Il 2 settembre una imbarcazione caricherà i fuggiaschi nei pressi di Follonica per sbarcarli in salvo a Porto Venere, vicino a La Spezia, città del Regno di Sardegna.
- Comune di Cesenatico (FC)
- G. Bucci
- Cesenatico (FC)
- particolare - Cesenatico (FC)
- aiutato da alcuni abitanti di Dovadola (FC) - agosto 1849
- segna il punto dove Garibaldi e Anita approdarono presso l'argine del Reno
- dove Anita Garibaldi giunse ormai morente il 4 agosto 1849
- A. Bassi - Fattoria Guiccioli - Mandriole (RA)
- a Mandriole (RA)
- a Mandriole (RA)
- Mandriole (RA)
- a Mandriole (RA)
- Fattoria Guiccioli - Mandriole (RA)
- Mandriole (RA)
- ricorda la sosta del generale in questo luogo precario il 6 agosto 1849
- Garibaldi vi trovò rifugio il 5 agosto 1849
- nelle valli presso Ravenna
Sant'Alberto di Ravenna (RA)
- Faenza (RA) - Museo del Risorgimento
- Modigliana (FC)
- Modigliana (FC) - Ospitò Garibaldi in fuga dal 21 al 23 agosto 1849
- Ravenna
- Ravenna - particolare
- Ravenna - particolare
- Roma - particolare
- ricorda la sosta di Garibaldi a Modigliana (FC) il 7 ottobre 1859
- I. Vagnetti - Modigliana (FC)
- L. Poggiolini - Piazza Matteotti - Modigliana (FC)
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