La Guardia Civica e il battaglione Zambeccari verso Ferrara
Una riunione delle Guardie civiche bolognesi e romagnole, che si tiene a Bologna il 24 marzo, delibera la mobilitazione generale verso Ferrara incontro agli Austriaci. Diverse colonne si muovono il 26 marzo tra le acclamazioni del popolo.
Da Bologna, sulla strada di Malalbergo, parte un corpo regolare di circa mille guardie, al comando del tenente colonnello Cesare Mattei e del maggiore Antonio Montanari.
Intanto Livio Zambeccari (1802-1862) conduce la sua colonna di volontari, formata da coloro che lo hanno seguito nell'occupazione di Modena, in direzione di San Giorgio di Piano.
Accertata l'impossibilità di assaltare la fortezza di Ferrara - manca tra l'altro l'assenso delle autorità ad un attacco contro gli Austriaci - la colonna di Mattei e buona parte della colonna di Zambeccari rientrano poco dopo a Bologna “senza aver potuto darer alcuno sfogo alle loro smanie guerresche” (Cavazza).
Vari corpi romagnoli e bolognesi rimangono in zona, incerti se arruolarsi come corpi franchi per qualche governo provvisorio nel Veneto.
- Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 308
- Giovanni Natali, Corpi franchi del Quarantotto. I battaglioni dell'Alto Reno, del Basso Reno, dell'Idice, del Senio, in: “Rassegna storica del Risorgimento”, 1935, pp. 192-194
- Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 54
- Fiorenza Tarozzi, Uno sguardo sulla massoneria bolognese nell'Ottocento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, p. 116
- Fiorenza Tarozzi, Struttura urbana e struttura sociale nella Bologna quarantottesca. Bolognesi e Austriaci: un confronto – scontro, in: Il 1848, la rivoluzione in città, a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 2000, p. 78