Il Battaglione Universitario
Carlo Berti Pichat (1799-1878), maggiore della Guardia Civica, organizza il Battaglione Universitario bolognese, pronto a combattere per l'Italia “col fucile e colla spada”.
Si articola in otto compagnie di cento studenti, ognuna delle quali divisa in decurie. I professori eleggono gli ufficiali e gli studenti i sottufficiali.
L'uniforme è simile a quella della Guardia Civica. In più prevede una coccarda tricolore appuntata sul petto. Il motto del battaglione è “Studio e servizio della Patria”.
Il 9 aprile, nell'Aula Magna dell'Università gremita, viene compilato lo statuto e il primo ordine del giorno.
Con le armi della Guardia Civica, il Battaglione Universitario parteciperà alla difesa di Venezia, fino alla resa della città il 23 agosto 1848.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 315
- Un giorno nella storia di Bologna, l'8 agosto 1848: mito e rappresentazione di un evento inaspettato, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1998, p. 32
- Daniele Menozzi, L'età napoleonica e la Restaurazione, in: L'Università a Bologna. Maestri, studenti e luoghi dal XVI al XX secolo, a cura di Gian Paolo Brizzi, Lino Marini, Paolo Pombeni, Bologna, Cassa di Risparmio (...), 1988, p. 40
- Gli oggetti del Museo civico del Risorgimento, a cura di Otello Sangiorgi e Mirtide Gavelli, Bologna, Tipografia Metropolitana, 2015, p. 32
- Giuseppe Pittano, Carla Xella, I giorni di Bologna e dell'Emilia-Romagna, Bologna, Cappelli, 1978, p. 82
- Storia della Università di Bologna, vol. 2., Luigi Simeoni, L'età moderna (1500-1888), Bologna, Zanichelli, 1947, p. 207